mercoledì 21 dicembre 2016

Roma e la Palude. Sergio Scarpellini ammette: "Pagavo Marra per mantenere buoni rapporti con lui".


Dagli stralci dell’interrogatorio riportati oggi dal Messaggero emerge il tentativo di Scarpellini di ‘mascherare’ le tangenti facendole passare per prestiti. L’operazione, però, è smascherata da un’intercettazione telefonica tra l’immobiliarista e la sua segretaria Ginevra Lavarello.
Una conversazione recente – scrive il Messaggero – avvenuta dopo la pubblicazione di particolari dell’inchiesta che riguardano l’acquisto ‘agevolato’ della casa a Prati Fiscali. Suggerisce la donna, cercando di ‘coprire’ il vero significato delle parole: “Quando vengono quelli – dice – non i giornalisti, quegli altri, e ci chiedono di questa cosa, devi dire che è così, che è un prestito”.
Di fronte all’evidenza, Scarpellini è costretto ad ammettere: “Glieli ho dati perché volevo mantenere buoni rapporti con lui. Per me mie pratiche in Comune”.

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