contropiano
Questa
sera vicino allo Stadio di Carpi Forza Nuova ha organizzato, per volere
del suo leader romano Roberto Fiore autoproclamatosi rappresentante di
tutti i carpigiani, un presidio xenofobo contro l’arrivo di alcuni
richiedenti asilo: da veri imprenditori della guerra tra poveri, un modo
per poter propagandare le proprie ideologie d’odio razziale e le
proprie pratiche squadriste speculando sulle paure delle persone e sulla
vita di ragazzi scampati al Mediterraneo.
L’iniziativa
xenofoba – che era una chiamata nazionale con la presenza di Roberto
Fiore, poi non presentatosi, approvata come sempre da una Questura e una
Prefettura prone alle richieste fasciste – ha visto la presenza di una
cinquantina di militanti e picchiatori portati appositamente da tutto il
Nord Italia (oltre che dalla Bassa, anche da Verona, Treviso, Bolzano,
Mantova, Bologna, Rimini, perfino da Roma) per dare l’impressione della
partecipazione dei cittadini carpigiani, che invece hanno preferito
l’indifferenza o schifarli attivamente al presidio antifascista.
Il
fatto gravissimo che riportiamo è accaduto quando la contestazione di
numerosi carpigiani e modenesi a questa parata razzista si è avvicinata
al luogo infestato dai camerati: qui alcuni picchiatori fascisti venuti
da fuori, davanti allo sguardo delle forze dell’ordine, hanno tentato di
aggredire una prima volta gli antirazzisti, che prontamente li hanno
respinti ricacciandoli dietro i cordoni protettivi della polizia. Le
“forze dell’ordine”, perso totalmente il polso della situazione, poco
dopo hanno minacciato che se i contestatori non si fossero allontanati,
avrebbero caricato: ovviamente non gli aggressori fascisti, ma gli
antifascisti presenti. La decisione è stata quella di indietreggiare ma
di rimanere ben piantati sulla strada e di non mollare la pressione sul
raduno di questi infami nostalgici dei lager e delle camere a gas, da
sempre forti con i deboli e deboli con i forti. Durante lo spostamento,
però, gli “arditi” e “temerari” fascisti, nascosti dietro le file di
celerini, hanno tirato diverse pietre e bottiglie verso il
contropresidio che si era formato: la risposta della polizia, invece di
fermare gli aggressori, ovviamente è stata quella di caricare tutti i
presenti alla contestazione.
Qui
occorre sottolineare un fatto da tenere ben presente per la sua
gravità, che dimostra definitivamente la collusione e il sostegno
reciproco che da tanto denunciamo: fascisti e polizia hanno caricato
INSIEME, fianco a fianco, anzi, gli uni dietro agli altri. Coadiuvati e
difesi dagli scudi e dai manganelli, i militanti di Forza Nuova hanno
infatti accompagnato la carica e tentato di sferrare un’altra
aggressione agli antifascisti; ancora una volta è stata respinta con
determinazione, e possiamo dire che sia stato dato pan per focaccia a
questi “impavidi” squadristi, abituati a “farsi valere” sempre e solo
dietro un muro di caschi blu, alla faccia dell’“ardore italico”, del
“coraggio” e della “ribellione al sistema” che millantano.
Tutti
coloro che hanno resistito alle cariche della polizia e risposto alle
aggressioni fasciste sono poi rimasti a presidiare le strade fino alla
partenza dei camerati (di cui solo tre abitanti di Carpi), per finire
con un corteo selvaggio fino in Piazza Martiri.
Questa
serata ci porta la conferma che, per buona pace di chi crede che sia
solo ridicolo folklore o innocui nostalgici, il nuovo fascismo è reale,
come sono reali le sue ideologie, le sue organizzazioni, le sue pratiche
squadriste, le sue collusioni con autorità e forze dello Stato, e tutto
ciò che questo comporta in fatto di violenze.
Ma
abbiamo avuto la conferma che non si può permettere tutto ciò:
combatterli si può, anzi si deve, insieme, in modo unito e determinato,
opponendoci ognuno come può a questo nuovo fascismo su ogni centimetro
delle nostre strade, delle nostre piazze, dei nostri paesi e delle
nostre città.
Questa sera ci dà la conferma che non si può più rimanere a guardare o essere indifferenti.
Bisogna tornare a prendere parte. Bisogna tornare a essere essere partigiani.
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