Francia, 50mila “giubbini gialli” protestano contro il caro carburante: investita una donna, diversi feriti.
Manifestazioni in tutto
il paese del movimento nato nelle zone rurali del paese contro l'aumento
dei prezzi di diesel e benzina. Nessuna città importante è bloccata,
anche se sulle tangenziali permangono rallentamenti e ostruzioni al
traffico.
Le proteste dei “giubbini gialli” in Francia contro il caro carburante si aprono con la morte di una donna in Savoia – investita da un’automobilista che ha forzato il blocco presa dal panico – e diversi feriti. Quello dei gilet gialli, che oggi protestano in 50mila bloccando le strade del Paese, è un movimento che nasce contro il caro-petrolio ma che è arrivato a contrapporre i ricchi cittadini alla Francia dimenticata delle campagne. È sorto nelle zone più rurali del paese – dove il pieno di carburante costa maggiormente – e si è organizzato online per mobilitarsi contro l’aumento dei prezzi del diesel e della benzina, deciso dal governo per diminuire le emissioni di Co2.
Una protesta arrivata nonostante il calo dei prezzi al barile del greggio di ottobre, a cui però fanno da contrappeso la pesanti tasse sul carburante. Secondo un sondaggio il 73% dei francesi appoggia la mobilitazione.
Gli incidenti – Sulla tangenziale di Besancon,
nell’est, un automobilista esasperato dal blocco stradale ha fatto
inversione di marcia provocando un incidente con due feriti. Un altro
incidente – ha aggiunto il ministro dell’Interno Christophe Castaner al termine di una videoconferenza con tutti i prefetti – è avvenuto a a Selestat, sempre nell’est del paese, con un ferito. “Il nostro livello di preoccupazione – ha detto il ministro – è massimo. Abbiamo chiesto ai manifestanti di prendere tutte le misure di prevenzione e sicurezza.
Il diritto a manifestare è essenziale in questo paese, bisogna
proteggerlo, ma bisogna anche fare in modo che un’organizzazione minima
delle manifestazioni eviti questi drammi”. Anche a Grasse,
nel sud, un automobilista ha tentato di forzare uno sbarramento a una
rotatoria ed ha investito un poliziotto, rimasto “leggermente ferito”.
L’automobilista è stato fermato. A Grande-Synthe, nel nord, in circostanze simili, sono rimasti contusi due manifestanti. Finora, i blocchi dei manifestanti si registrano soprattutto nelle regioni del nord e del sud, oltre che lungo la valle del Rodano. Nessuna città importante è bloccata, anche se sulle tangenziali permangono rallentamenti e ostruzioni al traffico. Attorno a Parigi,
fra le 50 e le 80 auto di manifestanti si stanno dirigendo ad un
casello della A4, l’autostrada che conduce ad est, per un’operazione
“pedaggi gratis”, secondo la prefettura.
A Parigi invece intervento della polizia sul “peripherique”,
una delle strade più trafficate della Francia che circonda la capitale
transalpina. Sulla tangenziale una ventina di “giubbini gialli” hanno
tentanto di bloccare il traffico intorno alle 8.30. In manette un uomo
che voleva oltrepassare le barriere della polizia con il suo furgone.
Nella zona ovest della tangenziale il traffico è molto rallentato.
Nessuna città importante è attualmente bloccata.
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