sabato 30 settembre 2017

Ribellarsi è giusto! G7, notte di scontri a Torino. Oggi nuove proteste attese alla Reggia di Venaria, sede del summit.

Ieri feriti lievi e fermati dopo gli scontri con le forze dell'ordine.

Huffington Post
Hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell'ordine poste a protezione della Reggia di Venaria, e sono stati respinti, i manifestanti dell'assemblea Reset G7 arrivati in piazza Vittorio Veneto. La polizia in assetto antisommossa ha risposto al lancio di alcuni oggetti con una carica di alleggerimento per allontanare i dimostranti.
Tutte le strade che portano alla Reggia di Venaria, dove si sta concludendo il G7 del Lavoro, sono state bloccate dalle forze dell'ordine per impedire ai manifestanti di avvicinarsi. La zona è presidiata anche da un elicottero, che sorveglia la situazione dall'alto.
Decine di grossi petardi sono stati esplosi dai manifestanti anti G7 arrivati in piazza Vittorio Veneto, nel centro di Venaria Reale presidiato dalle forze dell'ordine che bloccano gli accessi alla Reggia, sede del G7. Alcuni sono stati lanciati contro le forze dell'ordine, ad altezza uomo, schierate in assetto antisommossa.
Ieri c'era stata una notte di tensioni e scontri a Torino. "Il vostro lavoro solo sfruttamento e povertà" era lo slogan dei manifestanti che ieri a Torino hanno dato vita a cortei e presidi nelle stesse ore in cui i rappresentanti dei sette Paesi più sviluppati al mondo si sono incontrati nella Galleria Grande della residenza sabauda.

Scuola. Buona scuola sì, ma solo per il mercato.

In questo contesto, l’opera di “riforma” della scuola diventerà via via più strategica e insostituibile: il suo compito sarà la costruzione di un senso comune in grado di inculcare nei giovani una serie di principi funzionali al modo di produzione vigente e al potere politico che ne è espressione.
Il salto di qualità e l’accelerazione impressa al mondo dell’istruzione con la legge 107 – meglio nota come “Buona scuola” – è uno dei segni più evidenti, se mai ce ne fosse bisogno, della stretta autoritaria in atto nella UE e della dimensione sempre più ipertrofica e totalizzante assunta dal capitalismo neoliberista.
Uno degli obiettivi prioritari della legge consiste nella “valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese”. Tradotto in parole più semplici, la scuola deve diventare una comunità produttiva che passa dallo studio del sapere all’esercizio del fare o, meglio, del produrre. Non si tratta solo di prezioso lavoro gratuito regalato alle imprese e a un mondo del terzo settore, sempre più organico e onnivoro in epoca di dismissione del welfare: la posta in gioco è molto più alta e la manipolazione educativa molto più ambiziosa e profonda.

MARCO ROVELLI - I rischi dell'indipendenza del Kurdistan iracheno.

Si è infine tenuto il referendum per l'indipendenza tenutosi nel Kurdistan iracheno che ha ovviamente avuto una grande maggioranza di Sì. La questione è complessa, e non può essere tagliata con l'accetta. Di certo presenta molti rischi. Sarebbe un evento storico, che una parte del Kurdistan avesse l'indipendenza.

Risultati immagini per Kurdistanmicromega MARCO ROVELLI

Ma, intanto, è appunto solo una parte. 6 milioni di curdi, su poco meno di 40 (circa 20 sono i curdi turchi). Questo potrebbe andare bene: riconoscere ufficialmente, su scala mondiale, l'esistenza del Kurdistan potrebbe avere un effetto contagio, e innescare un processo di liberazione per tutto il Kurdistan. Ma il fatto è che nei processi di costruzione di entità collettive, quel che conta sono le elites che le guidano e le appoggiano, e da questo punto di vista le premesse non sono positive. Il Kurdistan iracheno è guidato da un autocrate tribale come Barzani, che guida la sua regione grazie agli americani, e con il decisivo appoggio, in chiave geopolitica, di Israele, che, come era noto da tempo, si è detto subito disponibile a riconoscere l'indipendenza. E' chiaro che in un Kurdistan dominato da Barzani e dal suo clan, dove la democrazia è solo un nome svuotato da ogni contenuto, per i democratici e i socialisti le cose si farebbero perfino più complicate.

Giacché: “In Germania ha vinto la protesta. L'UE è irriformabile, come non capirlo?”.

