http://contropiano.org
A Napoli è arrivata la Freedom
Flotilla diretta a Gaza per forzare il blocco navale israeliano che
assedia da anni la popolazione palestinese. In città si susseguono le
iniziative di sostegno. Qui di seguito Ali Oraney riassume la storia
dell’esperienza della Freedom Flotilla e le prossime iniziative.
****
Da Nena News.it. – Da mercoledì 11
luglio sono previste a Napoli una serie di iniziative a sostegno delle
imbarcazioni della Freedom Flotilla attraccata al porto, la flotta
promossa da un movimento internazionale (Freedom Flotilla Coalition,
FFC) che dal 2008 organizza iniziative per portare aiuti alla
popolazione palestinese della Striscia di Gaza oramai stremata da 11
anni di assedio e per sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica e
della comunità internazionale sulle condizioni di vita di circa 2
milioni di persone, di cui quasi la metà bambini, rinchiusi in un
fazzoletto di terra di 363 km quadrati, oramai considerato la più grande
prigione a cielo aperto della terra dalla quale è impossibile non solo
uscire ma anche entrare.
L’iniziativa della Freedom Flotilla è
molto importante e delicata, è come il lavoro del mare che ha bisogno
di pazienza e resistenza e la magia del suo equipaggio sta nel fare
durare il suo viaggio alla volta di Gaza il più possibile, per
raccontare la storia dell’assedio in più porti possibili presentando la
vera faccia dell’occupante suscitando ovunque così momenti riflessione
sul comportamento brutale di Israele e contribuendo a creare un
movimento di pressione sullo stato di Israele.
Per questo sicuramente Napoli, città
aperta e solidale , farà una grande accoglienza all’equipaggio della
Freedom Flotilla per incoraggiarlo e stimolarlo ad andare avanti
Quest’anno le imbarcazioni della
Freedom Flotilla, salpate dalla Norvegia e dalla Svezia, dopo aver
fatto tappa nel Mediterraneo a Cagliari ed Aiaccio, si fermeranno a
Napoli dall’ 11 al 15 luglio, quindi andranno a Palermo e a Messina per
poi rimettersi in mare alla volta di Gaza sperando di riuscire a
rompere l’assedio e rifornire la stremata popolazione degli aiuti
umanitari raccolti, ma per chi rompe o semplicemente cerca di rompere il
blocco è previsto l’arresto e la detenzione nelle carceri israeliane se
non viene sparato prima.
Ma ciò nonostante la Freedom Flotilla
è più che mai determinata a cercare di forzare il blocco. Si tratta di
un blocco illegale che sottopone 2 milioni di abitanti a una punizione
collettiva ed una crescente e spaventosa crisi umanitaria. Infatti, il
blocco totale (aereo marino e terrestre) imposto da Israele da 11 anni
priva la popolazione civile di Gaza della quasi totalità dei beni di
prima necessità ma anche di materiali da costruzione, di farmaci e
presidi sanitari mentre l’acqua e l’energia elettrica vengono razionate
per poche ore al giorno. L’ economia è oramai al collasso con un tasso
di disoccupazione che supera il 50% e secondo un rapporto delle Nazioni
Unite (UNSCO 2017) la Striscia di Gaza rischia di divenire invivibile
entro il 2020 se non si pone fine all’assedio.
Con le tappe nel Mediterraneo e negli
altri porti la Freedom Flotilla vuole accendere i riflettori non solo
su un assedio che dura da 11 anni a danno della popolazione civile di
Gaza in violazione delle norme del diritto internazionale ma più in
generale sulla lotta del popolo palestinese contro l’occupazione
israeliana. Sono 70 anni che il popolo palestinese lotta contro
l’occupazione della sua terra e per la sua libertà nonostante la
violenta repressione israeliana con morti e feriti, arresti
indiscriminati anche di donne e bambini, con quotidiane distruzioni
rapine e limitazioni alla libertà di movimento. Sono 70 anni che il
popolo palestinese lotta contro la politica di occupazione israeliana
nonostante sia sempre più sostenuta dagli Stati Uniti che hanno
riconosciuto Gerusalemme capitale d’Israele e il 14 maggio vi hanno
trasferito la propria ambasciata. Ma nonostante tutto questo il popolo
palestinese non rinuncia ai suoi diritti, non rinuncia al diritto al
ritorno dai quei territori dai quali fu cacciato 70 anni fa.
