venerdì 15 gennaio 2021

Un videoclip di Gianna Nannini fa arrabbiare i sindacati di polizia

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I Sindacati di polizia Coisp, Es e Fsp hanno protestato contro Gianna Nannini per via di alcune immagini contenute nel videoclip della cantante, L’aria sta finendo, diretto da Luca Lumaca con le animazioni di Michele Bernardi, pubblicato su YouTube.

Nella presentazione del videoclip, uscito a metà dicembre, è scritto che le immagini puntano “il dito sulla nostra società che da tempo ha perso l’armonia: una parte del mondo spreca le risorse, è resa insensibile da una cultura dello scarto e prevarica i più deboli costruendo muri mentali e fisici. È un video provocatorio che affronta temi di attualità e sottolinea il sound rock internazionale del brano che parla della necessità di cambiare le nostre abitudini di vita prima che l’aria finisca”.

Nel video alcuni poliziotti vengono raffigurati con il volto di maiali che assistono senza intervenire di fronte ad un’altro agente (sempre con il volto da maiale) che sta picchiando una persona di colore. Il riferimento evidente al caso dell’afroamericano ucciso negli Stati Uniti durante un arresto lo scorso maggio George Floyd. Tra la popolazione afroamericana, a causa degli abusi subiti,  da decenni gli agenti vengono definiti come pigs ossia maiali. In altre scene del video i poliziotti sono come maiali nell’uniforme dei reparti antisommossa.

Un caso analogo era avvenuto nel 2014 relativamente anche su un grande murales dell’artista Blu nel quartiere popolare di San Basilio a Roma, dove le immagini di agenti di polizia con volti di pecore e maiali e vennero cancellate dalla municipale. Il murales era stato realizzato per l’anniversario della morte di Fabrizio Ceruso, ucciso dalla polizia durante gli scontri per la lotta per la casa nel 1974.

Il segretario Coisp Domenico Pianese commenta il video dicendo che si tratta di immagini “inaccettabili, ingiuriose e istigano all’odio sociale“, visto che nel video i poliziotti sono rappresentati “con il viso da suino” e “commettono azioni violente”.

Forse se oltre a quella grafica il video avesse messo anche qualche immagine della Diaz a Genova nel 2001, il segretario del Coisp avrebbe dovuto avere qualche remora in più nel fare dichiarazioni di sdegno.

https://www.youtube.com/watch?v=sRMEXYNODVM&feature=emb_logo

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