martedì 19 marzo 2013

Governo di minoranza con astensione M5S, l'antidoto PdL


L'aula di Palazzo Madama


Domani al capo dello Stato "andremo a dire che in un paese normale, in cui due schieramenti sono arrivati praticamente alla pari, divisi da un decimale di 0,3 e in questa situazione economica del paese, si trova un'intesa per governare su quei punti sui quali si è d'accordo". Così Gaetano Quagliariello anticipa a Canale 5 l'orientamento del Pdl  a pochi giorni dall'avvio delle consultazioni al Quirinale.

Larghe inteseSarebbero aucpicabiil, dice Quagliarello, "soprattutto se c'è un movimento, un terzo polo un po' meno forte, che non sembra praticare effettivamente il linguaggio della democrazia. Questo non solo per una nostra impressione ma, a quanto pare, anche per impressione del Pd: Bersani solamente ieri ha dato del leninista a Grillo".

MetodoBersani vuole i voti del Movimento 5 Stelle e "l'elezione di Grasso ha fissato un metodo - ha aggiunto Quagliarello - Cercare di staccare una costola di M5S, chissà se con il consenso o meno di Grillo che urla tanto ma non ha fatto nulla per evitare che questi trasformismi non si verificassero. Bisogna vedere se questo metodo funzionerà anche per il governo, perché è un po' piu' difficile, si tratta di un voto palese".

TatticaIn ogni caso, il Pdl è pronto a far mancare il numero legale al Senato sulla fiducia al nuovo Governo ove questo fosse in grado di impedire l'ok di palazzo Madama ad un Governo Bersani basato sull'uscita dall'aula dei senatori grillini. Lo ha spiegato ancora Quagliariello: "Se i senatori del MoVimento. 5 stelle usciranno dall'aula per il voto di fiducia a un governo Bersani - ha affermato nel corso della 'Telefonata' di
stamani di Maurizio Belpietro a Canale 5 - il Pdl farà lo stesso" e "in questo modo faremo mancare il numero legale".

Lotta Sulla mobilitazione annunciata dal Pdl nel caso il presidente della Repubblica fosse espressione del centrosinistra, Quagliariello smorza i toni: "Sarà un'opposizione molto dura ma mi sembra esagerato un atteggiamento per cui chi ha il 29,3 per cento occupi tutto militarmente. Se lo avessimo fatto noi si sarebbe gridato al golpe e non si sarebbe parlato di manifestazioni".

Secondo il senatore del Pdl è importante che ci sia "una conduzione della crisi che porti prima di tutto ad avere responsabilità verso il paese e poi verso la propria parte politica. Questo - ha detto - è il nostro atteggiamento. Poi, se rimanere nel vicolo chiuso dovesse portare alle elezioni, noi siamo pronti. Questo è il succo del discorso di Berlusconi". Per quanto riguarda possibili aperture di Bersani a trattare sul Colle, ha concluso Quagliariello, "è la situazione classica per cui un nome di garanzia che soddisfi più schieramenti diventa decisivo per far partire la legislatura".

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