Infatti, il popolo palestinese oggi è
più che mai determinato a portare avanti la sua lotta come lo
testimoniano le tante manifestazioni in Cisgiordania di questi giorni (a
Ramallah, Nablus…..) e le marce di ritorno che dal 30 marzo ogni
venerdì vengono organizzate a Gaza nonostante oltre 137 morti e 15.800
feriti
Nel caso specifico di Gaza non si può
accettare l’obiezione sollevata da alcuni in base alla quale non si
possa parlare di assedio dal momento che Israele si sarebbe ritirata da
Gaza dal 2005 in quanto si può parlare di occupazione anche senza la
presenza militare se c’è un controllo reale del territorio ed Israele
controlla il mare, la terra, lo spazio aereo, insomma tutti i punti di
passaggio da e per Gaza. Quindi, anche nei confronti di Gaza, Israele si
configura come potenza occupante e come tale ha, in base al diritto
internazionale, dei precisi obblighi nei confronti della popolazione a
cui dovrebbe garantire i mezzi necessari per vivere e non colpire i
civili. Israele non rispettando questi obblighi ed impedendo a chiunque
di portare aiuti alla popolazione si macchia così di un doppio
crimine.
Tutto ciò costituirà materia di
riflessione nelle tante iniziative organizzate dal Comitato di
Accoglienza alla Freedom Flotilla di Napoli , fra queste mercoledì 11 la
conferenza stampa di presentazione presso la Biblioteca Autogestita
Gramasci Dax della facoltà di Lettere e Filosofia in Via Porta di Massa
(ore 11,00) e l’accoglienza al porto della Freedom Flotilla con la
cittadinanza ed artisti di strada (ore 18,30); giovedì 12 dalle 19,00
nello splendido scenario offerto dal Castello del Maschio Angioino “Gli
Artisti Napoletani a sostegno della Palestina” daranno vita ad un
concerto con l’esibizione appunto di artisti e gruppi tra i più noti nel
panorama musicale partenopeo; venerdì 13 sarà organizzata una cena
sociale presso la mensa Occupata di via Mezzocannone , mentre l’intera
giornata di sabato 14 sarà destinata ad una assemblea nazionale
organizzata presso il complesso di Santa Fede Liberata in Via S.
Giovanni Maggiore Pignatelli a sostegno della resistenza palestinese.
Gli organizzatori si augurano che a
questa assemblea ci sia una grande partecipazione di associazioni,
comitati, attivisti ma anche di semplici cittadini, tutti indignati per
comportamento criminale di Israele che da 11 anni ha imposto un blocco
disumano, economicamente e socialmente paralizzante a 2 milioni di
persone, che occupa i territori palestinesi negando al popolo
palestinese i suoi più elementari diritti e libertà. L’obiettivo di
questa assemblea nazionale è di parlare di Palestina nella speranza di
creare una rete a livello nazionale capace di esprimere una solidarietà
solo annunciata ma anche soprattutto praticata, che faccia sentire la
sua voce per porre fine all’assedio di Gaza e che sostenga concretamente
il popolo palestinese nella sua lotta per la libertà.
*Nena-News.it
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
Pagine
- Home
- L'associazione - lo Statuto
- Chicche di R@P
- Campagnano info, news e proposte
- Video Consigliati
- Autoproduzione
- TRASHWARE
- Discariche & Rifiuti
- Acqua & Arsenico
- Canapa Sativa
- Raspberry pi
- Beni comuni
- post originali
- @lternative
- e-book streaming
- Economia-Finanza
- R@P-SCEC
- il 68 e il 77
- Acqua
- Decrescita Felice
- ICT
- ECDL
- Download
- हृदय योग सारस
giovedì 12 luglio 2018
Napoli. E’ arrivata la Freedom Flotilla diretta a Gaza. Con la Palestina nel cuore
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento