venerdì 12 marzo 2021

La Danimarca scopre il marcio

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Com’è noto la Danimarca seguita a ruota da Islanda e Norvegia hanno sospeso la somministrazione dei vaccini AstraZeneca perché sono state rilevate molte gravissime reazioni avverse consistenti in “di coaguli di sangue tra le persone vaccinate” che sono appunto uno degli esiti più gravi non tanto del Covid quanto di una risposta  anomala e massiva del sistema immunitario che a quanto parte può essere suscitata anche dagli apprendisti stregoni dei vaccini. Non dimentichiamo che questo evento è stato a lungo curato in maniera sbagliata ( grazie al divieto di autopsia) facendo migliaia di morti in Lombardia  attraverso il letale pompaggio di ossigeno nei polmoni ed è stato anche messo in relazione con la vaccinazione antinfluenzale, cosa sulla quale naturalmente non si ha alcuna intenzione di approfondire perché la prima legge della pandemia è che i vaccini si devono vendere ad ogni costo. Comunque sia  in  tempi normali la cosa avrebbe fatto scandalo, ma oggi con popolazioni piegate dalla paura e dalla mistificazione, la notizia non solo è stata contenuta allo stretto indispensabile, come se fosse bagatellare, ma le autorità sanitarie danesi sono state costrette a non denunciare ufficialmente la stretta correlazione tra il vaccino e le reazioni avverse dopo puntura  come se insomma si sia ordinato di chiudere gli occhi.

Inoltre sono state costrette a sospendere le vaccinazioni con AstraZeneca ufficialmente per 14 giorni, come se un periodo di tempo così breve bastasse ad accertare le relazioni tra vaccino e gli eventi di coagulazione del sangue. E anche l’agenzia europea ha aperto formalmente un’indagine, magari dopo non essersi accorta di queste reazioni avverse, ma è chiaro che in due settimane non si può che arrivare a verità prefabbricate. Così come non si può minimizzare il fatto che alcuni lotti  del vaccino Pfizer presentavano livelli inferiori alle attese di mRNA intatto, sollevando domande più ampie su come valutare questa nuova piattaforma di vaccini. Insomma situazione grave ma non seria.

E’ chiaro che in qualche modo si vuole sfruttare questo tempo per fare la massima pressione possibile sui sistemi sanitari dei tre Paesi scandinavi perché facciano marcia indietro e salvino la faccia al colosso farmaceutico, come del resto avviene per qualsiasi deviazione dalla narrazione ufficiale. Si inventeranno qualcosa per scagionare questo  vaccino, magari poi si eviterà di usarlo, ma questo non interessa visto che è già stato pagato, basta che le non si diffonda adesso la paura su tutti i vaccini perché poi Bill Gates, Klaus Schwab e tutto il mondo di Davos piangerebbero. E di certo noi non vogliamo dare un dispiacere a questi fior di galantuomini e filantropi alla Mabuse.

 

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