L’esplodere dell’emergenza arsenico in alcune zone di Roma
ci spinge ad alcune ulteriori considerazioni .
Per prima cosa vogliamo esprimere solidarieta’ ai fratelli e
alle sorelle del XIV e XV Municipio che dovranno convivere con le taniche per
un lungo periodo. Suggeriamo loro di organizzarsi in comitati e affrontare
l’emergenza in modo collettivo perche’ le problematiche riguardanti la salute
pubblica non si risolvono individualmente comprandosi il minidepuratore, ma inchiodando alle proprie
responsabilita’ le istituzioni preposte.
Facendo una considerazione sugli interventi messi
in campo a Roma (2 autobotti e sette serbatoi mobili) per 500 famiglie, il
piano di emergenza adottato a Campagnano si conferma pessimo.
Infatti nel nostro Paese gli 11 mila abitanti possono contare, quanto tutte
funzionano contemporaneamente solo su 6 fontanelle, di cui 3, tutti
ricorderanno certamente, entrate in funzione dopo 5 mesi.Inoltre il 4 novembre scorso
proprio le tre fontanelle che dalle analisi Usl risultavano erogare acqua non a
norma, sono state in manutenzione per un lunghissimo periodo. Attualmente le
analisi affisse sulle fontane “leggere”, nonostante le nostre ripetute richieste, risalgono a settembre 2013, redatte
dalla stessa azienda che si e’ aggiudicata la gara per la costruzione del
dearsenificatore.
Aggiungasi che il nostro progetto “l’Acqua non si nega a nessuno”, teso
a rifornire le fasce deboli della popolazione a domicilio di 5 litri di acqua potabile al giorno, non ha trovato sinora in Regione
alcuna sponda e quindi nessun
finanziamento per coprire i costi. Non c’e’ dubbio che le forze politiche che guidano l’Amministrazione
Comunale e che sono grosso modo le stesse che governano la Regione Lazio non
hanno fatto una bella figura in questa circostanza: o per incapacita’ o per mancanza di volonta’ non
hanno saputo sfruttare questa opportunita’ che avrebbe migliorato la qualita’
della vita di chi gia’soffre. Anche il loro tentativo di
coinvolgere alcune cooperative sociali nella distribuzione dell’acqua potabile si e’
dimostrato un “pannicello caldo”.
Infine riteniamo
utile informare tutti che la
questione dell’acqua & arsenico per noi non dovra’ finire con la
costruzione del depuratore su cui non trapela ancora nessuna notizia: vorremmo affrontare la questione della tutela della salute
pubblica in maniera collettiva, richiedendo al delegato alla Sanita’ e alla Usl di reperire mezzi e risorse per
promuovere indagini per verificare sui cittadini le conseguenze negative
derivanti dall’esposizione prolungata (oltre un decennio) a queste sostanze tossiche e cancerogene
presenti nell’acqua. Su questa questione non intendiamo fare alcun passo
indietro.
Per queste ragioni, Campagnano R@p, libera e senza
padroni, ha bisogno dell’appoggio di tutti i cittadini che credono
nell’autorganizzazione. Con il vostro sostegno stiamo portando avanti il
progetto “trashware” e abbiamo appena iniziato la campagna per richiedere
bollette trasparenti alla Crea Gestioni srl. Per quali ragioni, in disprezzo di
qualsiasi elementare forma di trasparenza, siamo costretti a continuare a pagare le bollette, relative a contratti che necessariamente dovrebbero risultare completi di clausole che prevedano reciproci dover e diritti, senza poter conoscere in maniera precisa le tariffe
applicate e l’Autorita’ che le ha stabilite, a una Societa’ che offre servizi di accoglienza non
adeguati (solo 2 aperture settimanali) ed e ' ancora priva di un sito internet…'.
Per cambiare le cose bisogna incominciare da noi stessi ed
impegnarsi in prima persona, sconfiggendo pigrizia e passivita’: non possiamo
continuare a delegare il nostro futuro “tanto ci sara’
sempre chi fara’ le cose al posto nostro”.
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