mercoledì 11 dicembre 2013

Sciopero Forconi, terzo giorno di protesta. Scontri Torino e Milano, blocchi in Puglia.

Cariche di alleggerimento in piazza Derna per far riprendere la circolazione del traffico, un camionista è stato arrestato. Tafferugli anche nel capoluogo lombardo tra manifestanti e tifosi dell'Ajax. A Montecitorio presidio di 500 persone. Bloccata la stazione di Avigliana in Val Susa, interrotta la linea ferroviaria internazionale. Alfano: "Sapremo cosa fare se esagerano".

Sciopero ForconiLa protesta dei Forconi prosegue per il terzo giorno di seguito. A Torino sono scoppiati scontri in piazza Derna, tafferugli anche a Milano. La situazione rimane tesa in Puglia. Mentre a Roma i palazzi di potere – da Montecitorio a palazzo Chigi, da Palazzo Madama al Quirinale – sono presidiati nel giorno della nuova richiesta di fiducia del premier Enrico Letta alla Camera dopo l’uscita dal governo di Forza Italia. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, avverte: ”Abbiamo segnali chiari da parte dell’intelligence: non sto qui ad aggettivare le ali estreme di questo movimento, ma certamente abbiamo gli occhi su di loro e sapremo cosa fare se esagerano”. Come? Alfano non lo dice, ma dalle sue parole si intuisce: “Garantiremo, anche attraverso i mezzi dello Stato, la pacifica manifestazione del disagio” da parte dei cittadini, “ma non avremo remore a reprimere ogni minaccia e intimidazione che dovesse essere espressione di atteggiamenti delinquenziali”.

