contropiano giorgio cremaschi
Io
non ho dubbi che il governo Salvini Di Maio sarà un governo di destra,
nel senso sociale e politico che questa parola ha nella storia d'Italia.
Credo che la flat tax, cioè la riduzione delle tasse ai ricchi sperando
che con i soldi così intascati facciano girare l'economia, sia il segno
più chiaro che questo sarà un governo di destra.
È bene ricordare che
questa misura fu introdotta negli USA dal super reazionario Ronald
Reagan e produsse una valanga di poveri. Una finta abolizione della
Fornero e un finto reddito di cittadinanza dovrebbero riequilibrare la
flat tax dal lato sinistro, ma secondo me non cambieranno la sostanza.
A
questo governo nascente di destra oggi il presidente della Repubblica
ha dato un altolà. Nel nome dell'eguaglianza sociale e dei diritti dei
lavoratori? Ma neanche per sogno. Mattarella ha fatto capire che non
accetterebbe senza discutere ciò che avessero concordato Cinquestelle e
Lega. E per essere più chiaro ha usato l'esempio del presidente Einaudi
che nel 1953 nominò capo del governo Giuseppe Pella contro il volere di
gran parte della DC. È bene allora ricordare che il liberale Einaudi nel
dopoguerra fu il primo sostenitore delle terribili politiche economiche
liberiste, ferocemente antisociali e antioperaie, che non solo le
sinistre comuniste e socialiste, ma anche una parte della DC
combattevano. Giuseppe Pella era un democristiano di estrema destra,
clerico fascista si diceva allora, che come ministro economico aveva
sostenuto politiche rispetto alle quali quelle di Monti Fornero
potrebbero sembrare progressiste. Nel 1953 per far dispetto a De
Gasperi, troppo a sinistra per lui, Einaudi nominò capo del governo
Pella, che ebbe la fiducia grazie al voto determinante dei monarchici,
allora presenti in parlamento con una certa forza. Anche il fascista MSI
guardò a Pella con benevolenza. Che da critica divenne entusiasta
quando il capo del governo mobilitò l'esercito alla frontiera orientale
minacciando la guerra alla Jugoslavia per Trieste, ancora sotto
amministrazione angloamericana. Per fortuna la sua stessa follia
guerrafondaia mise in crisi il governo e Pella si dimise. Rimanendo però
per anni una figura di riferimento per tutte le peggiori destre.
Ora
questo reazionario patentato sarebbe diventato un esempio rispetto al
governo che stanno preparando Salvini e Di Maio. E la sinistra
riformista guidata da La Repubblica si esalta. Quanto sia trasmigrata a
destra tutta la politica italiana lo dimostra proprio l'uso di Pella
come esempio positivo. Di questa catastrofe politica e culturale sono
primi responsabili il PD e il centrosinistra. Che per venticinque anni
hanno fatto politiche di destra, e arrivano oggi a sostenere idee e
persone che la vera sinistra ha sempre ripudiato.
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domenica 13 maggio 2018
"Lega-M5s risultato della sbornia del Pd a destra per venticinque anni". Intervento di Giorgio Cremaschi
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