mercoledì 9 giugno 2021

CERTIFICATO COVID. “NON È TOLLERABILE NESSUNA FORMA DI LIMITAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE”- Mauro Sandri

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La strada verso l’approvazione del green pass, o certificato Covid, è sempre più spianata. In queste ore il Parlamento Europeo ha dato la sua approvazione al certificato digitale con cui, dicono, si potrà tornare a una certa forma di normalità. Ora il testo dovrà tornare al Consiglio dell’Unione Europea per essere definitivamente approvato e pubblicato in Gazzetta ufficiale. L’entrata in vigore è prevista per il 1 luglio.

Fondamentale sarà poi la strutturazione di un regolamento su cui modulare analisi ed eventuali azioni legali, ma che soprattutto dovrà stabilire i limiti effettivi di questa misura sulle libertà dei cittadini. Dunque, per spostarsi da un Paese all’altro dell’Unione Europea bisognerà dimostrare di essere stati vaccinati, di aver contratto il Covid o in alternativa di aver effettuato un tampone che abbia dato esito negativo.

Va sottolineato“, ha dichiarato l’avvocato Mauro Sandri ai nostri microfoni, “che il Trattato di Schengen non prevede che le frontiere siano precluse per motivi sanitari, ad oggi l’unico motivo è legato al terrorismo“.

Sia a livello nazionale che internazionale, dunque, l’approvazione del Covid pass apre una serie di punti, e soprattutto saranno da monitorare gli eventuali abusi: o il rischio è di finire come l’Italia, unico Paese ad aver obbligato una parte dei suoi cittadini al vaccino quando le linee guida contenute nella Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa dicono chiaramente che nessuno può essere obbligato contro la propria volontà?

 

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