giovedì 26 novembre 2015

Razzisti e Nordisti. Skinheads contro sedi di Caritas e Pd: "Favoriscono l'invasione da parte degli extracomunitari".

"Di fronte ai tiepidi, rari e scarni festeggiamenti per l'anniversario della vittoria della Prima Guerra Mondiale, l'associazione culturale Veneto Fronte Skinheads intende rivendicare le azioni tenutesi nella notte di ieri, volte a denunciare chi continua a condurre un chiaro disegno politico finalizzato all'annientamento dell'identità italiana".

Collegamento permanente dell'immagine integrataÈ la rivendicazione dell'associazione per tre atti dimostrativi, la scorsa notte nel Reggiano: alla Caritas, alle sedi del Pd di via Gandhi e di Correggio. L'azione xenofoba è stata compiuta anche a Como, Brescia, Crema, Lodi, Piacenza-Bobbio, Trento, Mestre, Vicenza e Treviso.
Davanti agli ingressi sono state deposte sagome colorate con la bandiera tricolore e manifesti funebri contro la ius soli e il "favoreggiamento di un'invasione pianificata di orde di immigrati extracomunitari". Secondo l'associazione, la Caritas "in nome di un ipocrita umanitarismo di facciata ed un falso filantropismo, trova motivo di speculazione ed interesse, proponendo un pericolosissimo modello di integrazione volto solo ed esclusivamente a ridurre i popoli in una poltiglia indifferenziata, sradicandoli dalle loro radici e dalle loro tradizioni, in nome e per conto di un multiculturalismo dominante".

La Caritas ha risposto citando il Vangelo di Luca: "Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita". Il Pd dell'Emilia Romagna ha sottolineato che il partito non si lascia intimidire e continuerà per l'approvazione di "una legge che finalmente riconosca i diritti di chi nasce e cresce in Italia da genitori stranieri". Tanti i messaggi di condanna del gesto e di solidarietà a Caritas e Pd.
Un omino colorato con il tricolore, con il cappello da massone e diversi simboli legati alla loggia 'P2'. Anche il circolo Pd 'Oltretorrente' di Parma è stato al centro di un atto dimostrativo molto simile a quello avvenuto nel Reggiano. "Sono messaggi mafiosi, vili e subdoli - scrive in una nota il Pd locale - Questi personaggi non ci fanno paura, continueremo a discutere e ad ascoltare le idee di tutti". Il gesto è stato condannato anche dal segretario parmense dei democratici, Lorenzo Lavagetto, e da quello provinciale, Gianpaolo Serpagli.

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