sabato 12 maggio 2018

Clima da Liberazione in Forza Italia, Berlusconi "restituito agli italiani".

Euforia e convinzione sul rilancio del progetto azzurro dopo la riabilitazione del Cav. Gelmini: "Giustizia è fatta". Bernini: "Si chiude un calvario".

Dentro Forza Italia la notizia è deflagrata come un elisir di giovinezza. C'è un clima da Liberazione nel partito azzurro che ritrova il suo leader. Silvio Berlusconi è di nuovo candidabile, di nuovo presentabile, può essere eletto alla Camera o al Senato, è abilitato a giocare pienamente la partita politica. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha emesso un provvedimento subito esecutivo che cancella gli effetti della condanna del 2013 e della Legge Severino che era scattata di conseguenza.
"Giustizia è fatta" è la primissima reazione che arriva su Facebook da Mariastella Gelmini, capogruppo dei deputati azzurri. La parola che più torna è "calvario". La usa anche Annamaria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, che commenta con "gioia e soddisfazione" il ritorno di Berlusconi, che "conclude dopo cinque anni un calvario giudiziario, politico e umano che ha impedito al leader del centrodestra di essere in campo in prima persona".
Il senso è il ritorno di Berlusconi a contare davvero sulla scena. Alcune scelte, da ultimo la più rilevante, con il passo di lato per consentire a Matteo Salvini di negoziare con Luigi Di Maio per un governo giallo-verde a Palazzo Chigi, sono state condizionate dalla agibilità politica limitata del presidente di Forza Italia.
Prima del voto l'impossibilità di essere presente in prima persona come candidato premier, dopo il voto i sondaggi che vedono precipitare i consensi, con un travaso costante verso la Lega. Dentro Forza Italia filtra di nuovo quell'ottimismo di chi crede che tutto questo, con Berlusconi in campo davvero, possa cambiare. "Ora l'Italia potrà contare ancora di più su di noi" scrive la Gelmini.
Molti gli azzurri che fanno sentire la loro voce. "La riabilitazione rende giustizia (tardiva) ad un leader politico e a milioni di elettori che hanno creduto in lui" afferma Giovanni Toti, governatore ligure e consigliere politico di Berlusconi. "Torna in campo politico a tutto tondo, torna a rappresentare i tanti milioni di italiani che hanno votato Forza Italia e i tanti altri che la voteranno" dice con soddisfazione evidente Renato Brunetta, "torna, in altre parole, a rappresentare il popolo dei moderati, che dopo tanto tempo, non vedeva riconoscersi in nessun leader in campo. Bentornato Presidente! L'Italia, da oggi, torna ad essere più democratica". Parla di calvario anche Mara Carfagna, che aggiunge che ora "l'Italia ha la fortuna di poter contare ancora sulla sua grande esperienza e sulla sua saggezza". "Berlusconi c'è. C'è sempre stato. E nella prospettiva sarà il riferimento essenziale per le affermazioni del centrodestra" tuona Maurizio Gasparri. "Parziale giustizia a solenne ingiustizia, aspettando Strasburgo" sottolinea l'ex presidente del Senato Renato Schifani. "Il politico Silvio Berlusconi viene restituito al suo popolo che non ha mai smesso di credere nella utilità del suo contributo al bene del Paese" aggiunge Gianfranco Rotondi. Si "rimargina, in parte, una ferita inferta alla democrazia in questo Paese" afferma, l'onorevole Paolo Zangrillo. "Non cancella anni di ingiustizia e di amarezza, ma restituisce a noi tutti fiducia e al paese un vero statista" commenta Michela Vittoria Brambilla.
Si fa sentire anche la voce degli alleati di Berlusconi nel centrodestra. Matteo Salvini è rapidissimo nel commentare la riabilitazione del Cav, definendola "una buona notizia per lui, e ne sono davvero felice, e soprattutto per la democrazia". Arrivano a stretto giro anche le "felicitazioni" di Giorgia Meloni, secondo cui è "un atto di giustizia".
Arrivano anche i primi commenti dal centrosinistra. "In generale le sentenze si rispettano" dice Maurizio Martina, segretario reggente del Pd, "per quel che ci riguarda la battaglia con silvio berlusconi e' sempre stata una sfida sul terreno politico. Qui il punto è stato ed è battere quella proposta sul piano politico". Per Andrea Orlando, ministro della Giustizia, la riabilitazione "va rispettata" ma deve valere per tutti, ma "oggi il provvedimento che consentirebbe un percorso di recupero dei detenuti è fermo in Parlamento, ostaggio di Movimento 5 Stelle e Lega". "La notizia per alcuni sarà buona, per altri meno, ma è una sentenza e va rispettata" commenta Gianni Cuperlo. "Silvio Berlusconi ha dato un contributo al Paese, non so se nel bene o nel male" si limita a dire Pierluigi Bersani.

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