mercoledì 3 luglio 2013

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua . Commento a relazione annuale AEEG (2013)

Il 26 giugno l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha presentato la sua relazione annuale (scaricabile insieme agli allegati al seguente Link).

Da una sua lettura emerge con forza la debacle dell'operato dell'Authority.
paolocarsetti Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
 
A pag 262 dell'Allegato 1 ci sono un paio di grafici (Fig. 4.5) che descrivono l'andamento degli investimenti tra il 2000 e il 2009. A mio avviso si evince con chiarezza quanto il movimento per l'acqua ha sempre sostenuto, ossia che il trend dell'entità degli investimenti è decisamente in calo con l'avvento della gestione privatistica del servizio idrico.

Passando all'attuazione del Metodo Tariffario Transitorio per il servizio idrico (pag. 269 e successive dell'allegato 1) la relazione dell'AEEG non può fare a meno di descrivere un quadro desolante (per loro).

Infatti viene segnalato che sul MTT pendono 35 ricorsi. Ciò viene argomentato (in maniera paradossale) con il fatto che si è in presenza di interessi opposti e inconciliabil.  Ovvero, da una parte hanno promosso ricorso i gestori che vorrebbero ottenere ancor di più in loro favore dall'AEEG, dall'altra il movimento per l'acqua che intende difendere gli esiti referendari. Ciò appare del tutto paradossale in primis perchè si considera il movimento per l'acqua come una lobby di interessi particolaristici, alla stessa stregua dei gestori. Inoltre, ciò è altrettanto paradossale perchè in questo modo si mette sullo stesso piano l'interesse particolare di chi intende continuare a fare dell'acqua una fonte di profitto e l'interesse collettivo di chi ritiene che il servizio idrico sia un servizio pubbllico essenziale e l'acqua un diritto.
Già, questo approccio ci dimostra come l'AEEG sia visceralmente impregnata di una impostazione mercatista e quindi inadeguata a occuparsi di acqua.

I dati che vengono riportati sul recepimento della nuova tariffa sono la dimostrazione lampante del fallimento dell'operato dell'AEEG e d'altra parte della bontà dell'azione del movimento per l'acqua che in questi mesi si è adoperato con ogni mezzo perchè gli enti d'ambito non approvassero la tariffa.

Infatti, se facciamo riferimento al numero delle AATO esistenti prima della soppressione avvenuta il 31/12/2012 (Fig. 4.20 pag. 271 dell'allegato 1), solo 21 su 91 hanno approvato la nuova tariffa (ossia il 23%), di cui 12 con entità inferiore a quella massima consentita, evidenziando la sovrastima effettuata da parte dell'AEEG. 19 AATO (il 20% del totale), oltre a non aver approvato alcuna tariffa, non hanno neanche trasmesso ne atti ne informazioni, così come previsto dalle delibere dell'Authority.

Se invece si fa riferimento agli enti d'ambito definiti dalle più recenti disposizioni regionali (Fig. 4.21 pag. 272 dell'allegato 1) solo 19 su 71 hanno approvato la nuova tariffa, ovvero il 26 % del totale.

In caso si ragioni su base regionale sono ben 9 su 20 le regioni da cui non è pervenuta all'AEEG nessuna approvazione, ovvero il 45%.

Questi sono i risultati conseguiti dopo circa due anni di lavoro da coloro (i fantomatici tecnici) che erano stati chiamati a risolvere con poteri taumaturgici i problemi atavici del servizio idrico.

A modo loro riconoscono una certa difficoltà, infatti concludono la loro analisi con le seguenti considerazioni " Le informazioni acquisite dall’Autorità, come precedentemente delineate, suggeriscono una forte necessità di approfondimenti e valutazioni, per identificare le determinanti della complessità dell’iter deliberativo del settore, individuando le possibili misure di semplificazione, di promozione della chiarezza delle valutazioni equitative, della trasparenza e della coerenza tra le opzioni decisionali e gli obiettivi di efficienza e qualità."

Non definirla una debacle risulta molto complicato.

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