martedì 10 dicembre 2013

Inail, Consip e il sito web da 15 milioni di euro.


Secondo Inail la cifra per lo sviluppo del software e per il restyling non è spropositata visto che si tratta di una “piattaforma di servizi digitali” e non di un sito web.

corriere.it

Migliorare la consultazione delle sue banche dati, realizzare un restyling del portale e consentire un accesso più pratico degli utenti ai servizi online. Sono alcuni degli obiettivi che hanno spinto l’Inail a bandire una gara per rinnovare il suo sito web.
L’Istituto, nato per assicurare i lavoratori e per risarcire le vittime degli infortuni sul lavoro, è un ente pubblico e per questo deve passare attraverso Consip, la società del ministero dell’Economia, fondata a fine anni ‘90 allo scopo di tagliare la spesa pubblica e far risparmiare soldi a ministeri, regioni, comuni e a tutte le pubbliche amministrazioni.
L’8 agosto 2012 Consip pubblica il bando di gara. Sette mesi più tardi c’è l’aggiudicazione: il compenso stabilito è di 15 milioni di euro per 3 anni di lavoro più 12 mesi di manutenzione. Una cifra enorme? Niente affatto secondo Inail. Circa due milioni sono per il personale. Facendo due conti si tratta di 80 mila euro lordi a persona, circa 4.000 euro netti al mese.

Il costo più alto però è per lo sviluppo del software: 13 milioni di euro. Cifra che, sempre secondo Inail, sarebbe spropositata se riferita a un sito internet, giusta invece se relativa, come in questo caso, a “una piattaforma di servizi digitali”. Eppure stando ai commenti degli utenti a giugno 2013, quattro mesi dopo l’aggiudicazione della gara, il sito dell’Inail continua ad avere problemi.
Ad aggiudicarsi la gara indetta da Consip il 4 febbraio 2013 è un consorzio composto da due società: Accenture, società di servizi e soluzioni informatiche ed Eustema Spa. La prima è una multinazionale con sede a Dublino e con base a Milano. Eustema, nata a fine anni 80, è una società di servizi informatici con sede a Roma.
Ma di chi è Eustema? Il 35 per cento è di una società finanziaria: Finlavoro Spa. Finlavoro a sua volta è posseduta per il 99 per cento dalla Cisl, il sindacato di Raffele Bonanni: uno dei sindacati a cui dovrebbero rivolgersi i lavoratori nel caso di controversie con Inail, l’ente pubblico che pagherà per i prossimi tre anni a Eustema 15 milioni di euro per rinnovare il suo sito web.
Guarda l’inchiesta “Il mercato del Tesoro” andata in onda a Report il 2 dicembre 2013

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