Risultati immagini per di maio salviniAlla fine ha prevalso la paura delle urne. Ed è arrivato il passo di lato, chiesto per quasi due mesi e mai concesso fino ad oggi. Nel giorno in cui doveva scadere l’ultimatum del Quirinale Silvio Berlusconi cede e annuncia che non si metterà di traverso a un governo formato dal Movimento 5 stelle e dalla Lega. Forza Italia non voterà la fiducia ma a questo punto Matteo Salvini e Luigi Di Maio potranno cominciare a trattare: la prima condizione posta dal capo politico del M5s al segretario del Carroccio, infatti, era tenere fuori dall’esecutivo proprio l’ex premier. Un vincolo ripetuto in giornata quando i due leader si sono visti a Montecitorio e hanno chiesto a Sergio Mattarella altre ventiquattro ore per riuscire a far partire un esecutivo politico ed evitarne uno neutrale indicato dal presidente della Repubblica. E allontanare, quindi, il quasi sicuro voto anticipato. Un’istanza arrivata al Colle quando il tempo per i partiti era quasi scaduto e conseguenza diretta dei “ragionamenti” che si sono maturati in queste ore in Forza Italia. La strada per un esecutivo politico, dunque, quell’esecutivo che sembrava archiviato dopo più di 50 giorni di mediazioni fallite, è tutt’altro che chiusa: anzi si riapre all’improvviso dopo la decisione Berlusconi.

Berlusconi: “Non votiamo fiducia ma via libera a governo Lega – M5s” – L’attesa posizione del leader di Forza Italia viene esplicitata con una nota diffusa poco dopo le 21. Il ragionamento di Berlusconi, dopo settimane di rifiuti, è il seguente: se la Lega intende assumersi la responsabilità di fare un governo con i 5 stelle, non “saremo certo noi porre veti o pregiudiziali”, ma non voteremo la fiducia. In pratica l’ex cavaliere dà il  via libera a un esecutivo giallo-verde con l’astensione responsabile dei suoi parlamentari. “In questo caso non potremo certamente votare la fiducia, ma valuteremo in modo sereno e senza pregiudizi l’operato del governo che eventualmente nascerà, sostenendo lealmente, come abbiamo sempre fatto, i provvedimenti che siano in linea con il programma del centrodestra”. In questo modo, quindi, l’ex premier prova a staccarsi l’etichetta di colpevole della stasi politica del Paese. “Se invece questo governo non potesse nascere – scrive infatti nella nota –  nessuno potrà usarci come alibi di fronte all’incapacità – o all’impossibilità oggettiva – di trovare accordi fra forze politiche molto diverse. Di più a noi non si può chiedere, anche in nome degli impegni che abbiamo preso con gli elettori”.
Il passo di lato – Quello di Berlusconi è dunque un passo di lato: da una parte dà il suo via libera a Salvini per formare un governo con i 5 stelle senza il suo sostegno attivo, come chiesto più volte da Di Maio. Dall’altra non rompe l’alleanza con la Lega. “Tutto ciò – recita sempre la nota del leader di Forza Italia – non segna la fine dell’alleanza di centrodestra: rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori. Continuiamo a lavorare per tornare a vincere, ma soprattutto perché torni a vincere l’Italia”.