"Borsellino e quelli dell'antimafia come lei andrebbero eliminati". Sono queste le parole di Gianluca Gemelli, intercettato dalla procura di Potenza nell'inchiesta sul petrolio nello stabilimento lucano di Tempa rossa.
L'intercettazione shock del compagno dell'ex ministra dello Sviluppo economico, Federica Guidi, è riportata dal quotidiano "la Repubblica".
"La Borsellino, gli altri come lei, andrebbero eliminati ". Così parla Gianluca Gemelli, l'imprenditore di Augusta accusato di aver sfruttato la sua relazione con l'ex ministro Federica Guidi per ottenere vantaggi nei propri affari. È il 5 maggio del 2015 e Gemelli è al telefono con Alberto Cozzo, commissario dell'autorità portuale di Augusta. Cozzo è preoccupato per un'interrogazione parlamentare di Claudio Fava, esponente di Sinistra italiana e vicepresidente della commissione Antimafia, sull'attività dell'Authority. Teme che quell'atto possa minacciarne la riconferma in una carica in scadenza.
Quando Gemelli domanda a quale corrente appartenesse Fava, figlio di un giornalista ucciso da Cosa nostra, Cozzo risponde: "Fava è amico della Chinnici, sono tutti questi dell'Antimafia, il giro quello è...". E Gemelli, non sapendo di essere intercettato, aggiunge: "Ah minchia, l'Antimafia praticamente, perché questi qua... guarda quelli che utilizzano i cognomi dei martiri per fare carriera, fanno ancora più schifo degli altri... lei, la Borsellino, questa è gente che proprio andrebbe eliminata... però dicono sono bravissime persone... e va bè, se lo dite voi...".Guidi a Gemelli: "Fai delle straordinarie c...". Sul Corriere della sera viene poi citata una intercettazione tra Guidi e il compagno, dove lei prevede i rischi delle sue operazioni. L'ex ministro infatti dice al compagno: "Fai delle straordinarie c... Forse quando ti schianterai capirai".
Delrio a Repubblica: "Voglio verità su dossier contro di me". "A questo punto voglio sapere se davvero pezzi dello Stato tramano contro altri pezzi dello Stato. Voglio sapere se davvero un Carabiniere ha preparato dei dossier falsi contro un ministro della Repubblica. Ho deciso di presentare su questo un esposto alla procura di Roma. Voglio la verità". Così il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, in un'intervista a Repubblica a proposito di alcune intercettazioni dei pm di Potenza che indagano sul caso Guidi-Gemelli che lo coinvolgono.
Delle foto di cui si parla in un'intercettazione Delrio dice di non aver "nulla" da temere: "A Cutro ci sono andato da sindaco di Reggio Emilia. Le due città sono gemellate. Ero lì con la fascia tricolore. Sono andato ad una cerimonia, per qualche metro ho seguito la statua locale della Madonna. E basta. Hanno provato a invischiarmi in quella roba, ma non hanno trovato niente perché era impossibile trovare qualcosa. Mai un avviso di garanzia. I fatti invece sono che appena arrivato al governo con Renzi, abbiamo nominato Gratteri, magistrato antimafia, alla presidenza della commissione per riscrivere il codice di procedura penale. Io sono stato sempre contro la mafia figuratevi se andavo a Cutro per incontrare i mafiosi". Sul presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, che gli avrebbe sponsorizzato Alberto Cozzo come commissario straordinario dell'autorità portuale di Augusta, Delrio spiega che ha incontrato Lo Bello "un paio di volte", ma, dice, "non ricordo assolutamente che mi abbia mai parlato di Cozzo. Di certo non lo ha sponsorizzato, me lo ricorderei".Quanto alla sua conferma: "Ho prorogato i commissari in attesa che entri in vigore la riforma dei porti con i nuovi meccanismi di nomina delle autorità portuali. Il che accadrà entro un paio di mesi". "Solo una persona" gli ha suggerito il nome di Cozzo: "La sindaca di Augusta, del Movimento 5Stelle, me ne ha parlato bene. E le ho detto che non mi sembrava così bravo".
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