giovedì 23 luglio 2015

PROMOSSO A PIENI VOTI DAGLI INDUSTRIALI.

RENZIConfindustria: "2015 migliore delle attese. Tagliare le tasse per rafforzare la ripresa".


Una volta tanto, andrà meglio del previsto. A dirlo è il Centro Studi di Confindustria, secondo cui "i recenti progressi dell'economia italiana sono in linea o perfino superiori a quelli indicati dal Centro studi di Confindustria nello scenario di metà giugno". Un quadro molto positivo quello tracciato dagli industriali che di fatto sembra promuovere l'azione del governo, incoraggiandolo però a proseguire lungo la strada delle riforme con un occhio in particolare al fisco.

A spingere la crescita, spiega viale dell'Astronomia è soprattutto l'industria "In italia la produzione industriale accelera nel ii trimestre (+0,8%, +0,5% nel 1°), nonostante il calo in giugno (-0,2% su maggio, stima Csc). L'andamento è coerente con una dinamica del pil analoga a quanto registrato nel i trimestre (+0,3% sul iv trimestre del 2014) e migliore dell'atteso", scrive il Csc. "Aumentano le probabilità di una revisione al rialzo delle stime csc sul pil del 2015 (+0,8%), grazie anche all'allentamento delle tensioni causate dalla crisi greca", spiega il rapporto.
Pur senza entrare nel merito della questione, Confindustria sembra avvallare la maxi sforbiciata fiscale promessa dal presidente del Consiglio. "La priorità dell'italia è rafforzare la lenta risalita dell'economia proseguendo lungo la strada delle riforme strutturali, inclusa la riduzione del carico fiscale che zavorra la competitività delle imprese", scrive il Centro Studi.
Confindustria entra poi nel merito della questione greca, spiegando che l'accordo per il salvataggio "ha scongiurato il rischio di contagio che, pur limitato, si sarebbe avuto con l'uscita ellenica dalla moneta unica", ma "ripropone l'impostazione che là non ha funzionato e non ha sciolto il nodo dell'insostenibilità del debito".

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