venerdì 4 maggio 2018

Vercelli, licenziato perché denuncia la mancanza di sicurezza in fonderia. Prc: "Vicenda scandalosa". Ieri un'altro morto, in Campania


 controlacrisi
A Vercelli è stato licenziato un delegato della Fiom responsabile della sicurezza. Il licenziamento di Alex Villarboito giunge nei giorni in cui prende forma la curva in netta ascesa che illustra l'andamento delle morti sul lavoro nel primo trimestre dell'anno. La denuncia della Fiom-Cgil di Vercelli potrebbe sembrare una vicenda d'altri tempi: la storia di cui un operaio che viene sanzionato perché denuncia pubblicamente le condizioni pericolose nella fonderia dove lavora, la Socal Alluminio di Carisio. La provincia di Vercelli ha già subito due morti sul lavoro da inizio anno. Alex Villarboito era il responsabile della sicurezza ed rsu: a seguito di un grave infortunio subito da un operaio, che sbalzato a terra subiva un trauma cranico e toracico sul posto di lavoro, aveva raccontato ai giornali le dinamiche dell'accaduto, sottolineando la sicurezza insufficiente presente in fabbrica. Lo faceva fuori dai cancelli della sua fabbrica, pubblicamente.


Maurizio Acerbo, segretario del Prc, in una sua nota parla di vicenda scandalosa. "Nessun lavoratore nè tanto meno rappresentante sindacale - dice Acerbo - può essere discriminato e addirittura licenziato per aver posto l'attenzione sui problemi legati alla sicurezza dei lavoratori. Le istituzioni facciano tutto il possibile per fare piena luce sull'accaduto e garantire i diritti del protagonista di questa vicenda, oltre che chiedere all'azienda un maggior impegno per la sicurezza dei lavoratori. La nostra solidarietà a chi protesta, a chi indice scioperi, a chi ha il coraggio di denunciare situazioni di pericolo, in un Paese in cui ogni giorno ci si ferisce e purtroppo si muore di lavoro".

Intanto, sempre ieri, c'è stato l'ennesimo incidente mortale sul lavoro, a Giuliano nel Napoletano. A perdere la vita è stato un cittadino romeno di 34 anni, papà di due bimbi di tre e di cinque anni. Il lavoratore, immigrato regolare e con un contratto di lavoro regolare, lavorava alla Nar, una ditta che si occupa di smaltimento di rifiuti speciali e di materiale di risulta delle attività di macellazione. Secondo quanto accertato dalla Polizia di Stato, il dipendente mentre stava passando il materiale da un camion ad un altro che era venuto per caricare la carne che doveva essere smaltita, è stato investito. Trasportato dal servizio di emergenza del 118 all'ospedale di Giugliano, è morto poco dopo.

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