giovedรฌ 17 marzo 2016

#RomaNonSiVende: Appello per una mobilitazione cittadina per il 19 Marzo


Da mesi un nuovo equilibrio si รจ stabilito a Roma. Un equilibrio che supera le istituzioni democratiche e applica attraverso la gestione prefettizia le ricette decise dal governo Renzi e dall'Europa. Il Dup (Documento unico di Programmazione) firmato da Tronca รจ un concentrato di queste misure: imposizione di tagli lineari, privatizzazione dei servizi, alienazione del patrimonio pubblico sacrificando sull'altare del debito di Roma Capitale i beni, gli spazi e i servizi pubblici della cittร . Un documento che lascia pochi margini di manovra a chi si candida a governare Roma e poche speranze ai romani sempre piรน privati di servizi essenziali.

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Il Dup rappresenta bene la gabbia di una cittร  incastrata fra una politica istituzionale clientelare e corrotta incarnata dalle giunte degli ultimi anni, e la trappola dell'obbedienza cieca al patto di stabilitร . Una gabbia che non lascia spazio alla democrazia, ma che al contrario traduce la fase di eccezionalitร , iniziata con Gabrielli a seguito dello scandalo di Mafia Capitale, in fase di normalizzazione dell'era Tronca. Il risultato รจ una cittร  governata da un gruppo di prefetti i quali, protetti dalla loro veste di "tecnici", hanno il compito di applicare il principio di austeritร  senza se e senza ma, sancendo la prioritร  dei vincoli di bilancio rispetto alla garanzia dei diritti fondamentali.
L'imposizione incondizionata di sacrifici imposti ai lavoratori ed alle lavoratrici delle aziende partecipate di Roma Capitale con il conseguente blocco della contrattazione, le minacce di inutili privatizzazioni con contestuale licenziamento di migliaia di lavoratori precari come nel caso di educatrici, maestre, lavoratori dell'accoglienza e dei canili comunali, il lavoro notturno non piรน retribuito, la negazione sia del riconoscimento della clausola di salvaguardia sociale che l'accesso alla cassa integrazione sono gli esempi piรน lampanti della pericolosa precipitazione della gestione Tronca. Tutti ciรฒ mentre nello stesso DUP si certifica una carenza di personale pari ad 8.000 unitร  e gli organi di stampa conducono una campagna denigratoria nei confronti dei lavoratori capitolini, ATAC ed AMA in primis, tacciandoli di "fannullaggine".

Ma siamo certi che la cittร  sia d'accordo con questa linea? E' davvero inevitabile sacrificare servizi e diritti conquistati in anni di lotte, per gettare qualche moneta nel pozzo nero del debito di Roma? E questo debito, siamo sicuri sia davvero un dogma intoccabile? Tante realtร  diverse si stanno ponendo le stesse domande, alcune di queste si incrociano e si confrontano, altre non si conoscono ma scoprono di parlare la stessa lingua.
Le concrete minacce di sgombero di centinaia di spazi romani, che colpiscono non solo centri sociali ma associazioni, coworking, comitati, e tante altre micro-realtร , stanno suscitando una risposta che passa per partecipatissime assemblee, come quella ad Esc a fine gennaio, e come le ultime riunioni cittadine a casale Falchetti. Da questi momenti di confronto รจ sempre piรน forte l'esigenza di mettersi su un piano della discussione globale, che sia in grado di leggere la complessitร  della sempre piรน drammatica situazione che la cittร  di Roma soffre.
Sappiamo bene che gli attacchi ricevuti sono in totale continuitร  con i processi attivi sulla metropoli e, per questo, crediamo sia necessario imporre una svolta al pericoloso tentativo di "riscrittura" della nostra cittร . Una svolta che vede negli sgomberi e nei tagli dei servizi due facce della stessa medaglia. Una svolta che riguarda tutte e tutti: da chi fa politica attiva nei territori, a chi semplicemente si muove con i mezzi pubblici o manda i propri figli ai nidi comunali.
In assenza totale di spazi di democrazia, il rischio di essere schiacciati da un "tallone di ferro" che impone la finanziarizzazione della metropoli รจ una questione che deve essere affrontata collettivamente. C'รจ bisogno di una risposta cittadina, ampia e partecipata, che possa aprire nuovi spazi decisionali e nuovi conflitti, contro la cappa prefettizia e giubilare e che dica chiaramente che #RomaNonSiVende. Tronca deve essere bloccato e l'emendamento del DUP e del bilancio di previsione di fine Marzo ribaltato. E', a nostro avviso, necessaria una risposta visibile, che sfili nelle strade della capitale con tutte e tutti coloro che vogliono una Roma diversa, mentre Tronca e i suoi tecnici scorrono i tasti sulla calcolatrice della vendita delle nostre vite.
Coscienti che un percorso di questa portata ha bisogno di ulteriori momenti di confronto dove auspichiamo continuino a convogliare le tante realtร  in lotta che fanno di Roma una cittร  che non si arrenderร  facilmente all’arroganza della finanza e delle politiche economiche europee ed internazionali; per un percorso che non sia tra "addetti ai lavori", ma nel quale ogni cittadino si senta coinvolto, per un percorso partecipato, espansivo e, soprattutto in divenire, promuoviamo tutti insieme gli spazi sociali, il sindacalismo di base e conflittuale, i movimenti per il diritto all'abitare, le cooperative sociali, le realtร  dei lavoratori autorganizzati, i comitati di quartiere una manifestazione cittadina per il 19 Marzo. Perchรฉ non vogliamo farci s-Troncare, ma vogliamo vivere in una cittร  in cui fioriscano i diritti!
Il Dup S-Tronca Roma, stronchiamo il DUP insieme
#RomaNonSiVende

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