campagnanoRap-redazione difusa
Sempre questo mese in seguito
all'ordinanza del Sindaco di Roma che vietava l'uso per scopi umani dell'acqua
ai residenti di alcuni
quartieri di Roma nord, il Commissario dell'ARSIAL si è espresso per il
non pagamento della bolletta dal momento che questi cittadini non usufruiscono
della possibilità di usare un bene primario ed essenziale. S'è svegliato anche
l'Ordine dei Medici di Roma per segnalare i pericoli connessi all'esposizione
continuata all'arsenico e ad altri inquinanti. Era ora! Infine, sempre a Roma,
la protezione civile, prontamente
allertata insiemi ad altri enti pubblici, ha organizzato un servizio di
autobotti per i residenti. Invece a Campagnano...Sono passati 16 mesi
dall'ordinanza sindacale che vieta perfino di lavarci i denti con l'acqua che
esce dai nostri rubinetti e nessun Amministratore sente il bisogno
d'intervenire, almeno per informare sullo stato dell'arte dei lavori per
l'istallazione del depuratore. Per non parlare della CREA Gestioni srl che non
solo ha previsto un piano d'emergenza ridicolo per 10.000 utenti ma anziché
ridurre i costi emette bollette incomprensibili, spesso con errori di calcolo,
ovviamnete a loro favore, e non si degna neanche di pubblicare le analisi
dell'acqua delle “fontane leggere”
ogni mese, come dovrebbe.
Altrettanto latitante chi dovrebbe controllare, cioè
il Comune, che è sempre troppo impegnato a trovare sistemi per farci pagare i
tributi locali e non ha il tempo di tutelare la nostra salute e nemmeno per
difenderci dagli abusi di una società privata che agisce i regime di monopolio.
Cedere per trent'anni una concessione è gia di per se un azzardo, con la
conseguenza di dover intraprendere lunghi contenziosi per definire le
competenze reciproche e non aver voce in capitolo sulle tariffe, far ricadere
tutti i costi delle inefficienze sui residenti, non riuscire ad imporre neppure
dei despencer di acqua potabile nelle scuole, sono i risultati tangibili di cosa
significa privatizzare. Qualcuno a Campagnano è stato informato dei rischi per
la salute che comporta una prolungata esposizione all'arsenico? Sicuramente la
CREA non aveva alcun interesse a fornire queste informazioni, infatti ci
avrebbero dovuto pensare la ASL e il Comune, sempre quello troppo impegnato in
altro, come ad esempio a fronteggiare la vera emergenza: il rifacimento del
campo di calcio! (450.000 euro che paghiamo tutti). I cittadini di Campagnano
in compenso sono diventati degli esperti degli effetti della privatizzazione
dell'acqua, dovrebbero essere consultati dai vari Ministri per una consulenza
gratuita sul tema: servizio scadente, costi elevati, nessun intervento di
manutenzione delle condotte, dispersione dell'acqua, zero informazioni, aumento
dei costi ambientali dovuti alla costrizione di dover acquistare acqua minerale
e si potrebbe continuare. Peccato che nessuno chiederà la nostra opinione. Noi
continuiamo a portare avanti l'Azione Legale Collettiva contro la CREA e ci
siamo adoperando anche grazie alle vostre segnalazione di bollette
errate, che vorrete continuare ad inviarci, per
richiedere l'eventuale riconteggio di tutte le bollette del 2013 e per
verificare la congruità tra quanto richiesto e quanto dovuto, alla luce di
errori rilevati nel sistema di fatturazione. Abbiamo anche chiesto
all'Amministrazione comunale di organizzare un incontro con i cittadini
convocando la CREA per spiegarci le voci di costo delle bollette e per ottenere
una bolletta, almeno quella, trasparente. Per corretteza dobbiamo segnalare la
disponibilità del Vice Sindaco Roberto Cesetti che si stà adoperando affinchè
la CREA fornisca spiegazioni e per lo meno un servizio di fatturazione decente.
Gli altri Assessori, Consiglieri a vario titolo, per non parlar del Sindaco,
completamente assenti. In particolare il Consigliere delegato alla salute,
peraltro uno stimatissimo medico, che evidentemente non ritiene di dover fare
tutto quello che è nelle sue possibilità per ridurre il disagio e quindi i
rischi per i residenti che sono costretti ad utilizzare l'acqua inquinata per
le proprie necessità quotidiane, non potendo nemmeno raggiungere fisicamente le
fontane leggere, uniche fonti di acqua, forse, potabile. Ne tanto meno ritiene
di doversi accertare che le analisi fornite dalla CREA ed eseguite da una
società privata, la stessa che ha vinto l'appalto per l'istallazione dei
depuratori, siano rese pubbliche e risultino coerenti con quelle della ASL e
conformi ai limiti di legge. Magari l'Ordine dei Medici di Roma potrebbe
suggerirgli qualcosa.
L'acqua deve essere pubblica, potabile, controllata dai
cittadini e accessibile a tutti. Manca poco, vinciamo noi.
Associazione CampagnanoR@P
cittadinanza in rete per i diritti
Via della Rocca,17
Campagnano di Roma. Mail campagnanorap@gmail.com – http://blog campagnano-rap.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento