lunedì 25 giugno 2018

In un web dove la profilazione degli utenti avviene anche a loro insaputa, l’uso di Tor può permettere di navigare in anomiato – e con maggiore tranquillità

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Tor
Tor alla ribalta: il browser per la navigazione ”protetta” sulla Rete ha messo in piedi una campagna di comunicazione per sensibilizzare l’utenza sulla potenza dell’anonimato online. Senza bisogno di essere hacker né delinquenti con necessità di nascondere qualche scheletro nell’armadio, Tor può rivelarsi per tutti un comodo strumento per mantenere elevati standard di privacy quando si naviga sulla Rete.
Tor è un software che nasconde la sorgente e la destinazione del traffico e previene qualunque tipo di controllo esterno. Esiste da molti anni, e ha raggiunto una ottima stabilità, diventando in assoluto uno dei migliori tool salva-privacy di questo momento. Ed è gratuito.

Tor Logo
Tor, di fatto, cripta i dati derivanti dalla propria connessione in molteplici layers, nascondendo i nostri dati sotto una copertura “a cipolla” (come indica il logo). Così, il dato è protetto e criptato. Metti caso, ad esempio, che voglia reperire informazioni su Internet su una “imbarazzante” malattia che ti ha colpito.
Oppure, vuoi conoscere ciò che viene scritto online in quei Paesi dove un regime ha censurato la visibilità della rete. Con Tor puoi navigare in completo anonimato, evitando tracking non voluti.
Sì, Tor concede l’anonimato, ma non risolve i gli errori “umani” in fatto di privacy. Se usando Tor ti colleghi al tuo account Facebook o Gmail, “salta la copertura”, per cui bisogna imparare a usare lo strumento con la giusta praticità. Tor può tanto, ma non può salvare dalla stupidità umana.

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