lunedì 13 aprile 2015

Strade interrotte, Palazzo Chigi contro Pietro Ciucci: "L'Anas non può continuare a fare lo scaricabarile"

Piloni che crollano, autostrade interrotte, frane mai tenute a bada. Dopo l'ennesimo episodio di incuria che ha provocato la chiusura dell'autostrada Palermo-Catania per lo smottamento del terreno, Palazzo Chigi punta il dito contro l'Anas e il suo presidente Pietro Ciucci.

AUTOSTRADAA parlare in nome di Matteo Renzi è Erasmo D'Angelis, coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi "Italia sicura": "Anas non può continuare a fare lo scaricabarile. A me sembrava già una vicenda incredibile il crollo di Capodanno del viadotto; quest'altro caso, che conoscevano da dieci anni, mi sembra francamente imbarazzante. Mi chiese se Ciucci deve andarsene? Io dico che ognuno si deve assumere la responsabilità", dice al quotidiano "La Stampa" che riporta un altro disastro, questa volta in Sardegna, la nuova statale 554 è stata costruita appena dieci anni fa ma è già impraticabile: "al terzo chilometro l'asfalto è esploso e tra le quattro corsie si è creata una voragine di oltre un metro".
Il governo addossa le colpe non soltanto alla fragilità del terreno italiano, ma anche alla "incuria": "incredibilmente l'Anas non effettua un normale monitoraggio delle sue strade". Il tema della sicurezza delle infrastrutture ormai è esploso: nella puntata di domenica 12 aprile, Report ha mandato in onda l'incredibile testimonianza di un operaio che mette in guardia sulla tenuta di una galleria tra le Marche e l'Umbria.
Il dossier ora è tutto in mano al nuovo ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio. Che ha intenzione di affidare a "Italia Sicura" il compito di creare una task force contro le frane in collaborazione con la Ragioneria dello Stato e il ministero delle Infrastrutture.

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