lunedì 7 aprile 2014

Campagnano Acqua & Arsenico: un modello fallimentare di privatizzazione del servizio idrico.

E' stato un mese importante per i movimenti che si battono per l'acqua pubblica. La Regione Lazio ha approvato la proposta di legge popolare che riconosce nell'acqua un bene comune dell'umanità e ne disciplina la gestione non consentendo di trarne profitto. 
 
campagnanoRap-redazione difusa
Sempre questo mese in seguito all'ordinanza del Sindaco di Roma che vietava l'uso per scopi umani dell'acqua ai residenti di alcuni   quartieri di Roma nord, il Commissario dell'ARSIAL si è espresso per il non pagamento della bolletta dal momento che questi cittadini non usufruiscono della possibilità di usare un bene primario ed essenziale. S'è svegliato anche l'Ordine dei Medici di Roma per segnalare i pericoli connessi all'esposizione continuata all'arsenico e ad altri inquinanti. Era ora! Infine, sempre a Roma, la  protezione civile, prontamente allertata insiemi ad altri enti pubblici, ha organizzato un servizio di autobotti per i residenti. Invece a Campagnano...Sono passati 16 mesi dall'ordinanza sindacale che vieta perfino di lavarci i denti con l'acqua che esce dai nostri rubinetti e nessun Amministratore sente il bisogno d'intervenire, almeno per informare sullo stato dell'arte dei lavori per l'istallazione del depuratore. Per non parlare della CREA Gestioni srl che non solo ha previsto un piano d'emergenza ridicolo per 10.000 utenti ma anziché ridurre i costi emette bollette incomprensibili, spesso con errori di calcolo, ovviamnete a loro favore, e non si degna neanche di pubblicare le analisi dell'acqua  delle “fontane leggere” ogni mese, come dovrebbe.
Altrettanto latitante chi dovrebbe controllare, cioè il Comune, che è sempre troppo impegnato a trovare sistemi per farci pagare i tributi locali e non ha il tempo di tutelare la nostra salute e nemmeno per difenderci dagli abusi di una società privata che agisce i regime di monopolio. Cedere per trent'anni una concessione è gia di per se un azzardo, con la conseguenza di dover intraprendere lunghi contenziosi per definire le competenze reciproche e non aver voce in capitolo sulle tariffe, far ricadere tutti i costi delle inefficienze sui residenti, non riuscire ad imporre neppure dei despencer di acqua potabile nelle scuole, sono i risultati tangibili di cosa significa privatizzare. Qualcuno a Campagnano è stato informato dei rischi per la salute che comporta una prolungata esposizione all'arsenico? Sicuramente la CREA non aveva alcun interesse a fornire queste informazioni, infatti ci avrebbero dovuto pensare la ASL e il Comune, sempre quello troppo impegnato in altro, come ad esempio a fronteggiare la vera emergenza: il rifacimento del campo di calcio! (450.000 euro che paghiamo tutti). I cittadini di Campagnano in compenso sono diventati degli esperti degli effetti della privatizzazione dell'acqua, dovrebbero essere consultati dai vari Ministri per una consulenza gratuita sul tema: servizio scadente, costi elevati, nessun intervento di manutenzione delle condotte, dispersione dell'acqua, zero informazioni, aumento dei costi ambientali dovuti alla costrizione di dover acquistare acqua minerale e si potrebbe continuare. Peccato che nessuno chiederà la nostra opinione. Noi continuiamo a portare avanti l'Azione Legale Collettiva contro la CREA e ci siamo adoperando anche  grazie alle vostre segnalazione di bollette errate, che vorrete continuare ad inviarci,  per richiedere l'eventuale riconteggio di tutte le bollette del 2013 e per verificare la congruità tra quanto richiesto e quanto dovuto, alla luce di errori rilevati nel sistema di fatturazione. Abbiamo anche chiesto all'Amministrazione comunale di organizzare un incontro con i cittadini convocando la CREA per spiegarci le voci di costo delle bollette e per ottenere una bolletta, almeno quella, trasparente. Per corretteza dobbiamo segnalare la disponibilità del Vice Sindaco Roberto Cesetti che si stà adoperando affinchè la CREA fornisca spiegazioni e per lo meno un servizio di fatturazione decente. Gli altri Assessori, Consiglieri a vario titolo, per non parlar del Sindaco, completamente assenti. In particolare il Consigliere delegato alla salute, peraltro uno stimatissimo medico, che evidentemente non ritiene di dover fare tutto quello che è nelle sue possibilità per ridurre il disagio e quindi i rischi per i residenti che sono costretti ad utilizzare l'acqua inquinata per le proprie necessità quotidiane, non potendo nemmeno raggiungere fisicamente le fontane leggere, uniche fonti di acqua, forse, potabile. Ne tanto meno ritiene di doversi accertare che le analisi fornite dalla CREA ed eseguite da una società privata, la stessa che ha vinto l'appalto per l'istallazione dei depuratori, siano rese pubbliche e risultino coerenti con quelle della ASL e conformi ai limiti di legge. Magari l'Ordine dei Medici di Roma potrebbe suggerirgli qualcosa.
L'acqua deve essere pubblica, potabile, controllata dai cittadini e accessibile a tutti. Manca poco, vinciamo noi.
Associazione CampagnanoR@P cittadinanza in rete per i diritti
Via della Rocca,17 Campagnano di Roma. Mail campagnanorap@gmail.com – http://blog campagnano-rap.blogspot.it

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