"Il 6 novembre 1869, sotto la Luna dei Vitelli che Mutano il Pelo… Nuvola Rossa entrò trionfalmente a Fort Laramie per firmare, ma da vincitore, il trattato con con il Uas’ichu. Primo e unico capo indiano nella storia del continente americano che potesse dire in buona fede di aver vinto non soltanto una battaglia, ma una lunga campagna durata tre anni contro l’invasore bianco.
retidipace
Al
forte ascoltò il messaggio di benvenuto telegrafato dal suo vecchio
avversario Sherman, si strofinò le mani con la polvere del suolo, per
lavare il sangue e la vergogna di cedere quella terra ai bianchi, prese
la penna, seguì il tracciato del suo nome, firmò e pronunciò uno
storico, commovente, amarissimo discorso di rinuncia alla guerra e alla
sua vita di Lakota Sioux.
“Fratelli della Grande Prateria” disse ai capi raccolti in cerchio che lo ascoltavano con gli occhi bassi, fissandosi i mocassini
“ora voi dovete ricominciare la vostra vita e dimenticare gli
insegnamenti dei vostri padri. Per diventare come l’Uomo Bianco e per
imparare a vivere nel suo mondo, dovrete imparare a vivere nel suo
mondo, dovrete imparare a accumulare cibo e ricchezza solo per voi
stessi, e dimenticare i poveri e gli altri uomini, che non sono
fratelli, ma selvaggina da cacciare. Dovrete costruirvi una casa di
legno e di pietra,e, quando la vostra casa sarà costruita, dovrete
guardarvi intorno e cercare quale altra casa e quali ricchezze potrete
portare via al vostro vicino. Perché questa è la maniera dei bianchi e
questo è il mondo nel quale il nostro popolo ora dovrà imparare a vivere
e a sopravvivere”
Più
che il discorso di un vincitore, questa fu una denuncia, grondante di
disperazione impotente contro la colonizzazione bianca. Fu l’addio a
una storia di migliaia di anni che era stata spazzata via in pochi
decenni."
Da “Gli spiriti non dimenticano- il mistero di Cavallo Pazzo e la tragedia dei Sioux” Oscar Storia Mondadori, pag 262/263
In
ottobre del 2004 in occasione della presentazione del progetto di Reti
di Pace, Alex Zanotelli disse "Se la Tribù Bianca non si converte non
c'è più speranza per l'uomo. Bisogna tornare ad un'economia di
condivisione ... ad una giustizia distributiva"
Nessun commento:
Posta un commento