martedì 30 giugno 2015

Grecia: la vergogna europea in tre immagini (e un numero).


Prima immagine. Tanto per rinfrescare la memoria. I salvataggi delle banche, in miliardi di euro.



Italia e le procedure d'infrazione dell'Unione Europea.

Il numero delle procedure d'infrazione a carico del nostro Paese sale a 98 casi, di cui 75 per violazione del diritto dell'Unione e 23 per mancato recepimento di direttive.


politicheeuropee.it
Risultati immagini per ueLa Commissione europea, il 18 giugno 2015, ha deciso per quanto riguarda l'Italia una costituzione in mora ex art. 260 TFUE (Trattato funzionamento Unione Europea) e un parere motivato complementare ex art. 258 TFUE.

Sulla banca dati EUR-Infra l'elenco delle procedure aperte. E' anche possibile consultare lo storico degli aggiornamenti sulla base delle decisioni assunte dalla Commissione europea nella pagina dedicata
 

Decisioni

  • Lettera di messa in mora ex art. 260 TFUE
    2015/2067 - Mancato recupero dell'aiuto di Stato concesso dalla Repubblica Italiana a favore del settore della navigazione in Sardegna – Inadempimento della sentenza UE del 21 marzo 2013, causa C-613/11.
  • Parere motivato complementare ex art. 258 TFUE2011/2215 - Violazione dell'articolo 14 della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti in Italia.

Suddivisione delle procedure per stadio

"Greci, votate per salvare la democrazia" I grandi economisti sostengono Alexis Tsipras

Piketty, Stiglitz e Krugman concordano sul fatto che dalla crisi greca vi sia solo una via d'uscita: quella di opporsi ai disegni della troika. Che sta portando l'Europa alla fame e lontana dai popoli.

Greci, votate per salvare la democrazia 
I grandi economisti sostengono Alexis Tsipras L'Espresso di Luca Steinmann
 
L'esito del referendum che si terrà in Grecia è ancora incerto, ma i greci stanno ricevendo pressioni e consigli da tutto il mondo su come decidere. Se naturalmente dall'Europa arrivano inviti a votare a favore del saldo dei debiti, non sono dello stesso parere i maggiori economisti internazionali, che ritengono che con l'austerità sia in pericolo non solo l'economia, ma anche la libertà democratica.

A sostenere Tsipras a spada tratta è l'economista francese Thomas Piketty. Da molti considerato come un'economista di sinistra, Piketty rifiuta questa etichetta, preferendo essere considerato come colui che "tenta di smontare le ipocrisie delle cancellerie europee". Dal suo punto di vista "Syriza è l'ultima spiaggia dell'Europa, dove la tensione è talmente alta che sta per scoppiare". Sostenere il governo greco vuole dire promuovere un'auspicabile "revisione totale dell'attuale politica basata sull'austerity che sta uccidendo il Sud dell'eurozona".

Grecia-Ue. Ieri sera una folla oceanica ha invaso piazza Syntagma. "Voi con il capitale noi con il popolo".

“Non sarà niente uguale d‘ora in poi. Il grande NO lo dice il popolo”. Con questo slogan piazza Syntagma è stata riempita da centinaia di migliaia di ateniesi che ieri hanno continuato ad affluire fino a tarda notte per sostenere il governo del Paese e rifiutare i ricatti, gli ultimatum e le minacce.

controlacrisi.org 



Il popolo della piazza di Syntagma è ritornato protagonista per sottolineare a Merkel e ai suoi complici socialisti e socialdemocratici, i banchieri e gli speculatori che di fronte a loro non hanno un governo ma un popolo che lotta da cinque anni per cacciare dalla sua vita l’austerità e la barbarie neoliberista che ha provocato una crisi umanitaria in Grecia.

Roma. Acqua nel Lazio: un affare per Acea SpA o un bene comune? Convegno presso la Sala Mechelli della Regione Lazio (Via della Pisana 1301) 2 luglio 2015 ore 15:00

Risultati immagini per acqua pubblicaLa Regione Lazio, unica in Italia, ha approvato una legge che recepisce i risultati dei referendum di giugno 2011, per i quali hanno votato oltre 2 milioni e mezzo di residenti nella nostra regione. Queste vittorie rischiano di essere cancellate in pochi mesi, e l'acqua del Lazio di essere consegnata ad Acea SpA.

coordinamento-regionale-acqua-pubblica-lazio

La legge 5/2014 rimane infatti tuttora inattuata, sebbene l'impugnativa del Governo non ne infici i contenuti e la validità.

