martedì 21 giugno 2016

Roma. Paolo Berdini, futuro assessore M5s all'Urbanistica a Roma: "Serve una riflessione su Olimpiadi e stadio".


"Accorciare le distanze tra periferia e centro. Il segnale elettorale è questo. Le periferie hanno voluto un cambiamento perché sono state abbandonate". È la linea di Paolo Berdini, assessore all'Urbanistica nella futura giunta di Virginia Raggi a Roma. 
 
BERDININei primi cento giorni, dice, farà un "piano per il rilancio della rete su ferro, tranviaria e metropolitana", mentre su Olimpiadi e stadio invita alla riflessione. "Intanto bisogna capire se davvero questi Giochi rappresentino un futuro per Roma", afferma. "La nostra è una città notoriamente in grave sofferenza economica e sociale. Sembra dunque giusto che ci sia da parte del nuovo sindaco una riflessione per comprendere se davvero non ci siano altre priorità". 
"Se dobbiamo costruire lo stadio della Roma ho sempre detto che vanno rispettate le leggi dello Stato, che permettono alle società di calcio, come ha fatto la Juventus a Torino, di avere stadi di proprietà", aggiunge. "Il problema di Tor di Valle è molto differente, perché lì per tenere in equilibrio la bilancia economica sono stati concessi un milione di metri cubi di uffici. Mi chiedo se questa non sia un'alterazione del mercato immobiliare in una città che vive un grave malessere dell'edilizia".
Quanto al piano regolatore, "ha visto la luce nel 2008, l'anno della più grave crisi economica e finanziaria che sta vivendo l'Occidente. Prima di quella data era sembrato che con il comparto immobiliare si potesse rimettere in moto tutta l'economia di una città. Gli esempi straordinari che esistono in Europa ci hanno dimostrato che le città che hanno saputo guardare a un'articolazione dei segmenti produttivi, privilegiando la qualità alla quantità, hanno superato la crisi in modo molto più veloce che Roma. Il vulnus sta qui". "Non c'è più bisogno di costruire", osserva.

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