Non lo definisce “vento populista”, preferisce chiamarlo più semplicemente “vento della protesta” anche quando si tratta di commentare le elezioni tedesche e il grande exploit dei nazionalisti dell'AfD. Vladimiro Giacché, economista e presidente del centro Europa Ricerche, ne è convinto: “Se l'Europa vira a destra è per precise responsabilità della sinistra che è stata in buona parte corresponsabile delle politiche neoliberali (mi riferisco in particolare ai partiti socialisti/socialdemocratici) e dove non lo è stata, non ha saputo affrontare le radici della crisi e mettere davvero in discussione l’assetto dell’Europa di Maastricht”.



micromega intervista a Vladimiro Giacché di Giacomo Russo Spena

Il crollo (annunciato) della Spd e la vittoria dell'estrema destra dell'AfD, sono questi i due aspetti predominanti del voto tedesco?

Aggiungo il crollo della CDU e della CSU, le due forze che sostenevano Angela Merkel. Non si tratta di un dettaglio: la frana riguarda entrambi i partiti che un tempo determinavano la politica tedesca. Il voto sancisce la fine della socialdemocrazia europea come l’abbiamo conosciuta, confermando un trend già visto in opera in Grecia, in Francia, in Spagna, in Olanda – e che credo sarà confermato in Italia. Ma più in generale quella delle “famiglie” politiche tradizionali un tempo egemoni a livello europeo: la popolare/cristiano-democratica e quella socialdemocratica.

Ma, in realtà, in Italia il Pd è in testa ai sondaggi come primo partito, crede veramente rischi la pasokizzazione?

Credo che il Pd perderà la centralità politica; tenterà di mantenerla al prezzo di un’ulteriore deriva a destra, ma senza successo. L’operazione politica che ha dato vita al Pd si rivela per quello che era: un’operazione trasformistica  priva di respiro. Oggi è il bersaglio di tutti coloro che ritengono socialmente regressiva ed economicamente sbagliata la politica seguita dal 2011 in poi. Mi riesce difficile dar loro torto.

Rientrano dalla pausa e trovano i badge disattivati. A Modena licenziati così una quarantina di lavoratori.

Sono andati in pausa pranzo, ma non hanno potuto tornare al lavoro perche', mentre mangiavano, l'azienda ha disattivato i loro badge. È accaduto due giorni fa nel sito della Castelfrigo di Castelnuovo Rangone.
La denuncia arriva dalla Filt-Cgil e Flai-Cgil di Modena, poi ripresa in una interrogazione di Nicola Fratoianni. Nel mirino dell'azienda che per la Castelfrigo ha in appalto una parte della catena produttiva, una quarantina di lavoratori. Il sindacato non ha tardato a definire "allontanamento discriminatorio". Tra l'altro, tira dritto la Cgil, non si tratta di un episodio isolato: martedi', infatti, "una ventina di lavoratori sono stati allontanati improvvisamente dalle linee durante l'orario di lavoro". In entrambi i casi "sono state fatte intervenire le Forze dell'ordine", fa sapere la Cgil, che parla senza mezzi termini di "azioni unilaterali per allontanare lavoratori sgraditi, nonostante le numerose testimonianze sul lavoro straordinario per gli addetti rimasti nel sito". In particolare, Adriano Montorsi della Filt e Marco Bottura della Flai definiscono "sconcertante" il fatto che, nonostante sia in corso "una trattativa per salvare i posti di lavoro dei dipendenti delle cooperative in appalto alla Castelfrigo, l'azienda continui a mettere in atto azioni di questo tipo".

"Io medico scappo in Germania, in Italia è mafia".

Preferiscono fare i pizzaioli o i gelatai a mezzo servizio in Germania pur di poter un giorno lavorare come medici nel Paese della Merkel. Il sogno per cui hanno studiato tanto e che in Italia sembra sempre più lontano.

adnkronos.com  Francesco Maggi
Metà giornata dedicata allo studio della lingua e l'altra dietro un banco a servire i clienti e a praticare il nuovo idioma. Negli ultimi anni c'è stato un 'boom' di giovani laureati in Medicina, ma anche infermieri, che hanno scelto la terra tedesca per specializzarsi, lavorare e mettere su famiglia. Secondo l'Istat, i professionisti del settore sanitario che hanno chiesto al ministero della Salute la documentazione utile per esercitare all’estero sono passati da 396 nel 2009 a 2.363 nel 2014 (+ 596%).
Con la Brexit, è oggi la Germania ad attrarre questi ragazzi. Complice anche un sistema italiano della formazione che fa acqua da tutte le parti. Basti pensare che il bando per il concorso per le scuole di specializzazione è uscito con grande ritardo solo pochi giorni fa e la prova si farà il 28 novembre. Da mesi in attesa ci sono circa 15mila candidati. E alla fine solo uno su tre entrerà. Pochi posti per specializzarsi e pochissimi contratti di lavoro stabile nel Sistema sanitario nazionale.


