sabato 29 agosto 2015

Classe Operaia.Livorno, sciopero e protesta dei lavoratori del porto contro le morti sul lavoro. Cobas: "Risultato delle privatizzazioni".

La procura di Livorno ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose, al momento senza indagati, sull'incidente che ha coinvolto l’altro ieri la nave oceanografica 'Urania', sbandata su un fianco durante una manovra all'interno di bacino galleggiante nel porto. La repentina inclinazione della nave è costata la vita a Gabriele Petrone, 39 anni, di Mugnano (Napoli). Altri 11 marittimi sono rimasti feriti o contusi.
I lavoratori dei cantieri Benetti di Livorno, nel cui bacino si è verificato l'incidente, hanno scioperato. Alla protesta hanno partecipato 700 lavoratori dei cantieri e delle ditte dell'indotto. "E' inaccettabile andare via da casa e non tornarci perché‚ sei morto sul lavoro", ha detto Maurizio Strazzullo, segretario della Cgil di Livorno, confidando che "la magistratura accerti il prima possibile le responsabilità". “Infortuni e morti sul lavoro nei porti – scrivono i Cobas in un loro comunicato - sono anche risultato delle privatizzazioni, delle commesse e degli appalti al ribasso, degli ordini da eseguire con orari e carichi di lavoro insostenibili, di ispezioni a bardo delle navi condotte in maniera superficiale”. “Si risparmia sulla sicurezza – si legge ancora nel testo - a partire dal numero degli operai addetti alla manutenzione, dalla mancanza di regole condivise e rispettate in tutto il porto, dai camalli alle ditte appaltatrici, ai lavoratori a giornata, a quanti operano nelle agenzie interinali”.

Secondo i Cobas, gli infortuni e le malattie professionali nei porti sono in aumento tra vibrazioni meccaniche, radiazioni ottiche , e “cio' non comporta una gestione diversa e migliore dell'organizzazione del lavoro perchè la sicurezza viene ridotta solo a pochi precetti che per altro vengono smentiti ogni giorno dall'organizzazione del lavoro”. I Cobas polemizzano con la Cgil. “
Sentire sindacalisti della cgil – dicono - parlare di eccezionalità di infortuni e morti nei porti fa rabbia ma la dice lunga sull'approccio dei sindacati "rappresentativi" al problema salute e sicurezza, materia da dibattere in qualche convegno o seminario formativo ma dimenticata l'indomani quando nella pratica accade l'esatto contrario”.

Nessun commento:

Posta un commento