venerdì 8 giugno 2018

Ambiente & Clima. La rigenerazione urbana: una scelta di fondo per una green city.

La rigenerazione urbana è la chiave strategica della politica urbanistica di una green city che punta a ridare capacità d'attrazione alle città con il riutilizzo e l'uso efficiente del patrimonio edilizio esistente e delle aree già urbanizzate, evitando il consumo di nuovo suolo agricolo e naturale.
 
 

Il tema sta diventando, grazie anche al successo di alcune esperienze europee, condiviso e praticato anche in regioni e città italiane. Tuttavia, come spesso accade per le novità apprese in fretta, la rigenerazione urbana potrebbe anche essere intesa in modo riduttivo, cambiando solo nome a interventi di ristrutturazione e riqualificazione che si fanno nelle città da molti anni.
Utilizzando l'elaborazione del "Green city Network", proverei quindi a riassumere alcuni indirizzi che mi sembrano qualificanti.
La rigenerazione urbana non si basa su interventi frammentari, ma su un disegno organico e integrato, volto a garantire il soddisfacimento dei diversi fabbisogni, che, nello stesso tempo, punta su un riassetto dell'uso del suolo con sistemi insediativi più compatti e su un'elevata funzionalità ecologica del sistema urbano, valorizzando, in chiave di green economy, vivibilità e benessere inclusivo insieme alla rivitalizzazione dei tessuti economici locali.

I programmi di rigenerazione urbana non dovrebbero riguardare solo le aree industriali dismesse o costruzioni abbandonate e sottoutilizzate, ma interessare anche altre parti importanti della città: vuoti urbani, tessuti urbani non pianificati con mix funzionali casuali, ex infrastrutture ferroviarie, ex insediamenti di aziende minori e di artigiani, aree intercluse, etc.
Tali programmi, oltre a misure di saturazione e riorganizzazione dei tessuti urbanizzati estensivi e di "ibridazione" delle aree monofunzionali con l'inserimento di destinazioni d'uso compatibili e complementari, dovrebbero assicurare altresì il mantenimento e l'incremento della permeabilità del suolo, il recupero di funzioni eco-sistemiche, lo sviluppo di infrastrutture verdi, senza trascurare misure di mitigazione e adattamento climatico.
È importante che in tali programmi siano inseriti anche interventi di housing sociale, garantendo, insieme al soddisfacimento della domanda di alloggi per persone con bassi redditi, benessere abitativo e inclusione sociale, con insediamenti di buona qualità ecologica ed energetica e ben inseriti nel tessuto urbano. Avendo cura di affrontare, insieme alla pianificazione urbanistica, anche quella della mobilità applicando indirizzi e modalità sostenibili.

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