'Ogni giorno ci arrivano 4-5 richieste – afferma all'Adnkronos Davide Civita (28 anni), presidente del gruppo Facebook 'Medici italiani in Germania' (3400 membri) e specializzando in Cardiologia in Germania – Stimiamo in circa 6mila unità, tra medici, infermieri e studenti, le persone che cercano fortuna qui. In Italia ho lavorato, senza stipendio, a Milano all'ospedale S.Raffaele come medico volontario in cardiologia. La beffa – osserva Civita - è che continuo a pagare i contributi previdenziali in Italia: 1.800 euro l'anno. La mia posizione non la posso chiudere altrimenti perdo tutto. Una vera e propria 'mafia'. Scrivilo pure – chiosa – perché io in questi anni per pagarmi la scuola di tedesco ho fatto il gelataio, la mattina i corsi e il pomeriggio nel negozio per 8-10 euro l'ora come vengono pagati gli immigrati appena arrivati“.

Canapa. New York: 5 milioni di fondi per la canapa mentre si cercano agricoltori e ricercatori

Lo Stato di New York cerca ricercatori, coltivatori e businessman che possano essere interessati ad entrare nel settore della canapa industriale.







Redazione di canapaindustriale.it
A luglio infatti il governatore democratico Andrea Cuomo ha annunciato la creazione di un fondo di 5 milioni di dollari per far crescere il settore e rafforzare la ricerca e lo sviluppo della canapa industriale. Le sovvenzioni possono arrivare fino a 500mila dollari a richiesta e sono destinate a chi sia interessato ad avviare produzioni derivate dalla canapa.
L’idea di Cuomo è che la canapa possa dare una grande spinta economica alle aziende agricole ed alle comunità rurali. “Espandendo la ricerca sui canapa industriale, apriamo le porte a idee innovative che potrebbero offrire una grande spinta alle nostre aziende agricole e comunitarie, creando nuovi posti di lavoro e ponendo le basi per una crescita economica futura”.

30 Settembre 1977. Per non dimenticare. walter Rossi, un compagno.



(Tratto da Compagni)
Oggi il 30 settembree 1977 le merde fasciste uccidono Walter Rossi.
Il clima di quello scorcio di settembre del 1977 era a Roma molto teso. Le azioni fasciste contro i militanti della sinistra si susseguono a ritmo serrato. Il 27 due studenti sono feriti a colpi di arma da fuoco all’EUR e la sera del 29 Elena Pacinelli, 19 anni, è colpita da tre proiettili in piazza Igea, luogo di ritrovo dei giovani del movimento. Per venerdì 30 viene organizzato un volantinaggio di protesta nel quartiere della Balduina. In viale medaglie d’oro i compagni di Elena, dopo aver subito un’aggressione con sassi e bottiglie partita dalla vicina sede del MSI, vedono un blindato della polizia avanzare lentamente verso di loro, seguito da un gruppo di fascisti che lo utilizza come scudo. Tra costoro c’è anche Andrea Insabato, autore nel 2000 di un attentato contro “Il Manifesto”. Dopo aver fatto fuoco contro i giovani di sinistra i missini arretrano, mentre gli agenti si scagliano su chi tenta di soccorrere Walter Rossi, 20 anni, militante di Lotta Continua colpito alla nuca. Proseguendo la corsa, il proiettile ferirà lievemente un benzinaio. Walter arriverà privo di vita in ospedale. Cortei e manifestazioni percorrono l’Italia nei giorni successivi, mentre sedi e ritrovi dei fascisti vengono devastati e dati alle fiamme. Durante i funerali 100 mila persone salutano Walter con le note dell’Internazionale.

Zorin OS 12 Lite Is Here: One Giant Leap for Lite - Zorin OS 12 Lite è qui: un salto gigante per Lite

https://zorinos.com/download/

Zorin OS 12

We’re excited to announce the release of the Zorin OS 12 Lite, the biggest leap forward in our lightweight operating system for old and low-spec computers.