Scontri a Torino - Anche oggi è Torino la città dove la protesta si fa più dura. Intorno a mezzogiorno piazza Derna è stata nuovamente occupata dai manifestanti, dopo che le forze dell’ordine l’avevano sgomberata all’alba. Un tira e molla che ha costretto la polizia a intervenire con una carica di alleggerimento per far riprendere regolarmente il traffico, riaperto intorno alle 13. Nel capoluogo piemontese sono quattro i cortei che hanno paralizzato la città. Quello principale è costituito dal movimento dei Forconi, composto da circa duemila persone. Gli altri tre sono composti da circa duecento studenti ciascuno. Mentre gruppi di poche decine di persone improvvisano blocchi a macchia di leopardo e fuggono appena le forze dell’ordine intervengono. Proprio per questo un camionista di 36 anni di Ivrea (Torino) è stato arrestato in piazza Derna. L’uomo è accusato di violenza privata perché, secondo gli investigatori, si spostava sui diversi presidi posizionando il suo camion in mezzo alla strada per bloccare la circolazione.
Sempre a Torino, nei pressi dello stadio della Juventus, i manifestanti, dopo essere stati al centro commerciale Area 12, hanno minacciato i negozianti della zona. Il supermercato Pam di via Porpora è stato chiuso mentre in corso Grosseto c’è una nuova manifestazione. A Nichelino, in via dei Cacciatori, i manifestanti, dopo aver realizzato barricate coi cassonetti, hanno lanciato petardi. Gli uffici postali sono stati chiusi per timore delle violenze. L’interporto di Orbassano è stato occupato dai tir. Un blocco stradale è stato messo in atto anche a Moncalieri. A Ivrea una cinquantina di persone ha fatto irruzione nel supermercato Il Gigante. Nel capoluogo piemontese, che nei giorni scorsi è stato l’epicentro della mobilitazione (guarda), la polizia stamani ha effettuato diversi interventi per rimuovere blocchi stradali che tentavano di impedire l’apertura di supermercati e mercati. Le forze dell’ordine sono intervenute in corso Svizzera, di fronte ai supermercati Pam e Crai, dove un centinaio di manifestanti tentava di ostacolare l’apertura. Sono stati identificati 6 dimostranti, di cui uno è stato denunciato per resistenza. Il bilancio delle persone denunciate per i tanti blocchi stradali disseminati in diversi punti della città sale a 32. I disagi più significativi si registrano  in Piazza Statuto, corso Grosseto, nelle vicinanze delle stazioni di Porta Susa e Porta Nuova, in Piazza della Repubblica, e al mercato di Crocetta. Mentre in provincia sono stati allestiti blocchi stradali a Villastellone, Nichelino, all’interporto di Orbassano, Avigliana (dove è stata occupata la stazione), Trofarello, Rivalta, Settimo Torinese, Carmagnola, Villafranca Piemonte, Venaria. Ma il Comune del capoluogo piemontese, guidato da Piero Fassino, cerca di far tornare la situazione alla normalità e invita i commercianti a riprendere le attività.
Tafferugli anche a Milano - Un gruppo di tifosi dell’Ajax – presenti in città per la partita di Champions League con il Milan -, stanchi di stare in coda per il blocco stradale, è sceso dal pullman e si è avvicinato al presidio del movimento dei Forconi in piazzale Loreto. I due gruppi si sono scontrati prima che i tifosi olandesi risalissero sul pullman, la polizia ha intercettato il mezzo e identificato dieci persone. I manifestanti hanno poi lasciato piazzale Loreto formando un corteo che ha bloccato il traffico tra la piazza e il centro. Davanti alla stazione Centrale si sono radunati 15 trattori del Copagri, la confederazione dei produttori agricoli. Disagi anche a Rho e sulla strada che collega Binasco e Melegnano alla Val Tidone, dove anche oggi si sono registrati una decina di chilometri di coda. 
La protesta nelle altre città - Ma l’onda lunga della protesta continua anche nelle altre città, da Nord a Sud. A Roma, dove si temevano disordini per la concomitanza con il voto di fiducia al governo, non si registrano disagi. Un corteo di trecento persone è partito da piazzale dei Partigiani ed è arrivato a Piramide. In testa al corteo, chiuso da un gruppo di militanti di Casapound, uno striscione: “Né rossi, né neri, contro la paralisi dei pensieri”. Mentre un gruppo di cinquecento persone si sono radunate davanti a Montecitorio, dove hanno intonato slogan e insulti contro i politici ma sono stati tenuti a distanza dalla polizia. La mobilitazione arriva anche nella bassa Val Susa, dove sono stati occupati i binari della stazione di Avigliana. Interrotta la linea ferroviaria internazionale Torino-Bardonecchia-Modane, al momento i treni fermi sono due. In Veneto si registrano meno disagi per la viabilità rispetto ai giorni scorsi. Il punto più critico rimane il casello di Soave nel veronese sulla A4, che è ancora chiuso in uscita, mentre è stata chiusa anche la tangenziale di Vicenza in direzione di Verona, a causa del presidio all’altezza del casello di Vicenza Ovest. Traffico rallentato anche nella zona industriale di Padova, a Cittadella e nel viale della Libertà fra Mestre e Venezia davanti alla Fincantieri.
