Michela Murgia riassume il paradosso dei musulmani in chiesa: "Li abbiamo associati noi al terrorismo assassino".

La partecipazione di 15mila musulmani alla messa domenicale in numerose chiese italiane ha profondamente colpito l'opinione pubblica. 



L'Huffington Post Redazione
Il gesto delle comunità islamiche è un passo compiuto per condannare con forza l'uccisione del sacerdote Jacques Hamel in Normandia, e in generale il terrorismo di stampo Isis.
Per la scrittrice sarda Michela Murgia, invece, le comunità islamiche sono state in qualche modo costrette a unire la propria preghiera a quella dei cattolici in quanto è passata la percezione in Europa che l'Isis e l'Islam siano fatti della stessa sostanza: "Grande idea che a dissociarsi dagli assassini debba essere gente che non si era mai associata, ma ai quali invece l'abbiamo associata noi", scrive in un tweet.
Murgia sottolinea il paradosso: i musulmani che hanno partecipato alla messa non hanno niente in comune con i terroristi del Califfato, eppure a loro viene chiesto di pronunciare parole di condanna.
 

Michela Murgia @KelleddaMurgia

Grande idea che a dissociarsi dagli assassini debba essere gente che non si era mai associata, ma ai quali invece l'abbiamo associata noi.