Nel frattempo decine di comuni del Lazio hanno ricorso al Tar del Lazio contro la diffida regionale che li obbliga a cedere gli impianti idrici all'attuale gestore della loro zona.

Su tutto questo pesa la minaccia di commissariamento da parte del Governo se la Regione Lazio non individuerà a breve i nuovi ambiti territoriali ottimali e i relativi enti di governo.

Per evitarlo i comitati hanno formulato da mesi una proposta, coerente con i risultati referendari e con l'attuale normativa nazionale, tradotta nella proposta di legge 238 ma tuttora ferma in commissione ambiente.
Una proposta che certamente non piace ai vertici di Acea SpA, che auspicano apertamente un “ambito unico” nel Lazio, nel quale la multinazionale sarebbe gestore unico.

cicuta?

Bologna a fianco del popolo greco: OXI

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Al via la campagna in solidarietà al popolo Greco. Oggi Bologna è scesa in presidio, davanti al consolato greco, per esprimere il suo OXI all’accettazione delle trattative imposte dall eurogruppo, e la sua vicinanza al popolo greco, chiamato a dare una risposta storica, di fronte all’Unione Europea.
Bologna a fianco del popolo greco: OXIMolti si sono uniti al presidio organizzato dalla Rete dei Comunisti e dalla campagna Noi Restiamo, e tra le testimonianze che hanno animato il presidio, anche qualche greco, a dire senza mezze parole che questo Referendum a cui sono chiamati i greci è un espressione di vera democrazia di un governo che ha dato e sta dando una risposta forte non solo alle Istituzioni europee che vogliono infliggere alla Grecia delle misure massacranti e omicide, ma anche a tutti i paesi che in questa Unione Europea stanno trovando solo lacrime e sangue.
Un presidio, che è partito oggi ma che vedrà manifestarsi in città anche i prossimi giorni, per far sentire la vicinanza di tutti quelli che vedono nell Unione Europea una gabbia da cui si deve e si può uscire.

Napoli è con la Grecia!! Appello alla solidarietà

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Siamo tutti Greci! We are all Greeks!
Napoli è con la Grecia!! Appello alla solidarietàIl 5 luglio il popolo greco deciderà, con un referendum, che cosa fare del suo futuro: se continuare a sottostare ai ricatti degli strozzini dell'Unione Europea o se vorrà liberarsi dal cappio e riprendersi il suo destino.  
Perché, oggi, siamo tutti greci? 
Oggi è Greco chi perde il posto di lavoro, Greco chi lo difende; Greco chi non considera normale dover morire cadendo da un'impalcatura, o aspettando un intervento medico; Greco chi non vuole più scuole che crollano sulle teste dei bambini, terre sommerse dai rifiuti, violenza e guerre.È Greco chi non accetta che una parte piccola del paese si arricchisca, rida e festeggi mentre le case crollano, aumentano i licenziamenti e la disoccupazione e i salari sono sempre più da fame. È Greco chi non crede alla bufala del debito da pagare: ad arricchirsi sono sempre stati i padroni di ogni nazione, a pagare sempre studenti, lavoratori, disoccupati, pensionati.  

Le foto dei relatori del Seminario: "Le radici del futuro canapa sativa e sviluppo sostenibile" and Mr. President con canapino


Grecia, Renzi: “I leader europei rispettino il volere di Atene senza impicciarsi, ma Tsipras non faccia il furbo”.

Grecia, Renzi: “I leader europei rispettino il volere di Atene senza impicciarsi, ma Tsipras non faccia il furbo”"Non è che abbiamo tolto le baby pensioni agli italiani per lasciarle ai greci" ha detto il premier in un'intervista al Sole 24 Ore. Ieri il tweet: "La scelta non è tra Commissione e Tsipras, ma tra euro e dracma".
Appena ieri, il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan aveva affrontato, in un’intervista al Corriere della Sera, il tema dell’esposizione italiana nei confronti della Grecia. “Circolano dati sbagliati” aveva detto il titolare di Via XX Settembre. L’esposizione del nostro Paese, aveva spiegato è di “10,2 miliardi di prestiti bilaterali e 25,7 miliardi di contributi al fondo salva-stati”. In totale 35,9 miliardi “già tutti contabilizzati”. In pratica nel caso si verificasse un’insolvenza della Grecia, non si aprirebbero voragini per la finanza pubblica.

