giovedì 23 febbraio 2017

Privatizzazione delle Poste, riparte la lotta dei postini che azzerano le ore di straordinario

controlacrisi
Riparte la lotta dei portalettere: dal 13 marzo al 12 aprile non faranno ore di lavoro extra, quelle che finora avevano attutito i problemi delle consegne a giorni alterni. Il blocco degli straordinari e' stato indetto dalla sigla dei lavoratori postali della Cgil, la Slc, a livello nazionale: e' la nuova offensiva per denunciare le carenze di organico, lo stress e le pressioni a cui sono sottoposti i dipendenti e per "la madre di tutte le battaglie": il 'no' alla ulteriore privatizzazione dell'azienda.
E' ormai un anno che i postini sono in stato di mobilitazione 'permanente': e' partito tutto dall'Emilia- Romagna, per via delle problematiche aperte dal sistema delle consegne un giorno si' e uno no, e "oggi viene aperta un'ulteriore fase che riguarda soprattutto questa regione: perche' e' da qui che continuiamo a spingere sui problemi che restano aperti. Anche nei giorni- racconta Giuseppe Ledda,
segretario regionale Slc-Cgil- abbiamo avuto un incontro con l'azienda sulle problematiche di organico riscontrando pero', come risposte, solo pannicelli caldi".

Di fatto dunque riparte l'ennesima stagione di 'lotta' e Ledda spiega che per marzo non e' escluso anche un nuovo sciopero nazionale (l'ultimo, il 4 novembre, vide Bologna come una delle piazze principali della protesta). La nuova offensiva vede pero' i sindacati in ordine sparso. Gia' per lo sciopero di novembre Cgil e Cisl si erano scontrati con la mancanta volonta' della Uil di scendere in piazza. Ora la Slc si ritrova da sola a chiamare i
dipendenti a bloccare gli straordinari di consegne e attivita' di sportello. E dire che fino a poche settimane fa, almeno

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