giovedì 27 agosto 2015

Roma: la relazione Gabrielli in cdm: il commissariamento (politico) di Marino, poteri al prefetto. Nessun nuovo finanziamento per il Giubileo.


L’importante, a quanto pare, è non chiamarlo “commissariamento”. Al governo preferiscono espressioni come “cordone di sicurezza” o “rete di protezione”. Salva la forma, però, non cambia la sostanza. E cioè che giovedì il Consiglio dei ministri metterà di fatto sotto tutela il sindaco di Roma, Ignazio Marino, lasciando nelle sue mani briciole di potere. Anche in vista dell’imminente Giubileo. Poteri che invece ebbe nel 2000 uno dei suoi predecessori, Francesco Rutelli e che in questo caso dovrebbero andare in buona parte al prefetto, Franco Gabrielli.

GABRIELLI MARINONon dovrebbe esserci, però, alcuno scioglimento del Comune per mafia e questo sebbene l’attesa relazione tecnica del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, pare contenga toni assai duri sulla faccenda di Buzzi & Co.: se di commissariamento si tratterà, dunque, sarà un commissariamento tutto politico. La decisione su questo punto sembra ormai presa. Insomma, una via di mezzo tra quelle “elezioni subito” reclamate dall’opposizione ma assai rischiose per il Pd, e il ridare piena fiducia a Marino. Chance che Renzi non sembra disposto a concedere nemmeno alla luce del recente rimpasto in Campidoglio. E certo, le polemiche sulle sue ferie oltre Oceano non remano a favore del sindaco.


Più in altomare sembra invece un altro aspetto tutt’altro che secondario: quello dei soldi. Nella riunione di governo, infatti, non saranno varati ulteriori finanziamenti. L’impasse – viene spiegato – si muove lungo la triangolazione palazzo Chigi-Campidoglio-ministero del Tesoro.

Il premier avrebbe chiesto di reperire nuove risorse, che però si fa fatica a trovare. Matteo Renzi vuole evitare che la gestione del Giubileo si trasformi in un boomerang per l’esecutivo e spera che si ripeta il “miracolo Expo”.

Al momento a disposizione del Comune ci sono già 50 milioni stanziati dal ministero del Tesoro il 4 agosto e domani la Giunta capitolina si riunirà per approvare un nuovo piano di destinazione di quei fondi. Ma il tempo stringe, anche se si è deciso di accorciare i tempi per i bandi di gara da 60 a 20 giorni. Nella riunione del Consiglio dei ministri sarà invece emanato un Dpcm che attribuisce a Gabrielli competenze di coordinamento sul Giubileo, mentre in un secondo momento sarà varato un ulteriore provvedimento che gli attribuirà poteri speciali in deroga per opere e appalti. Non ci sono invece stanziamenti di risorse: questo tema sarà affrontato in riunioni successive.

Il tentativo è dunque quello di salvare Roma da una figuraccia davanti a milioni di pellegrini ma cercare, allo stesso tempo, di mostrare la faccia feroce su mafia capitale. La relazione del ministro Alfano, frutto delle conclusioni tratte da Gabrielli sulla base del documento redatto dalla commissione d'inchiesta sull'indagine “Mondo di Mezzo”, doveva essere discussa già il 6 agosto. Da allora, a peggiorare l’immagine della città, ci si sono messi anche i funerali dei Casamonica con calessi e petali di fiori lanciati da un elicottero.

Secondo le indiscrezioni, il titolare del Viminale parlerà esplicitamente di “gravi anomalie e criticità riscontrate nel funzionamento di Roma capitale” senza però ravvisare gli estremi per uno scioglimento per mafia. La cura di tali gravi anomalie anche nella gestione ordinaria sarà appunto appunto affidata a Gabrielli al quale verrebbe consegnato anche il potere di supervisionare tutte le pratiche più importanti, intervenire sui dipartimenti interessati dallo scandalo e rivedere i contratti con le municipalizzate.

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