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La drammatica vicenda dell’Ilva dimostra come non sia possibile,
semplicemente, lasciare nelle mani dei privati le risorse strategiche di
un paese: non perché l’operatore privato sia da demonizzare, ma perché è
ovvio (nonché legittimo) che l’azienda intenda ricavarne un vantaggio
economico per sé, anche a scapito del servizio destinato ai cittadini.
Questo vale per una “materia prima semilavorata” come l’acciaio, che
supporta l’intero sistema
industriale nazionale, e vale a maggior ragione per il settore
dell’energia. Lo afferma Massimo Mazzucco, esaminando mestamente il caso
di Taranto, classico esempio di coperta troppo corta: o tuteli
l’ambiente della città e la salute dei lavoratori, oppure – se invece
pensi al profitto, cioè alla tua sopravvivenza come impresa – finisci
per trascurare sia la sicurezza degli operai che quella degli sfortunati
abitanti dei quartieri che sorgono a ridosso dello stabilimento
inquinante. Discorso che Mazzucco estende all’immenso settore della
sanità e della farmaceutica: come sperare che non si esca dalla logica
del business, a scapito della salute, se l’intero, smisurato comparto
medico-farmaceutico è completamente nelle mani delle multinazionali?
In modo decisamente inconsueto, tra i servizi “di costume” che
corredano i telegiornali a margine delle news principali, persino il Tg1
si è appena occupato dell’emblematica situazione di isolamento dei
tanti villaggi disseminati sull’Appennino. Spopolamento
vertiginoso, bambini costretti a percorrere decine di chilometri per
raggiungere la scuola, intere borgate completamente isolate anche
telefonicamente (circostanza per nulla rassicurante sul piano della
sicurezza, nel caso di emergenze sanitarie o di calamità naturali). Un
sindaco del Piacentino indica un palo telefonico divelto, in mezzo al
bosco: questo stato di degrado, accusa, è letteralmente esploso da
quando le compagnie telefoniche sono state privatizzate, cessando di
garantire il servizio a tutti e penalizzando le aree dove vivono pochi
utenti, cittadini trasformati in semplici clienti (assisterli, a quel
punto, è diventato poco conveniente). C’è una sorta di deriva, di cui
non si vede la fine: è caduta nel vuoto, in Parlamento, la mozione
presentata dall’ex grillina Sara Cunial per chiedere una moratoria
sull’installazione della rete wireless 5G. La richiesta: sospendere le
operazioni per tre anni, periodo indicato da scienziati e sanitari per
consentire di valutare le analisi in corso, circa l’impatto del 5G sul
corpo umano. Tutto inutile: a nulla serve invocare il sacrosanto
“prinicipio di precauzione”.
Era stato lo stesso Mazzucco, mesi fa, a “scoprire” che aveva
dimensione nazionale lo strano fenomeno dell’abbattimento dei grandi
alberi nei centri abitati. Operazione condotta in modo quasi
clandestino, spesso senza spiegazioni o con vaghi pretesti. «Succede
anche nella vostra città?». All’appello di Mazzucco, via web, hanno
risposto decine di persone, fornendo immagini e video: una vera e
propria “strage” silenziosa, condotta all’insaputa degli italiani. Dai
grandi media, silenzio di tomba – così come dalla politica. E’ stato Mazzucco, ancora lui, a scovare un inidizio: documenti governativi della Gran Bretagna
raccomandano l’abbattimento degli alberi frondosi, nei centri abitati,
perché la loro chioma ostacola la propagazione del segnale wireless di
quinta generazione. Il mutismo della politica
si fa addirittura assordante nel caso dell’obbligo vaccinale, anche se
130.000 bambini italiani (non vaccinati) nel 2019 sono stati esclusi
dall’asilo, per la prima volta nella storia.
La Regione Puglia, unico caso italiano, ha monitorato le “reazioni
avverse”: 4 bambini su 10 hanno avuto problemi di salute, anche seri,
dopo la somministrazione delle vaccinazioni polivalenti. Di questo,
naturalmente, non si parla. La politica – tutta – recita il suo atto di dolore sull’Ilva. Ma il sistema-Italia è senza governo, a monte del rito sempre più inutile delle elezioni. Comanda il “pilota automatico”, a cui nessuno osa opporsi.
(Massimo Mazzucco anima con Giulietto Chiesa ogni sera alle ore 21 le trasmissioni di “Contro Tv“,
neonata voce indipendente dell’informazione italiana. Il pensiero di
Mazzucco, reporter e documentarista, è rintracciabile sul blog “Luogo Comune“. Ogni sabato, infine, l’autore dà vita con Fabio Frabetti di “Border Nights” alla diretta web-streaming su YouTube “Mazzucco Live“).
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venerdì 15 novembre 2019
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