sabato 20 agosto 2016

Banche, il più pulito c'ha la rogna. La talpa di Deutsche Bank dice no alla ricompensa: "Manager impuniti". Deutsche Bank. Rinuncia a una ricompensa di 8 milioni di dollari.



Redazione
DB Eric Ben Artzi, ex dipendente del colosso bancario tedesco, aveva informato la Sec, la Consob Usa, delle irregolarità sulla contabilizzazione di alcuni derivati emessi nel 2008. Ora che la Sec l'ha informato che il suo compenso è pronto, la gola profonda ha deciso di scrivere una lettera al Financial Times e di motivare il suo 'no' per protestare contro il fatto che i manager di Deutsche Bank, responsabili delle irregolarità da lui denunciate, non sono stati puniti.
La 'talpa' motiva così la sua scelta
"I dirigenti se ne sono andati con bonus multi-milionari calcolati sulla base di bilanci non corretti. Anche se ho bisogno del denaro ora più che mai, non mi unirò al saccheggio delle persone che ero chiamato a proteggere quando sono stato assunto".
Nel mirino dell'ex dipendente di Deutsche Bank finisce la stessa Sec
"E' particolarmente deludente che nel 2015, dopo una lunga indagine a cui hanno contribuito vari informatori, la Sec abbia imposto una multa agli azionisti di Deutsche e non ai manager responsabili"
Ben-Artzi ha fatto notare, inoltre, che il trattamento da parte della Sec dei vertici di un gruppo finanziario molto più piccolo, Trinity Capital, è stato ben diverso: in quel caso, ha scritto, "cinque manager sono stati accusati e il ceo ha pagato una multa". Perché dunque la Sec non ha fatto altrettanto con Deutsche Bank? La risposta è che gli avvocati della banca tedesca sono entrati e usciti dalla Sec "prima e dopo le attività illegali della banca". E' la talpa stessa a fornirne i nomi: Robert Rice, Robert Khuzami e Richard Walker. "Tutto questo è avvenuto sotto lo sguardo di Mary Jo White, l'attuale presidente della Sec, la cui relazione con Khuzami e Rice risale a 20 anni fa".
E' la prima volta che una talpa si rifiuta di intascare il premio della Sec, introdotto nel 2011 e che prevede una quota dal 10% al 30% delle multe comminate.
Il premio viene elargito prelevandolo da un fondo pubblico stanziato dal Congresso e non dalle stesse multe. Ben-Artzi ha fatto sapere che pur avendo rifiutato di intascare la ricompensa non è in grado di impedire che parte di essa vada alla sua ex moglie, ai legali e agli esperti che hanno collaborato alla sua testimonianza.

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