graziano, e che la descrizione corretta sarebbe quella di scrocconi aggressivi.
Il Frankfurter Algemeine Zeitung riportava invece una voce di corridoio secondo la quale i servizi segreti tedeschi, preoccupati dall’eccessiva vicinanza di Lega e Movimento 5 Stelle alla Russia, starebbero pensando di interrompere la collaborazione nel campo dello scambio di informazioni riservate e di intelligence in caso di un esecutivo gialloverde. Altre minacce, ma la domanda che viene da porsi è: un’eventuale rottura dei rapporti d’intelligence a quale dei due paesi nuocerebbe maggiormente? Sicuramente alla Germania.
La descrizione che i media e i politici tedeschi hanno fatto dell’Italia e degli italiani nelle ultime settimane è delle più offensive e sgradevoli: politici inetti, inaffidabili e populisti, economisti antieuro ed antitedeschi, elettori incapaci di utilizzare nel modo più appropriato il loro diritto di voto e bisognosi di una lezione dai mercati, situazione economica nazionale suscettibile di far collassare l’intera Unione europea, situazione politica pericolosa perché apriporta per l’entrata di Putin nel cuore d’Europa.
Difendere l’interesse nazionale non è mai stato così pericoloso come di questi tempi, soprattutto perché la classe politica degli ultimi sette anni ha abituato gli alleati-nemici che l’Italia ha in Europa ad un accomodamento chamberlainiano privo di onore, dignità e amor patrio. Per questa ragione, l’unico modo che gli italiani hanno di reagire alle provocazioni provenienti dall’estero è sostenere in blocco Matteo Salvini e Luigi di Maio, al di la dei colori e delle convinzioni ideologiche, semplicemente nella speranza che questo possa essere davvero il governo del cambiamento.