With Zorin OS 12 Lite, we have re-thought what the Zorin OS experience can be for low spec machines and computers as old as 14 years. We have built Zorin OS 12 Lite to be a more streamlined concentration of, not a reduction of, the original version, with the same simple user experience, running the same extraordinary apps.

Siamo entusiasti di annunciare il rilascio di Zorin OS 12 Lite, il più grande balzo in avanti del nostro sistema operativo leggero per i computer vecchi e quelli a bassa specifica.

Con Zorin OS 12 Lite, abbiamo ripensato a quello che l' esperienza Zorin OS può essere per macchine e computer a basse specifiche tecniche che risalgono a 14 anni fa. Abbiamo costruito Zorin OS 12 Lite per essere una concentrazione più snella e non una riduzione della versione originale, con la stessa semplice esperienza utente, con le stesse straordinarie applicazioni.

tradotto con https://www.deepl.com/translator


venerdì 29 settembre 2017

Diaframma - Amsterdam

mauro biani


Roma. Fascisti in prima pagina, periferie come pretesto

contropiano
L’ennesima gazzara dei fascisti di Forza Nuova nel quartiere di Montecucco (periferia ovest), va letta con maggiore profondità di quanto lascino intravedere le cronache.
I fatti sono noti, anzi ripetuti. Ma ricostruirli appare utile.

Uccide il fidanzato della sorella a Legnano: "La picchiava da mesi".

I carabinieri erano già sulle tracce dell'uomo, incastrato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza e dalle testimonianze.

All'inizio gli inquirenti pensavano si trattasse di un regolamento dei conti tra malavitosi. Due giorni dopo, però, la verità sull'omicidio di Legnano è venuto a galla. Ad uccidere a colpi di pistola Gennaro Tirino, trentottenne della provincia di Varese, è stato Antonio Calello, il fratello della sua nuova compagna.
Alla base del gesto, i maltrattamenti di Tirino nei confronti della fidanzata: i due, riporta l'Ansa, si frequentavano da pochi mesi, ma l'uomo, dall'inizio della relazione, la picchiava e vessava costantemente. La ragazza, una venticinquenne di Legnano, l'aveva denunciato il 25 settembre, solo due giorni prima dell'omicidio. Il compagno l'aveva picchiata di nuovo e - scrive La Stampa - era stato necessario l'intervento del 118.

Il fratello, però, ha deciso di non aspettare i tempi della giustizia: ha raggiunto l'uomo in strada e gli ha sparato.

Falso e falsetto.

Sbagliano Beppe Grillo e Virginia Raggi a cantare vittoria per la conclusione dell’indagine sulla sindaca di Roma. Il falso ideologico, per cui i pm chiedono al Gup di rinviarla a giudizio, non è un reato bagatellare, tantomeno per un’esponente del Movimento 5Stelle che fa della trasparenza una bandiera.

 

Si può capire invece il sollievo di Raggi e M5S per la caduta degli altri reati, ben più gravi, che le venivano addossati in partenza. Senza contare quelli che si erano inventati i giornaloni (corruzione, riciclaggio, tesoretti occulti, voti comprati per “scalare” il M5S e via vaneggiando sulle polizze di Salvatore Romeo, fin da subito definite dai pm “penalmente irrilevanti”), per dipingerla come una corrotta matricolata. All’inizio delle indagini, era accusata di cinque reati: abuso d’ufficio per la nomina di Romeo a capo-segreteria; abuso d’ufficio per la nomina di Carla Raineri a capo di gabinetto; rivelazione di segreto sul presunto dossier contro Marcello De Vito, suo rivale alle Comunarie; abuso d’ufficio e falso per la nomina di Renato Marra a capo dell’ufficio Turismo del Comune. Dei primi quattro è stata chiesta l’archiviazione ed è rimasto l’ultimo: il meno infamante, perché non riguarda abusi di potere o favoritismi, né tantomeno storie di soldi e mazzette fabbricate ad arte dai giornaloni. Riguarda una dichiarazione resa dalla sindaca all’Anticorruzione comunale nel dicembre 2016 sulla promozione del dirigente dei vigili Renato Marra, fratello del capo del Personale Raffaele.

