Nella
notte tra mercoledì e giovedì, dopo lo scontro tra il presidente del
consiglio Conte e il ministro dell’interno Salvini, è stato
ufficializzato che anche l’Italia accoglierà alcuni dei migranti salvati
dalla ong tedesca
. Non si conosce ancora il numero esatto, né la destinazione precisa, ma si sa che saranno accolti dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Abbiamo intervistato il presidente Luca Negro
. Non si conosce ancora il numero esatto, né la destinazione precisa, ma si sa che saranno accolti dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Abbiamo intervistato il presidente Luca Negro
Perché avete scelto di accogliere le persone che erano a bordo di Sea Watch?
In questi anni abbiamo lavorato per realizzare delle vie
alternative per raggiungere l’Europa in maniera sicura. Queste sono i
corridoi umanitari. Non possiamo però chiudere gli occhi di fronte alle
tragedie che continuano ad avvenire nel nostro mar Mediterraneo. Per
questo già da diversi mesi abbiamo deciso di proseguire il nostro
impegno oltre i corridoi umanitari, che comunque continuano, dando il
nostro sostegno alle ong. A nostro avviso queste organizzazioni sono
state messe sotto accusa ingiustamente e svolgono invece un lavoro
prezioso. Abbiamo stabilito un partenariato con Open Arms già da alcuni
mesi con la partecipazione di nostri operatori alle missioni. Più
recentement abbiamo stabilito un rapporto anche con Sea Watch sia per
quanto riguarda il discorso delle navi, che quello degli aerei. A questo
punto, dal momento che le navi sono in numero ridotto, il lavoro dei
piccoli aerei che fanno monitoraggio sul Mediterraneo è fondamentale per
documentare ciò che accade. Ci sembra che in qualche modo si cerchi di
mettere la testa sotto la sabbia, dicendo che non si vuole sapere cosa
succede in questo mare. Ma questo non va bene.
Quindi non c’è contrapposizione tra corridoi umanitari e salvataggi in mare come qualche politico ha provato a sostenere?
No, assolutamente. Siamo irritati da qualsiasi tentativo
di contrapporre i corridoi umanitari ai salvataggi in mare. È chiaro
che la soluzione dei corridoi sarebbe quella ideale e noi continuiamo a
impegnarci affinché si realizzino anche in altri paesi si realizzino e
da noi siano sempre più sostanziosi.
I valdesi hanno alle spalle una lunga storia di persecuzioni. Come vedono quello che sta accadendo nel Mediterraneo?
Diciamo che questa iniziativa non è solo dei valdesi. I
valdesi sono la principale chiesa membro della Federazione delle chiese
evangeliche in Italia, che riunisce le varie chiese del protestantesimo
italiano. Tutte sono state più o meno lungamente perseguitate. Mi ha
colpito la frase di Gad Lerner secondo cui non potevano che essere degli
eretici a intervenire in un caso simile. Lui lo ha detto da eretico lui
stesso visto che è di fede ebraica. Comunque, ci ritroviamo nella sua
affermazione, il fatto di essere stati perseguitati e considerati
eretici ci rende forse un po’ più sensibili a simili questioni.
Negli ultimi tempi chi si schiera dalla parte dei migranti viene spesso accusato di non pensare agli italiani in difficoltà. Voi che siete impegnati massicciamente nel sociale, sia in prima persona che con il sostegno a progetti di realtà differenti, cosa pensate di questa contrapposizione?
Pensiamo che sia un’altra delle solite boutade che
si fanno per portare avanti una precisa linea politica che non
condividiamo affatto. Abbiamo recentemente approvato un manifesto per
l’accoglienza in cui uno dei concetti centrali è quello della falsa
contrapposizione tra accoglienza degli immigrati e bisogni degli
italiani. Perché uno dei paesi più ricchi al mondo ha risorse per
soddisfare l’una e gli altri. E anche perché i nuovi immigrati
costituiscono una risorsa per un paese come l’Italia. Lo dimostra
un’esperienza come quella di Riace, con cui come Federazione delle
chiese valdesi stiamo avviando un partenariato. A Riace c’era un modello
che funzionava e arricchiva cittadini migranti e residenti. Adesso che
quel modello è stato in qualche modo smantellato e, ad esempio, la
scuola è chiusa. Per i figli di entrambi.
Nessun commento:
Posta un commento