mercoledì 13 gennaio 2021

UN’ALTRA PANDEMIA PER IL 2025? IL MISTERIOSO STUDIO DELLA JOHN HOPKINS

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UN'ALTRA PANDEMIA PER IL 2025? IL MISTERIOSO STUDIO DELLA JOHN HOPKINS

La diffusione del Covid 19 potrà essere ricordata come la sagra delle coincidenze più inquietanti. Coincidenze che possono essere lette come semplici scherzi del destino, oppure come più complessi giochi di potere.

Le strane capacità profetiche della John Hopkins

Tra queste un posto di rilievo deve essere riservato alle misteriose iniziative promosse dalla John Hopkins Center for Health Security, think tank americano che ha lavorato nel tempo come consulente del Governo americano e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Molto particolare era stato infatti l’Event 201, un’esercitazione promossa dalla John Hopkins nell’ottobre 2019 e che aveva come oggetto proprio la diffusione di una pandemia da coronavirus.

Tra i finanziatori dell’iniziativa il World Economic Forum, divenuto nel 2020 sponsor di un Grande Reset cavalcando le conseguenze del Covid, e dall’immancabile Bill e Melinda Gates Foundation, attivamente promotrice della campagna di vaccinazione contro il Covid. Coincidenze o meno, possiamo però dire che la John Hopkins ha un potere divinatorio non indifferente.

Un nuovo inquietante studio della John Hopkins

Lo stesso istituto privato non contento delle nefaste previsioni passate continua a macinare scenari per il futuro. L’ultimo in ordine di tempo ha un titolo piuttosto inquietante: “La pandemia SPARS 2025 – 2028: Uno scenario futuristico per facilitare le contromisure mediche di comunicazione“.

In questo studio ultimato nel 2020 si prevede la diffusione di un altro virus, sempre del tipo corona, tra il 2025 e il 2028 con un impatto mondiale. Il lavoro della John Hopkins è dettagliatissimo e oltre a ipotizzare con precisione il luogo di esplosione del primo focolaio del virus, la Chiesa di Saint Paul in Minnesota, mostra un articolo di giornale direttamente dal futuro che commenta la diffusione del nuovo virus.

Coincidenze o piano programmato?

Sembra di leggere un libro di fantascienza, ma tenendo a mente come la John Hopkins abbia previsto il Covid, resta più di un dubbio. Lo studio poi si focalizza principalmente sugli aspetti legati alla comunicazione e in particolare si enumerano nel dettaglio tutti i passaggi che le autorità sanitarie nazionali e internazionali dovranno seguire per la gestione della pandemia.

Una sorta di vademecum che sembra voler correggere tutti gli errori che sono stati fatti in questo senso durante l’attuale diffusione del Covid. Si fa per esempio riferimento a come le autorità sanitarie dovranno reagire di fronte agli effetti collaterali del vaccino che sarà preparato. E ovviamente i social media vengano indicati come principale strumento per veicolare ad una grande quantità di persone i messaggi in linea con le istituzioni.

La previsione della John Hopkins sembra quindi aprire ad uno scenario di pandemia permanente. Perché il 2025 è dietro l’angolo e a quanto dicono le istituzioni l’attuale coronavirus non potrà essere debellato prima del 2023. Di certo se la John Hopkins azzeccasse anche questa previsione, non potremmo più chiamarla semplice coincidenza, ma assumerebbe i contorni di un progetto programmato.

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