Alla faccia dell'economia circolare! "Licenziata e umiliata per aver voluto regalare un monopattino a mio figlio"

"Licenziata e umiliata per aver voluto regalare un monopattino a mio figlio"
Lo sfogo della donna che ha perso il lavoro all'azienda rifiuti: "Non ho rubato niente".

...E’ difficile immaginare che un monopattino vecchio e un po’ rotto possa costituire motivo di licenziamento.
 


“Sono passati tre mesi e mio figlio piccolo continua a chiedermi scusa come se fosse colpa sua se mi hanno licenziato. E’ una vergogna”. Aicha Elisabethe Ounnadi, 40 anni, per tutti Lisa, parla dalla pagina del suo profilo Facebook dove, da qualche giorno sta sfogando tutta la sua rabbia. Il 30 giugno scorso è stata licenziata per aver cercato di portare via da un capannone della Cidiu, la ditta di smaltimento rifiuti della zona ovest della provincia di Torino, dove lavorava da 11 anni, un vecchio monopattino destinato alla raccolta differenziata. L’azienda ha bollato quel comportamento come “appropriazione indebita”, giustificando un licenziamento in tronco per giusta causa. “Ma io non ho rubato niente. Voglio che la verità venga a galla - continua Aicha o meglio Lisa, come la chiamano amici e colleghi - Io volevo solo fare un regalo a mio figlio che ha 8 anni e desidera tanto un monopattino.

Roma. Sciopero del Trasporto Pubblico Locale a Roma: altissima adesione.

usb.it
Si sta mettendo a rischio fallimento un'azienda di 12000 dipendenti che sicuramente dovranno pagare sulla propria pelle le scelte perpetrate dalla politica in questi anni con decurtazioni salariali e aumento dei carichi di lavoro.
La giunta Raggi sul trasporto pubblico locale di Roma è stata ed è totalmente inadeguata:
• inadeguata sul trasporto gestito dai privati, nel quale tutti i mesi i lavoratori devono elemosinare lo stipendio
• inadeguata con l’indotto ATAC, in cui ci sono lavoratori che non percepiscono le retribuzioni da mesi e altri che sono stati licenziati

Ribellarsi è giusto! G7 a Torino, scontri tra polizia e manifestanti. ResetG7 occupa università: "Base per le proteste".

Fermati due giovani. Crescono le proteste anti-G7 a Torino.

Gli studenti che stamattina hanno manifestato per le vie della città contro il G7 dei ministri del Lavoro hanno occupato l'università Palazzo Nuovo di Torino. La facoltà - hanno annunciato - diventerà la base per le prossime iniziative di protesta. I dimostranti hanno srotolato uno striscione con la scritta "Palazzo Nuovo occupato. Torino ResetG7".
"Dall'università contro il vertice! Una generazione vi accusa", si legge sullo striscione esposto in cima alla scalinata di ingresso di Palazzo Nuovo, negli anni '70 terreno di scontri tra studenti di diverse tendenze politiche e polizia, nonché di occupazioni e assemblee studentesche.
Stamattina si sono registrati scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. I dimostranti hanno tentato di svoltare da corso Vittorio Emanuele verso via Carlo Alberto, in direzione di piazza Carlina, dove si trova l'albergo delle delegazioni che partecipano al G7. La polizia in assetto antisommossa ha risposto con alcune manganellate e una carica di alleggerimento. Sarebbero due i manifestanti fermati, tra cui un giovane torinese che non avrebbe ancora compiuto 18 anni.

Qualcosa a Sinistra. Tomaso Montanari. Per una coalizione civica nazionale di sinistra.

Testo che ho pronunciato al Teatro Brancaccio il 18/06/17, a Roma.

Roma Assemblea 'Un'alleanza popolare per la democrazia e l'uguaglianza"
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
L'articolo 3 della Costituzione della Repubblica. Il cuore del progetto che uscì dall'antifascismo e dalla Resistenza.
Ecco il nostro punto di partenza. Ma è anche il nostro punto di arrivo: l'attuazione dell'eguaglianza sostanziale, l'inclusione, la persona umana come misura di tutte le cose.
Questa la bussola, questa la mèta. Questo il metro per costruire una vera coalizione civica di sinistra.
L'inclusione è una prospettiva rivoluzionaria, in una Italia in cui imputiamo ai migranti come una colpa, addirittura come un reato, l'essere nati altrove. Abbiamo ridotto ad un problema contabile – di quote e flussi – la questione centrale di questo tempo: una migrazione di massa che ci interpella senza sosta circa la qualità della nostra democrazia, circa la realtà della nostra Costituzione, e anzi circa la nostra stessa umanità. È a Lampedusa, è nel disastro umano e democratico di Ventimiglia – non qua a Roma – che si capisce cosa vuol dire essere eguali, o non esserlo.
Partiamo dalla Costituzione perché – lo sappiamo tutti – non saremmo oggi qua senza la lunga battaglia culminata nella straordinaria vittoria del No, lo scorso 4 dicembre.