Fino a ieri della Grecia si era occupato soltanto con un tweet in inglese:  “The point is: greek referendum won’t be a derby EU Commission vs Tsipras, but euro vs dracma. This is the choice“.

"Nutella, cosa c'è nel barattolo": l'esperimento di un'organizzazione di consumi tedesca.

A vederla così - a strati - ha ben poco di irresistibile. Il dito dentro non ce lo metteresti. Come riportato da Il Fatto Alimentare la Nutella ritratta da Verbraucherzentrale Hamburg, organizzazione tedesca che si occupa di consumi e informazione, fa chiudere le labbra ben strette.

NUTELLA


Due redattrici, hanno messo prima sul tavolo e poi nel barattolo tutti gli ingredienti presenti in etichetta ed ecco cos’è uscito. Un barattolo pieno per quasi la metà di zucchero bianco poi olio di palma solo in quantità minore nocciole, cacao e latte scremato in polvere.
Non è la prima volta che si mette in dubbio la bontà del prodotto Ferrero. Tanto che l’azienda dolciaria ha cercato di mettere le mani avanti. Nel sito dedicato alla crema spalmabile c’è tutto il racconto sull’origine dei suoi ingredienti. Quasi una favola. Così si scopre che tutto lo zucchero utilizzato non è esclusivamente bianco, raffinato: il 75 per cento è zucchero di barbabietola e il restante 25 per cento è zucchero di canna raffinato. Poi, “L’olio di palma – dicono alla Ferrero, sul loro sito – rende la Nutella cremosa ed esalta il gusto degli altri ingredienti. E proviene da Malesia, Papua Nuova Guinea e Brasile, da piantagioni certificate RSPO”.

Classe Dirigente. Processo Fonsai, Paolo Ligresti si è costituito. Andrà agli arresti domiciliari.

Processo Fonsai, Paolo Ligresti si è costituito. Andrà agli arresti domiciliariDopo due anni circa di latitanza in Svizzera. Il gup di Milano Andrea Ghinetti nei giorni scorsi ha disposto la misura alternativa e oggi si è consegnato. Al figlio del costruttore sono contestati l'aggiotaggio e falso in bilancio in uno dei filoni dell’inchiesta.

Quando il 17 luglio del 2013 la Guardia di Finanza di Torino eseguì sette ordinanze di custodia cautelare per l’affaire Fondiaria-Sai, lui era in Svizzera con in tasca la cittadinanza elvetica da poco meno di tre settimane. In carcere finirono le sorelle Jonella e Giulia Maria e per il padre Salvatore Ligresti furono disposti gli arresti domiciliari a Milano. Gioacchino Paolo Ligresti, invece, non era stato arrestato. Oggi a poco meno di due anni da quel giorno con il procedimento che passato da Torino a Milano Ligresti jr. ha deciso di rientrare in Italia e si è costituito oggi pomeriggio al valico di frontiera di Chiasso.
A suo carico pendeva appunto un’ordinanza di custodia in carcere per aggiotaggio e falso in bilancio in uno dei filoni dell’inchiesta su Fonsai. Il gup Andrea Ghinetti, però, nei giorni scorsi ha disposto gli arresti domiciliari e oggi, come anticipato dal sito de l’Espresso, si è consegnato ed è andato ai domiciliari.

lunedì 29 giugno 2015

THE GODDAMN GALLOWS "The Maker" Live

La democrazia contro i Signori della moneta

dinamopress
La reazione europea al referendum indetto dal governo greco svela l'incompatibilità tra Europa neoliberale e democrazia. Ma Syriza non può farcela senza il sostegno di un movimento europeo. Saremo in piazza il 3 luglio, a Roma come in tutta Europa, dalla parte della Grecia che dice OXI (NO), per costruire collettivamente la resistenza alla dittatura finanziaria.

