Marco Aime Antropologo e scrittore
Potranno anche avere avuto atteggiamenti eccessivi quegli studenti di seconda liceo, ma chi non li ha avuti da giovane e in ogni caso hanno espresso una loro idea, la loro percezione del presente. E se la professoressa Rosa Maria Dell’Aria non li ha censurati, bene ha fatto.
Bene ha fatto lasciare che i suoi studenti ragionassero con le loro teste. Se poi di fronte alle loro conclusioni, la Polizia, incaricata dalla Prefettura si è sentita in dovere di intervenire, forse qualche ragione quei ragazzi ce l’hanno.
Verrebbe poi da chiedersi come mai le forze dell’ordine sono state così solerti a intervenire, mentre non si è visto altrettanto zelo nell’agire contro Casapound e altre organizzazioni, che non hanno mai nascosto di essere fascisti.
Umberto Eco, in una sua conferenza sul tema dell’eterno fascismo, ne individuava alcune specificità:
1) l’azione per l’azione, senza riflessione alcuna, l’importante è tenere alta la tensione;
2) un sospetto di fondo verso la cultura, che può portare ad atteggiamenti critici;
3) non si accettano critiche, il disaccordo è considerato un tradimento;
4) paura della differenza: ogni elemento considerato “diverso” viene demonizzato esacerbato.
Infine, Eco scriveva: «A chi non ha identità sociale l’Ur-fascismo dice che l’unico privilegio è il più comune di tutti, quello di essere nati nello stesso paese».
Certo, nessuno può sostenere che viviamo sotto una dittatura, ma molti segni ce ne indicano la rotta e forse, quei ragazzi, lo hanno percepito prima di noi.
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