Lavoro, boom dei contratti a chiamata.

Prosegue la crescita dei contratti a chiamata: dopo il +13,5% registrato nei primi tre mesi del 2017, nel secondo trimestre il numero dei lavoratori intermittenti è salito al +73,7%. Lo si legge nella nota trimestrale messa a punto da Istat, Inps, ministero del Lavoro e Inail.

adnkronos.com
Lavoro, boom dei contratti a chiamata Sostanzialmente stabile l’intensità lavorativa misurata come numero medio di giornate retribuite nel mese, pari a 10.
Sale anche il numero dei lavoratori coinvolti nel lavoro somministrato: l'aumento annuo tocca il valore massimo (+24,4%) degli ultimi 5 anni a fronte di una stabilità di intensità lavorativa (21 giornate retribuite nel mese).

Cannabis light, SkyTg24 racconta il boom delle vendite in Italia: vero e proprio fenomeno sociale.

Un vero e proprio fenomeno sociale, che in pochissimo tempo ha preso piede in Italia. È la commercializzazione della cosiddetta cannabis light, ovvero a bassissimo contenuto di thc, il principio attivo euforizzante della marijuana. In Italia in poco tempo sono sorti più di 200 i negozi specializzati, presenti in tutte le grandi città, che vendono prodotti a base di cannabis. Lo racconta un servizio di Sky TG24 HD in onda oggi nelle principali edizioni del tg, che anticipa uno speciale dedicato a questo argomento che la rete all news proporrà prossimamente.

F.Q.
Nel nostro paese la canapa industriale viene coltivata ovunque, da nord a sud, per produrre fibre tessili, bioplastiche e farine da cui si ricava un olio usato come integratore alimentare. Per essere coltivata, per legge, deve avere fiori che contengono al massimo lo 0.2% del thc e non esiste una norma che vieti la vendita delle infiorescenze della pianta. Per questo alcune aziende, sicure di agire rispettando le norme, hanno iniziato la commercializzazione di questo prodotto, che costa cinque volte meno della marijuana di qualità media recuperata sul mercato nero dello spaccio, vendendolo in barattoli con la dicitura “per uso tecnico”. “In soli quattro mesi – racconta il fondatore di una di queste imprese, Luca Marola di Easy Joint – è stata raggiunta una produzione di circa 100mila barattoli, con un utile importante, vicino al milione di euro”.

Canapa. THC negli alimenti: le diverse criticità della bozza di decreto.

Il ministero della Salute ha presentato agli addetti lavori la bozza del decreto che dovrebbe regolare il quantitativo di THC massimo che potrà essere contenuto dai derivati della canapa industriale. Per il momento si tratta solo di una bozza, quindi di un documento preliminare suscettibile di modifiche prima dell’approvazione finale.


canapaindustriale.it mario catania 
Secondo gli addetti ai lavori i problemi sembrano essere principalmente due: il fatto che per l’olio di canapa ottenuto tramite spremitura a freddo dei semi, i limiti di THC sembrano essere troppo bassi, ed in secondo luogo il fatto che nella lista degli alimenti vengano compresi semi, farina ed olio, trascurando ancora una volta le infiorescenze.
Oltre al fatto che il decreto è indirizzato solamente ai prodotti realizzati in Italia, escludendo quindi quelli di importazione che vengono in questo modo indirettamente favoriti.
“Abbiamo mandato delle osservazioni al ministero della Salute”, ci ha raccontato il presidente di Federcanapa Beppe Croce, spiegando che: “Secondo noi la cosa più preoccupante è il limite previsto per l’olio derivato dalla spremitura dei semi, che è il prodotto principale della filiera alimentare. Il limite che è stato posto per l’olio è come quello tedesco di 5 milligrammi per chilogrammo che è il più restrittivo. Rispetto al Canada o alla Svizzera sono limiti molto rigidi. Il problema è che soprattutto nei nostri climi, con le estati siccitose come quelle degli ultimi anni ed utilizzando le nostre varietà, abbiamo un rischio molto elevato di superare questo limite, oltretutto poco rilevabile dagli strumenti di rilevazione. La nostra raccomandazione è quello di portarlo almeno a 10 milligrammi per chilogrammo come propone l’EIHA”.

