domenica 27 settembre 2015

Intercettazioni, se il Pd fa peggio di Berlusconi.

Qual è la vera faccia del Pd sulla giustizia e sulle intercettazioni? Quella buona del dottor Jekyll oppure quella sinistra di mister Hyde? Un fatto è certo, e lo ha certificato un forzista doc come Francesco Paolo Sisto: oggi il Pd sostiene le tesi che i berlusconiani vanno sostenendo da 20 anni. Via le intercettazioni che riguardano gli innocenti finiti del tutto casualmente nelle indagini. Certo, principio sacrosanto. Niente più sms della Falchi sui giornali.



repubblica.it di Liana Milella
Ma siamo proprio sicuri che giovi alla trasparenza della politica occultare per sempre le intercettazioni sul figlio di Lupi e sul Rolex in regalo, sull'ex Guardasigilli Cancellieri al telefono con i Ligresti per esprimere solidarietà, o quelli di Renzi al cellulare con il generale della GdF Adinolfi, e ancora la famosa telefonata della notte del terremoto all'Aquila, quando gli imprenditori già si fregavano le mani in vista dei lucrosi appalti? Io, da giornalista, dico che chiudere in una cassaforte quelle conversazioni ha un solo significato: proteggere la casta della politica, occultare il malcostume, fare un passo indietro nella lotta alla corruzione.

Purtroppo il Pd che ha condotto la battaglia contro Berlusconi - per fortuna vittoriosamente, anche se con protagonisti preziosi come l'ex presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno - adesso è passato dall'altra parte. Certo, la delega sulle intercettazioni non arriva al punto di indebolire gli ascolti anche come strumento di indagine. Ma il progetto di costringere pm e gip a centellinare le registrazioni nei provvedimenti, con l'incubo che ce ne possa finire una non penalmente rilevante, svela l'ossessione di queste ore.

Un Pd che teme un assalto delle procure diretto contro se stesso. Un Pd che ha paura di vedersi sputtanato sui giornali per un'intercettazione compromettente. Un Pd che strizza l'occhio ai moderati. E la paura, purtroppo, è sempre una cattiva consigliera. Rifletta, il Pd, su quella considerazione di Sisto in aula: "Adesso dite le stesse cose che dicevamo noi". Peggio di un bacio al veleno.

(23 settembre 2015)

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