Il polipropilene, usato per produrre i tappi, è la sostanza più presente.
Nel %el 93% delle acque imbottigliate sono
presenti particelle di plastica. Lo suggerisce l'analisi commissionata
dal progetto giornalistico Orb Media, che ha preso in esame 259 bottiglie di 11 marche comprate in 9 Paesi.
L'analisi è stata condotta dall'università statale di New York a
Fredonia. Sull'ingestione di microplastiche si era pronunciata nel 2016
l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), definendone
"improbabile" la nocività, ma sottolineando la necessità di nuove
ricerche.
Nell'analisi condotta da Orb Media sono state rinvenute in media 10
particelle per litro delle dimensioni di 100 micron, cioè 0,10
millimetri. La presenza di tali frammenti è doppia rispetto a quella
rilevata da una precedente analisi condotta su acque di rubinetto. Sono
invece 325 le microplastiche inferiori a 100 micron trovate in ogni
litro. La plastica più presente è il polipropilene, usata per produrre i
tappi. Le bottiglie analizzate sono state acquistate in Usa, Cina,
Brasile, India, Indonesia, Messico, Libano, Kenya e Tailandia
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