Walter Rossi, un compagno. Nel giorno del 40° anniversario della morte di Walter Rossi, un ricordo per il militante antifascista nei pressi del luogo in cui fu assassinato.


Ricordiamo anche l'evento della mattina, alle ore 9:00 presso Piazza Walter Rossi, iniziativa di commemorazione con la presenza di autorità istituzionali e i compagni ed amici di Walter Rossi. Durante il ricordo, degli artisti rieseguiranno il murales in ricordo del giovane antifascista.

Mentre, alle ore 20:30, gli amici di Walter Rossi invitano tutti a raggiungere Piazza Walter Rossi dove si alterneranno interventi musicali e politici. 
 
 

giovedì 28 settembre 2017

Roma è una caserma: limitazione forzata allo sciopero, piazze vietate


contropiano stefano porcari
Nella Capitale non si può scioperare per tutta la giornata. La “forte presenza turistica prevista nel fine settimana” (?) e la probabile alta adesione allo sciopero sono le ragioni per le quali la Prefettura ha deciso di ridurre, di fatto precettare, lo sciopero del trasporto locale previsto per il prossimo venerdì 29 settembre convocato dalla Usb. Dalle 24 ore lo sciopero quindi è limitato alla sola fascia 8,30 – 12,30.

Ribellarsi è giusto. Torino. Contro il vertice del G7 iniziano le mobilitazioni.





Si parte giovedì 28 settembre con la Street parade, con partenza alle 19 da Torino esposizioni, ma è venerdì 29 che si concentrerà il maggior numero di eventi. Alle 9 a Porta Susa è previsto il concentramento del corteo studentesco, convocato contro le politiche scolastiche europee e italiane che hanno imposto alternanza scuola-lavoro, asservimento del mondo della formazione alle imprese, precarietà e disoccupazione giovanile. 

Classe dirigente. Spese pazze Pd Lazio, rinvio a giudizio per 16 ex consiglieri regionali: accusati di peculato, abuso d’ufficio e truffa.

Saranno processati l'ex capogruppo in Regione e attuale sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ma anche i senatori Bruno Astorre, Claudio Moscardelli, Daniela Valentini, Francesco Scalia e Giancarlo Lucherini. Alla sbarra anche l'ex capo della segreteria di Ignazio Marino, Enzo Foschi e il deputato Marco Di Stefano.
 
Spese pazze Pd Lazio, rinvio a giudizio per 16 ex consiglieri regionali: accusati di peculato, abuso d’ufficio e truffa
Con i soldi del gruppo in consiglio regionale si sono pagati pranzi, cene e persino sagre del tartufo. Con questa accusa saranno processati 16 ex consiglieri regionali del Pd nel Lazio. Lo ha deciso il gup Alessandra Boffi accogliendo le richieste dei pm Alberto Pioletti e Laura Condemi. I reati contestati a vario titolo sono peculato, abuso d’ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e truffa. Le accuse si riferiscono al periodo 2010-2013 e riguardano l’utilizzo dei fondi regionali anche per l’acquisto di servizi in realtà mai effettuati dalle società coinvolte.
Rinviati a giudizio nel processo che inizierà il 22 gennaio del 2017 ci sono esponenti importanti del partito di Matteo Renzi. A cominciare dall’ex capogruppo del Pd in Regione e attuale sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, nome di punta dei dem romani. Alla sbarra ci sono anche gli attuali senatori Bruno Astorre, Claudio Moscardelli, Daniela Valentini, Francesco Scalia e Giancarlo Lucherini, più l’ex capo della segreteria di Ignazio Marino, Enzo Foschi. Sarà processato anche il deputato Marco Di Stefano, che nell’aprile del 2016 aveva già incassato il rinvio a giudizio con le accuse di abuso d’ufficio, truffa e falso per presunti illeciti legati a un mega affare immobiliare.

Roma 29/30 Settembre. Meeting della Rete dei Comunisti.



LINK al Programma del meeting

Quei campi libici sono irriformabili.

Hai voglia di annunciare bandi, di investire qualche milione di euro per rendere vivibile ciò che vivibile non è.
 
