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Questa
notte verso l’una, al magazzino Zampieri di Tavazzano (Lodi) il
picchetto dei lavoratori Fedex in lotta contro i licenziamenti,
convocato dal Si Cobas Lavoratori Autorganizzati , è stato aggredito a
colpi di bastoni e corpi contundenti da una cinquantina di squadristi
assoldati dai padroni.
La squadraccia di mazzieri è stata lasciata agire indisturbata dalla polizia che era a pochi passi e non è intervenuta. Un lavoratore del picchetto risulta ricoverato in ospedale in gravi condizioni.
Uno scenario simile era accaduto due settimane fa in un altro magazzino della logistica della Fedex a San Giuliano Milanese.
Siamo
in presenza di una brutalità antioperaia di una multinazionale
statunitense che opera nel nostro paese. Per poter avere le mani libere,
la Fedex è uscita dalla Fedit – l’organizzazione datoriale della
logistica – così da svincolarsi da ogni contratto siglato con sindacati
concertativi e quindi muoversi in totale libertà. Una scelta che
consente alla multinazionale Fedex di utilizzare sistematicamente
guardie private e picchiatori contro i picchetti dei lavoratori.
Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori della Fedex aggrediti, al lavoratore gravemente ferito e al SiCobas.
Denunciamo
il verminaio che emerge continuamente nel settore della logistica,
gestito con modalità mafiose dalle grandi aziende che approfittano di un
sistema di appalti e cooperative fasulle sulle quali la magistratura
sta svelando fin troppi scheletri nell’armadio.
Gravissime
sono le responsabilità del governo Draghi, che nei fatti spalleggia le
aziende e che, sbloccando i licenziamenti e liberalizzando ancora gli
appalti, sostiene i peggiori sfruttatori.
Ci impegniamo e chiediamo a tutte e tutti di impegnarsi e sostenere ogni mobilitazione contro l’ennesima aggressione ai più elementari diritti di chi lavora. Noi stiamo coi lavoratori #FedEx!
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