Ricchi con la canapa

http://millionaire.it/

Con la canapa si può fare di tutto. Si presta a mille usi e ha una coltivazione poco impegnativa. In Italia il mercato è ancora di nicchia. Ma chi la propone ha fatturati a tanti zeri
CanapaPuò essere usata per produrre cibo per animali, T-shirt, carte da gioco, birra, combustibile, bottoni, olio, integratori alimentari, carta, mattoni. Con un vantaggio in più. Se mischiata a cotone, seta, lana, la canapa rende i tessuti più soffici e resistenti. La carta oggi prodotta con le fibre della canapa richiede meno additivi chimici di quella di legno e ha nella coltivazione una resa quattro volte superiore. In campo alimentare l’olio di canapa è raccomandato per il contenuto di Omega 3 e Omega 6, mentre semi e farina sono proteici e ricchi di vitamine e minerali, adatti quindi ad arricchire la dieta vegetariana. A Sauris (Ud) poi il birrificio Zahre (www.zahrebeer.com) propone la birra alla canapa, mentre la tedesca Hanf-Natur (www.hanf-natur.de) la impiega in linee di dolci, pasta, müsli e caramelle. Validissima come ingrediente per prodotti cosmetici (saponi, creme, dentifrici), la canapa si presta anche per fabbricare plastiche resistenti e biodegradabili, già in commercio in pannelli interni e cofani di auto. «In Germania si costruiscono addirittura pannelli acustici isolanti» spiega Felice Giraudo, presidente Assocanapa (www.assocanapa.it).

Coltivare la canapa: istruzioni per l’uso

http://www.econote.it/2013/05/15/coltivare-la-canapa-istruzioni-per-luso/
Cos’è la canapa?
È la specie botanica Cannabis Sativa L. Fa parte della famiglia delle Cannabinacee e appartiene all’ordine delle Urticali. È una pianta con un metabolismo plastico che si è adattata nel tempo a quasi tutti gli ambienti naturali e si è prestata ad essere selezionata per svariati impieghi. In Italia la coltivazione della canapa era conosciuta già nell’Età del Bronzo. Nel nostro Paese fino agli anni ’40 se ne coltivavano circa 100.000 ettari e le varietà italiane erano le migliori al mondo in termini di qualità e produttività. Con un importante sforzo queste varietà sono state ri-costituite e moltiplicate eoggi la canapa è stata re-introdotta nell’agricoltura italiana per l’uso tecnico-innovativo in edilizia, nutrizionale e alimentare. È una pianta versatile!
Ma coltivare canapa non è un reato?

"Cos'è il debito di guerra tedesco?" Giulietto Chiesa intervista Jannis Mavrov

Il testo della Troika su cui ci sarà il referendum greco

http://contropiano.org/

Il testo della Troika su cui ci sarà il referendum grecol testo del diktat ultimativo della Troika, su cui il governo guidato da Alexis Tsipras ha indetto un referendum che si terrà domenica prossima, 5 luglio.

Grecia, Krugman: "Votate No". Forenza si scaglia contro Shultz: "Ingerenze intollerabili"

www.controlacrisi.org

"La Grecia deve votare 'no' e il governo greco deve essere pronto, se necessario, a lasciare l'euro".Così Paul Krugman in un commento sul New York Times in cui argomenta che le ragioni che lo spingono a sostenere il no - in una situazione in cui la "Grecia appare aver raggiunto il punto di non ritorno, con le banche chiuse e il controllo sui capitali" - sono di natura economica e, soprattutto, politica. Oggi in molti si sono spesi per invitare i greci a votare “sì”, a cominciare dal presidente della Commissione europea Juncker. A scendere in campo sono stati anche Shultz, presidente del Parlamento europeo, e Merkel. Tutti si sono “esercitati” sul dossier greco sottolineando le forti critiche a Tsipras.

Per Krugman, invece, dalla troika "alla Grecia è stata presentata un'offerta prendere o lasciare effettivamente non distinguibile dalle politiche degli ultimi cinque anni". Per Krugman quella dei creditori internazionali era una mossa calcolata per "distruggere la ragione d'essere politica" di Tsipras e toglierlo dal governo "cosa che molti probabilmente succederà se i greci dovessero votare sì al referendum". Ma - aggiunge l'economista liberal - vi sono tre ragioni che dovrebbero spingere i greci in direzione contraraia: "la prima, noi sappiamo che politiche di austerity ancora più dure sono un vicolo cieco: dopo cinque anni la Grecia sta peggio di prima. La seconda - argomenta ancora - il temuto caos del Grexit sta già succedendo".

Nord di Roma. Campagnano di Roma. Sviluppo Sostenibile? No grazie.