Umberto De Giovannangeli Giornalista, esperto di Medio Oriente e Islam
Perché i lager libici sono come il socialismo reale: irriformabili. In discussione non sono le buone intenzioni che animano il vice ministro degli Esteri con delega per la Cooperazione internazionale, Mario Giro: per lui parla il lungo impegno in favore della pace e della giustizia sociale per l'Africa e il fatto, politicamente significativo, che nell'estate dominata dalla "caccia" alle Ong e da una ondata securista, Giro è stata una delle poche voci alzatesi tra le fila del governo per ricordare a tutti che i migranti intercettati sulla rotta del Mediterraneo venivano ricacciati nell'"inferno libico".
Il problema, dunque, non sono le buone intenzioni, ma la loro praticabilità. E per quanto riguarda l'"umanizzazione" dei centri di detenzione in Libia, questa è una missione impossibile. E non sarà l'annunciato stanziamento di 6 milioni di euro della Cooperazione italiana aperto alle Ong per intervenire nei "campi di detenzione" in Libia, che può cambiare questa realtà.
I perché li spiega molto bene, in una intervista a Vita, Francesco Petrelli, portavoce di Concord Italia, il network delle Ong in Europa, motivando le ragioni per le quali l'unico destino accettabile per questi lager è che vengano chiusi. "Tutti hanno denunciato la situazione nei campi come una cosa abominevole, persino Junker", annota Petrelli.

Sostenibilità. Crescita, “Italia lontana da sviluppo sostenibile. Performance economiche, sociali e ambientali tra le peggiori in Ue”.


Il rapporto dell'’Alleanza per lo sviluppo sostenibile di cui è portavoce l'ex presidente Istat Enrico Giovannini. Se non cambia passo, la Penisola non raggiungerà gli obiettivi fissati dall'Onu: fanno peggio solo Grecia, Spagna e Repubblica Ceca. Anche nei settori in cui ci sono stati miglioramenti restiamo fanalini di coda: "Nell'eduzione abbiamo dieci anni di ritardo sulla media europea".
L’Italianon è su un sentiero di sviluppo sostenibile” e “la ripresa economica, da sola, non risolverà i problemi” che ci vedono “tra i Paesi europei con le peggiori performance economiche, sociali e ambientali”. La Penisola registra un sensibile peggioramento” su povertà, disoccupazione, disuguaglianze e degrado ambientale. E i miglioramenti nel campo dell’educazione, della salute e dell’alimentazione non sono bastati per avvicinarci agli Obiettivi di sviluppo sostenibile su questi temi. A sostenerlo è il rapporto 2017 dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile (Asvis), la più grande rete di organizzazioni che si occupano di sostenibilità in Italia, fondata nel 2016 dall’ex ministro e presidente dell’Istat Enrico Giovannini. Nonostante i progressi degli ultimi tempi, si legge nel documento, “l’Italia non è in linea con l’Agenda 2030 dell’Onu“. Non solo, “con gli attuali andamenti, l’Italia non sarà in grado di centrare i target”. Né quelli che prevedono una scadenza al 2020 né quelli riferiti al 2030, sottoscritti il 25 settembre del 2015 nell’Agenda 2030 dell’Onu.

Il Fondo monetario "boccia" il Jobs act.

Nel 2016 i contratti di lavoro part-time e a tempo determinato sono cresciuti in Italia "in modo esponenziale".

I contratti di lavoro part-time involontari e a tempo determinato sono cresciuti in modo esponenziale in Italia, mostrando nel 2016 aumenti record tra le economie avanzate, rispetto ai livelli pre-crisi, ovvero alla media degli anni dal 2000-2007. Lo sottolinea il Fondo monetario internazionale in uno dei capitoli analitici che anticipano il World Economic Outlook, indicando come nonostante il miglioramento dei livelli occupazionali, le retribuzioni orarie in Italia abbiano subito una contrazione delle crescita di circa il 3% nel 2016 rispetto ai valori medi del 2000-2007. Di fatto, il Fmi boccia il Jobs act, la riforma del mercato del lavoro che avrebbe dovuto incentivare i contratti a tempo indeterminato.
Nel rapporto del Fondo monetario si evidenzia come "virtualmente in tutte le economie avanzate la crescita dei salari nominali (misurati come compenso orario nominale comparabile tra i vari Paesi) rimanga sotto i range pre-grande recessione".