Mentre in Sicilia, cuore della protesta del 2012, alcune decine di persone hanno partecipato a un sit-in davanti alla sede della Serit (Agente della riscossione per le province siciliane) di Catania, anticipando di un giorno la manifestazione annunciata dai Forconi. Tre uomini si sono incatenati davanti gli ingressi, che sono stati chiusi al pubblico. L’iniziativa, secondo fonti investigative presenti sul posto, è promossa da esponenti di Forza nuova e vi aderiscono anche giovani studenti. A Livorno una decina di persone è entrata a Palazzo civico, mentre era in svolgimento una seduta del Consiglio comunale, ma è stata subito fatta allontanare. La mobilitazione dilaga anche a Palermo, dove gli studenti delle scuole superiori hanno indetto per domani uno sciopero di tutti gli istituti e la partecipazione al presidio davanti la sede della Serit, in via Enrico Albanese. “Sarà una manifestazione pacifica e apartitica la cui unica bandiera sventolata sarà il tricolore” dice il coordinamento Studenti siciliani, promotore dell’iniziativa.
In Liguria la Procura di Genova apre fascicolo - Presidi e manifestazioni anche in Liguria. A Genova continua il presidio nella centrale piazza De Ferrari, dove i manifestanti hanno montato anche tende, ma la situazione, al momento, è tranquilla. La Procura di capoluogo ligure, nel frattempo, ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando l’interruzione di pubblico servizio di autobus e treni in relazione ai blocchi effettuati durante la manifestazione di lunedì. Una relazione è stata consegnata dalla polizia al procuratore capo Michele Di Lecce. Si è appreso che la polizia ha acquisito tra l’altro dei filmati. A Savona, invece, un gruppo di persone che ha manifestato davanti agli uffici di Equitalia, si è mosso in corteo diretto verso il Comune per incontrare il sindaco Federico Berruti, che ieri ha chiesto la linea dura contro chi ha paralizzato la città.
Blocchi e rallentamenti in Puglia. L’altro focolaio della protesta è in Puglia. Ieri alcuni manifestanti hanno fatto irruzione nei centri commerciali del barese, ma anche oggi la situazione rimane tesa. Prosegue fra cortei degli studenti e presidi dei manifestanti alle vie di accesso di alcuni centri urbani la mobilitazione nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Protesta che, questa mattina, è arrivata anche a Canosa di Puglia dove è in corso un corteo che conta l’adesione libera e spontanea dei commercianti. Il corteo degli studenti è invece in corso a Barletta. A Barletta e Andria da questa mattina negozi, bar ed esercizi commerciali stanno cominciando a riaprire dopo la serrata, imposta ieri pomeriggio, dai manifestanti. Da stamani, infatti, le forze di polizia stanno girando per le vie del centro e della periferia per rassicurare i commercianti, spingendoli a riaprire: in questo modo scoraggiano i facinorosi che da tre giorni minacciano gli esercenti e li costringono a non lavorare. Non si registra, invece, alcun problema a Trani dove da questa mattina la situazione sembra essere tornata alla normalità con i negozi aperti. La stazione ferroviaria di Bisceglie, tra le province di Bari e Foggia, è stata occupata e liberata intorno alle 14, provocando ritardi anche di due ore. Due camionisti, che si sono rifiutati di fermarsi ai blocchi stradali nel foggiano, sono stati inseguiti ed aggrediti la notte scorsa dai manifestanti sulla statale 16.
Rallentamenti del traffico sono segnalati fino alle 12,30 sulla statale 16 (tangenziale) a Bari in direzione sud, tra le uscite di Poggiofranco e Carrassi, per la manifestazione di circa 50 manifestanti, tra cui anche studenti. Mentre sulla statale 16 in direzione Nord, uscita per Trani centro, è in atto un presidio di circa 40 manifestanti che ha provocato forti rallentamenti. Sulla provinciale 231, a Corato, è ancora in atto un presidio di circa 150 manifestanti in direzione Sud, mentre in direzione Nord 20 mezzi fermi e traffico rallentato.
I presidi in Friuli Venezia Giulia - A Monfalcone (Gorizia), davanti ai cancelli della Fincantieri si sono ritrovati nuovamente di prima mattina in quasi mille dimostranti, per protestare contro le politiche del governo. Si tratta in gran parte di operai delle ditte che hanno lavori in appalto dai cantieri, pagati poco e messi spesso, lamentano, gli uni contro gli altri per gli stipendi a ribasso. In provincia di Pordenone, di nuovo presidio sulla strada Pontebbana, a Orcenico di Zoppola, con volantinaggi e nuova attestazione di solidarietà da parte di alcuni lavoratori dell’Ideal Standard. A Pordenone città, si è svolta una manifestazione degli studenti in piazza Cavour. A Udine, i dimostranti si sono dati appuntamenti nel pomeriggio in piazzale Osoppo per sfilare nuovamente in corteo come nei giorni scorsi.
Le misure di sicurezza a Roma. In Prefettura a Roma si è riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza per scongiurare qualsiasi rischio di tensioni e disordini nei prossimi giorni. È stato anche deciso di presidiare con le forze dell’ordine stazioni e snodi autostradali, bersagli delle azioni dei manifestanti (leggi). Nonostante non sia stata preavvisata ufficialmente alcuna protesta le forze dell’ordine sono in allerta per monitorare eventuali cortei spontanei, dopo le dichiarazioni di Danilo Calvani, uno dei leader della protesta, che ieri ha annunciato “azioni eclatanti se ci sarà la fiducia al governo”. Il vicepremier Alfano dichiara “faremo di tutto per assicurare le manifestazioni di chi vuole protestare” ma “contro i violenti – avverte – verrà utilizzata tutta la forza dello Stato”. Sempre oggi, alle 17, Silvio Berlusconi riceverà una rappresentanza di autotrasportatori appartenenti alle sigle che hanno aderito allo sciopero. L’incontro si terrà nella sede di Forza Italia, in San Lorenzo in Lucina.

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