martedì 19 giugno 2018

Le famiglie italiane spendono 2.564 euro al mese. Tra Nord e Sud un gap di 800 euro

Aumentano le distanze. Le famiglie "ricche" spendono 5,2 volte in più di quelle "povere".


repubblica.it

Le famiglie italiane spendono 2.564 euro al mese. Tra Nord e Sud un gap di 800 euroMILANO - La famiglia italiana-tipo ha speso 2.564 euro nel 2017, l'1,6% in più dell'anno precedente e il 3,8% in più del del 2013, il punto di minima per i consumi delle famiglie. Lo dice l'Istat, e precisa che nel conteggio entra anche "l'affitto figurativo", ovvero quanto le famiglie dovrebbero pagare per prendere in affitto una casa con caratteristiche identiche a quella in cui vivono e di cui sono proprietario. Se non si considerasse quesa voce, la spesa media scenderebbe a 1.977 euro, +2,2% rispetto al 2016.
"Sebbene si confermi in crescita per il quarto anno consecutivo, la spesa media mensile familiare rimane al di sotto dei 2.640 euro del 2011, anno cui hanno fatto seguito due di forte contrazione (-6,4% in totale)", ricorda l'Istituto di statistica. Per altro, bisogna ricordare che nel 2017 c'è stata una ripresa dell'inflazione (i prezzi hanno fatto +1,2%, dal -0,1% del 2016), per cui se si considera la spesa in termini reali la variazione non è stata così marcata. Il quadro presenta poi molte differenze, sia a livello geografico che di capacità di spesa. Se si prendono ad esempio le spese a Nord-Ovest (2.874 euro), Nord-Est (2.843 euro) e Sud (2.071 euro) emerge un gap di circa 800 euro.

IL CARRELLO DELLE FAMIGLIE


Per il cibo, l'Istat stima una spesa di 457 euro mensili (+2,0% rispetto ai 448 euro del 2016). "Quella per carni resta la componente alimentare più importante, attestandosi a 94 euro mensili. Le spese per vegetali aumentano del 4,2%, quelle per frutta del 3,8%, salendo rispettivamente a 63 euro e a 43 euro mensili". Per i beni e servizi che non rientrano nella categoria "alimentari" si sale a 2.107 euro al mese. "La voce di spesa più elevata è quella per abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili, manutenzione ordinaria e straordinaria, pari a 898 euro mensili (il 35,0% del totale), seguita da quella per trasporti (290 euro, l'11,3%). Crescono le spese per servizi sanitari e salute (+8,0%), per trasporti (+7,1%) e per comunicazioni (+2,5%)".

AUMENTANO LE DISEGUAGLIANZE
"Rispetto al 2016, nel 2017 si stima un aumento della diseguaglianza nella distribuzione delle spese", dice l'Istat. La forbice si allarga inesorabilmente: la spesa media mensile del decimo di famiglie che mette meno mano al portafoglio è diminuita del 5% (-2,0% rispetto al 2013) mentre quella del decimo che spende di più è aumentata del 4,3% (+13,0% rispetto al 2013). Ormai, la spesa complessiva del 20% di famiglie che spende di più è 5,2 volte quella del 20% di famiglie che spende meno. Era cinque volte nel 2016 e 4,8 nel 2013.

LA GEOGRAFIA FA LA DIFFERENZA
Come ci dice bene l'esperienza, non tutti i luoghi lungo lo Stivale sono uguali per costi e quindi spese dei nuclei. "Permangono ampie le differenze sul territorio, legate ai livelli di reddito, ai prezzi e ai comportamenti di spesa. Il divario tra il valore più elevato del Nord-ovest (2.875 euro) e quello più basso delle Isole (1.983 euro) è sostanzialmente stabile e pari a poco meno di 900 euro, il 45,0% in più in termini relativi", annota infatti l'Istat. Differenze anche tra i"comuni centro di area metropolitana" dove si spendono mediamente 2.829 euro, "206 euro in più rispetto ai comuni periferici delle aree metropolitane e a quelli con almeno 50mila abitanti, e 375 euro in più rispetto agli altri comuni fino a 50mila abitanti. Sono tuttavia i secondi a registrare la maggiore crescita (+4,0%)".  

LE CARATTERISTICHE DELLE FAMIGLIE
Se il capo-famiglia (o la capa-famiglia) è una persona laureata, in media la spesa di quel nucleo aumenta del 3,6% e arriva a 3.679 euro, il 29,3% in più di quelle con persona di riferimento diplomata (2.846 euro) e oltre il doppio di quelle la cui persona di riferimento ha al massimo la licenza elementare (1.699 euro). Tra le famiglie di occupati indipendenti, la spesa media mensile è di 4.030 euro per imprenditori e liberi professionisti (+12,4% sul 2016) e di 2.792 euro per gli altri lavoratori indipendenti. Tra quelle dei lavoratori dipendenti è 3.278 euro se dirigenti, quadri o impiegati (+3,6%), e 2.347 euro se operai e assimilati (+5,2%). Infine, annota sempre l'Istituto, le famiglie di soli stranieri spendono in media 945 euro in meno (nel 2016 la differenza era di circa 1.000 euro) rispetto alle famiglie di soli italiani (1.679 contro 2.624). Il 50% della spesa delle famiglie di soli stranieri è destinata a prodotti alimentari e bevande analcoliche e ad abitazione, acqua, elettricità, gas e combustibili (al netto degli affitti figurativi), rispetto al 29% stimato per le famiglie di soli italiani.

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