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È assolutamente essenziale che, in una società che si voglia dire
veramente libera e composta da uomini e non da manichini, venga sempre
mantenuta da chi governa la possibilità, per tutti i cittadini, di poter
delinquere e infrangere le leggi. Forse gli idioti che gestiscono il sistema
non lo hanno capito. O forse, invece, lo hanno capito benissimo. E a
essere idioti son tutti gli altri. Fatto sta che è così. È assolutamente
così. Dopo aver perso il controllo su di noi, sul nostro corpo, sulle
nostre passioni, sulle nostre reazioni, ora stiamo via via perdendo
anche il controllo sui nostri mezzi. Le macchine circolano da sole,
posteggiano da sole, frenano da sole. La casa è gestita da una mignotta
elettronica, che di nome fa la coniugazione al femminile del computer di
“2001 Odissea nello Spazio”, e che ci accende le luci, ci spegne la
caldaia, ci prepara il caffè, ascolta quel che diciamo al vicino e poi
informa Google circa le prossime pubblicità da spedirci via mail. Tutto
ciò che ci circonda è “smart”, nel senso che ci assicura la comodità di
non preoccuparci di parecchi dettagli a cui, invece, provvedono
direttamente i nostri stessi aggeggi. Dettagli da poco, per carità..
Questioni che, banalmente, hanno a che fare con tutte le piccole scelte
quotidiane che, finora, facevamo da soli. E a cui, adesso, pensano
direttamente le mille cose che acquistiamo, credendo illusoriamente di
possederle.
E proprio come diceva quel deficiente durante una pubblicità di non
so più quale compagnia telefonica, la “libertà” che possiamo meritarci
sta ormai consistendo, sempre più, nel “non dover scegliere”. In nome di
una criminale, liberticida “sicurezza”,
in un mondo in cui le cose ci spiano e ci possiedono, esultiamo ebeti
di fronte alle automobili che rispettano da sole i limiti di velocità,
impedendoci di trasgredirli. Di fronte alle telecamere che scoraggiano
qualsiasi illegalità, facendo leva sul deterrente del controllo a
distanza. Alle transazioni di denaro e ai conti in banca
sistematicamente “monitorati” da Equitalia, per impedir qualsiasi
tentazione di evasione fiscale. Noi esultiamo, sì. Diciamo: io mica ho
niente da nascondere. Diciamo: è più sicuro. È più comodo..! E il
processo va avanti; e andrà avanti così. Le cose ci si scaraventeranno
contro. Al prossimo giro i cruscotti delle nostre automobili ci
stamperanno in faccia le multe ad ogni nostra infrazione. Poi,
semplicemente, si arresteranno a ogni rosso. O si metteranno d’accordo
tra loro, su chi di volta in volta abbia la precedenza all’incrocio… E
noi saremo liberi! Liberi di chattare anche durante il viaggio. Di
postare foto del cazzo mentre la macchina ci porta in ufficio, eccetera
eccetera.
C’è solo un particolare. Un piccolissimo particolare. Idioti come dei
secchi vuoti, privi di memoria (perché a ricordare ci penserà già
l’agenda elettronica), totalmente incapaci di ragionare (perché a ciò
provvederà già il computer), derubati dell’imbarazzo angosciante del
dover scegliere (perché le nostre macchine, ormai, lo faranno per noi),
sprovvisti definitivamente di qualsiasi controllo sulle nostre pulsioni e
di qualunque capacità di rispettar le regole (perché milioni di
impedimenti elettronici avranno provveduto a prevenire a monte qualsiasi
illegittimità), noi saremo definitivamente trasformati in oggetti. In
quegli stupidi strumenti che, un tempo, eravamo noi a controllare. E a
quel punto, o il controllo elettronico
su di noi saprà essere perfetto, assoluto, totalizzante, capace di
determinare qualsiasi nostra azione e prevenir qualunque irregolarità,
oppure, al primo baco nel sistema, ci scaglieremo addosso gli uni contro gli altri. Sbranandoci ferocemente, senza pietà.
(Pietro Ratto, “L’essenziale possibilità di delinquere”, dal blog “Bosco Ceduo” del 30 maggio 2019. Scrittore, saggista, filosofo, insegnante e musicista, Ratto ha fondato il sito “In-contro/storia”. Accanto a romanzi come “Il treno” e “Senet”, ha pubblicato apprezzati saggi di storia
e attualità, indagando risvolti scomodi come quello sulla Papessa
Giovanna nel volume “Le pagine strappate”, ora edito con Youcanprint.
Tra i libri più letti si segnala “L’Honda anomala” (Bibliotheka
Edizioni) sul rapimento Moro, insieme a “I Rothschild e gli altri. Dal
governo del mondo all’indebitamento delle nazioni, i segreti delle
famiglie più potenti del mondo”, edito da Arianna come “Rockefeller e
Warburg. I grandi alleati dei Rothschild. Le famiglie più potenti della
terra”. Per l’editrce Dissensi, Ratto ha scritto “La storia
dei vincitori e i suoi miti”, sottotitolo: “Da Giovanna d’Arco al
delitto Moro, da Cristoforo Colombo ai Rothschild, mille anni tutti da
riscrivere”).
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domenica 10 novembre 2019
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