giovedì 24 maggio 2018

Governo & Spread. Incarico a Giuseppe Conte, si allenta la pressione sullo spread

Scende sotto i 180 punti. Piazza Affari positiva. Moscovici: "Da prime parole buon segnale". Bce preoccupata per aumento rendimenti titoli Stato italiani.

Si allentano le pressioni sui titoli di Stato italiani dopo che il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha conferito a Giuseppe Conte l'incarico di formare il governo e dopo il discorso europeista di quest'ultimo nell'accettare "con riserva".

Piazza Affari accelera a metà della mattinata con il Ftse Mib che sale dello 0,9% e si conferma il migliore listino in Europa mentre lo spread scende di oltre 10 punti base, a quota 177 punti, con il venir meno dell'incertezza sul quadro politico. Il rendimento dei nostri titoli decennali scende così al 2,3%.
"Il fatto che Giuseppe Conte si sia pronunciato a favore di un dialogo con le istituzioni europee va nella giusta direzione" twitta il commissario Ue Pierre Moscovici. "Il problema è sapere se l'Italia resterà ciò che è. Continuo a credere che resterà un paese al centro della zona euro". In ogni caso, "la Commissione non può pronunciarsi su annunci, si pronuncerà sulle decisioni, cioè su un bilancio, su cifre, su leggi". Moscovici ha concluso ribadendo che sarà "attento e vigile sul debito italiano".

Il vicepresidente della Bce Vitor Constancio ha espresso preoccupazione per i piani di spesa del nuovo governo italiano in via di formazione sottolineando come sia "significativo l'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani". Parlando a Francoforte alla presentazione dell'ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria della Bce, Constancio ha sottolineato come l'Italia dovrebbe attenersi alle regole fiscali europee, che sarebbero nel suo proprio interesse. Constancio non ha escluso che l'aumento dei rendimenti italiani possa portare a tassi d'interesse più elevati anche in altri paesi dell'area dell'euro. "I rischi di trasferimento non sono da escludere". Tuttavia la situazione attuale non è paragonabile a quella del 2011 quando lo spread arrivò a toccare un massimo storico di 574 punti a novembre.

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