mercoledì 19 giugno 2013

Campagnano: delle priorità, della trasparenza, dell'arsenico e di altre sciocchezze.


 
E' probabile che viviamo, senza rendercene conto, nel migliore dei mondi possibile. Un mondo guidato da persone lungimiranti che hanno a cuore la qualità della vita dei cittadini, la qualità delle relazioni umane e il rispetto dei diritti e delle leggi, soprattutto quelle che incidono direttamente sulla vita delle persone, per proteggerle dalla prepotenza dei più forti. 
 

Queste stesse persone stabiliscono una scala di priorità negli interventi che intendono porre in atto e decidono di utilizzare le risorse pubbliche in relazione alle priorità individuate. Tutto ciò sempre per il bene di tutti i cittadini. Qualche volta accade che si presentino situazioni impreviste, altre volte che non si riesca a realizzare quanto era nella intenzioni, altre volte si commettono semplicemente degli errori, capita a tutti noi. 
Proprio per limitare gli errori e inquadrare al meglio le priorità esistono una serie di strumenti istituzionali, giuridici e politici. Se, ad esempio, alcuni cittadini chiedono un incontro pubblico per capire e discutere di un evento imminente che ne condizionerà la vita per un certo periodo, come l'obbligatoria emissione di un ordinanza che vieta l'uso dell'acqua per scopi umani, non significa mettere in dubbio le capacità e le competenze di chi si è candidato ad amministrare, ma ha lo scopo di cercare le migliori soluzioni possibili per tutti i residenti, prima che il tempo sia scaduto e si sia costretti ad agire in stato di emergenza. Certi eventi impongono di modificare la programmazione e, appunto, le priorità. Nessuno di noi pensa che un bel campo di calcio sia solo un inutile orpello per un paese che, in quanto ad impianti sportivi, lascia abbastanza a desiderare. Quello che ci appare contraddittorio è non avere acqua potabile, aver ridotto i servizi socio-assistenziali, venduto la farmacia comunale, avere accumulato debiti rilevanti nei confronti di fornitori e, improvvisamente, investire un cifra significativa di denaro pubblico (450.000 euro) per realizzare il più innovativo e costoso impianto e non, con una cifra molto più contenuta, un dignitoso campo di calcio per i 140/180 bambini e ragazzi di Campagnano. Inoltre, se si chiede, ufficialmente formalmente e informalmente, all'Amministrazione di diffondere l'informazione relativa ad un incontro pubblico a carattere scientifico sui problemi che l'inquinamento da arsenico nelle nostre acque provoca alla salute umana e si riceve un dinniego, privando quindi i campagnanesi di poter accedere a conoscenze ed informazioni importanti per la propria salute, viene il fondato sospetto che si preferisca distrarre l'opinione pubblica da un tema essenziale ed enfatizzare invece un'opera pubblica, importante quanto si vuole, ma non indispensabile e fondamentale in questo momento e in questo contesto. Abbiamo appreso che la quantità e soprattutto la qualità della vita in Italia si stà drasticamente riducendo, in altre parole: rispetto agli anziani di oggi, la qualità della vita peggiora per i più giovani a partire dai quaranta/cinquanta anni e per i nostri figli si conferma questa tendenza. Vale la pena discuterne? Capire cosa possiamo e dobbiamo fare tutti a partire da oggi e cosa possiamo e dobbiamo fare per dare un futuro migliore e non peggiore di quello che abbiamo avuto noi alla generazioni successive? Nessuno è così sprovveduto da non sapere che ci sono difficoltà e complessità di cui tenere conto, ma non per questo dobbiamo rinunciare ad affrontare le vere emergenze e la sfida per un futuro vivibile per tutti. Non abbiamo risposte preconfezionate, cerchiamo un modo per affrontare i problemi che sia trasparente e partecipato, dando a tutti i cittadini la possibilità di esprimersi nel merito delle questioni. E' questa la demogogia e la strumentalizzazione di cui qualche amministratore ci accusa apertamente e tutti gli altri condividono, ma in silenzio? Per quali oscuri fini poi, non è dato sapere. Infine, pubblicare su un foglio informativo ufficiale del Comune mezze verità, omettendo, pur ben conoscendo, la sequenza dei fatti, non fa onore a chi per primo dovrebbe essere un soggetto credibile. Non è una gara a chi è arrivato per primo a sitemare il "campetto di V. Nervi", l'importante è che sia stato fatto e che si cerchi nel tempo di migliorarlo, senza far finta d'ignorare chi si è adoperato e si adopera a questo scopo.  
Associazione CampagnanoR@P redazione diffusa

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