Prima di tutto vennero a prendere gli zingari.
E fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei.
E stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.
[La frase è attribuita a Brecht ma l'origine del testo viene da un sermone del pastore luterano e teologo tedesco Martin Niemöller. Dopo un sermone antinazista, Niemöller fu arrestato su ordine di Hitler e rinchiuso nel campo di concentramento di Dachau. Riuscì a sopravvivere e passò gli anni '40 e '50 a predicare a favore della pace e contro le discriminazioni, pronunciando più volte questo discorso diventato celebre. Non esiste una versione scritta e definitiva, per questo nel tempo il testo è stato rimaneggiato più volte cambiando le persone discriminate e il loro ordine. Una versione è inscritta nel Monumento all'Olocausto a Boston, in Massachusetts, e cita comunisti, ebrei, sindacalisti e cattolici; quella più comune in inglese parla di socialisti, sindacalisti, ebrei. Fonte: ilpost.it]
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