giovedì 21 luglio 2016

U.S.A. Miami, la polizia spara a un nero disarmato che stava aiutando un ragazzo autistico. Un video inchioda gli agenti.

Una nuova storia di abuso della polizia nei confronti degli afro-americani potrebbe riaccendere la tensione razziale negli Stati Uniti, dove recentemente si sono scatenate rappresaglie omicide dei neri nei confronti degli agenti a Dallas, Baton Rouge e Kansas City.

Questa volta non ci sono vittime, ma l'intero episodio che ha visto come protagonista un nero di Miami inchioda ancora una volta le forze dell'ordine americane.
Un video che circola ora nei media e nei social statunitensi mostra Charles Kinsey, terapeuta comportamentale di 47 anni, sdraiato sull'asfalto di una strada di Miami. L'uomo tiene le mani alzate. Al suo fianco un ragazzo che gioca con un camion giocattolo. Pochi secondi più tardi la polizia gli spara tre volte alle gambe: ma le immagini non hanno registrato il momento degli spari e per il momento nessuno è in grado di sapere cosa sia successo.
Dal letto dell'ospedale Kinsey racconta, incredulo, quello che gli è accaduto. In una intervista alla rete locale della Fox, l'uomo dichiara che lunedì pomeriggio stava camminando lungo la strada quando si è accorto che un ragazzo piuttosto corpulento stava giocando da solo con un camion giocattolo. Più tardi si è saputo che il giovane è autistico ed era scappato da una comunità.

Mentre Kinsey stava cercando di capire come aiutarlo, qualcuno di passaggio ha allertato la polizia scambiando il camion per un'arma. L'avvocato dell'uomo, Hilton Napoleon, lo ha spiegato: "E' stato un grande equivoco". Un equivoco che si è prolungato anche quando gli agenti sono arrivati sul posto e hanno intimato a Kinsey di tenere le mani in alto.
"Quando mi ha sparato sono rimasto molto sorpreso", racconta il terapeuta dalla corsia dell'ospedale all'emittente Wsvn. "E quando mi ha colpito avevo ancora le mani in alto e ho detto: 'Mi ha appena sparato, perché?'. E il poliziotto mi ha risposto: 'Non lo so'".
“Ha provato a spiegare che si trattava di un malato psichiatrico e che lo stava aiutando a tornare nella comunità", dice il legale Napoleon. "Non c'era bisogno di armi. Stava con le mani in alto, ha detto loro di non essere armato". Eppure gli agenti hanno comunque sparato, poi lo hanno ammanettato e infine hanno chiamato un'ambulanza.
La polizia ha dichiarato al Miami Herald che i poliziotti "hanno tentato di negoziare con i due uomini presenti sulla scena", e cioè il terapeuta e il ragazzo autistico, quando "durante la trattativa uno degli agenti ha fatto fuoco con la sua pistola". L'agente che ha sparato ora è stato sospeso ed è stata aperta una inchiesta, l'ennesima sul grilletto facile delle forze dell'ordine contro gli afro-americani.

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