Sabato 27 si è svolto a Campagnano un seminario dal titolo piuttosto esplicito: "Le radici del futuro - Canapa Sativa e sviluppo sostenibile". Infatti hanno partecipato oltre 100 persone evidentemente interessate al tema, al contrario degli attuali Amministratori comunali, che peraltro hanno patrocinato (gratuitamente) il seminario, i quali, tutti, dovevano essere impegnati in ben più importanti attività.

redazione R@P 0
Non solo i vari Assessori, per non parlare del Sindaco e del Vice Sindaco, si sono tenuti alla larga, lo stesso vale anche per tutti i Consiglieri comunali: maggioranza e opposizione. 
Eppure la campagna per le prossime elezioni amministrative è cominciata, i rappresentanti dei partiti avrebbero dovuto cogliere l'occasione, se non per educazione nei confronti dei relatori e dei cittadini almeno per opportunismo in vista della prossima scadenza elettorale. Unica eccezione la Segretaria del PD che almeno ha fatto atto di presenza.
Oppure sanno già tutto sul tema specifico e sullo sviluppo sostenibile, da considerare inutile perdita di tempo partecipare e troppo ignorante la platea per poter apprezzare un loro eventuale contributo. Forse la bella giornata e soprattutto la gara podistica serale li hanno distratti e si sono, tutti, semplicemente dimenticati. Invece noi ce lo ricorderemo quando sentiremo stentori e altisonanti richiami alla "comunità", alla "collaborazione tra cittadini e Istituzioni", "alla cooperazione con la società civile" e...blà blà blà.
Per quanto ci riguarda siamo più che soddisfatti di come si è svolto il seminario, della qualità degli interventi e della buona cucina a base di canapa sativa che abbiamo potuto apprezzare al termine dei lavori. 
Ringraziamo tutti i cittadini che hanno partecipato, scusandoci per qualche inevitabile incoveniente che ha ritardato l'inizio del seminario.
Ringraziamo i giovani Amministratori dell'Università Agraria di Campagnano per aver creduto in questo progetto collaborando attivamente alla riuscita dell'incontro.
Ringraziamo ARSIAL per il contributo concesso e tutti i relatori, le associazioni e le aziende che hanno accettato l'invito.
Associazione CampagnanoR@P - cittadini in rete per i diritti

Piketty: “Europa in agonia sono i conservatori ad averla devastata”.

L’economista francese: serve una conferenza per ristrutturare i debiti più insostenibili.



di Roberto Brunelli, da Repubblica
L’Europa sta per essere distrutta. Ma non dai greci e dall’ostinazione di Tsipras e Varoufakis, ma dai “conservatori” del Vecchio Continente, in particolare quelli tedeschi. E’ un Thomas Piketty furente a dire la sua, in un’intervista alla Zeit che il settimanale tedesco pubblica non a caso con grandissimo rilievo. Perché è un j’accuse — quello dell’economista divenuto una star internazionale con il suo “Il capitale del XXI secolo” — che cade come un meteorite in fiamme sulla cronaca greca di questi giorni.

“I conservatori stanno ad un passo dal devastare definitivamente l’idea europea, e lo fanno per colpa di uno spaventoso deficit di memoria storica. In particolare per quello che riguarda i debiti. Proprio la Germania di oggi dovrebbe capire il significato di quello che sta accadendo: dopo la guerra Gran Bretagna, Germania e Francia soffrirono di una situazione debitoria peggiore di quella della Grecia di oggi. La prima lezione che dovremmo trarne è che ci sono molti modi per saldare dei debiti: e non uno solo, come Berlino vorrebbe far intendere ai greci”.

Krugman: “Una mostruosa follia aver spinto Tsipras fino a questo punto”.

Secondo l’economista statunitense il premier Tsipras non poteva fare altro che ricorrere agli elettori: “La troika sperava che il governo greco avrebbe ceduto o in alternativa si sarebbe dimesso. Non posso biasimare il premier ellenico per aver rimesso tutta la questione nelle mani degli elettori”.



di Paul Krugman, da Repubblica

Ad oggi ogni monito riguardo a un’imminente frattura dell’euro si è dimostrato infondato. A dispetto di quanto affermato in fase di campagna elettorale, i governi cedono alle richieste della troika, e parallelamente la Bce interviene per calmare i mercati. Tale dinamica ha permesso di tenere insieme la moneta unica, ma ha al tempo stesso perpetuato un’austerità profondamente distruttiva: non lasciate che qualche trimestre di modesta crescita metta in ombra l’immenso costo di cinque anni di disoccupazione di massa.

Da un puto di vista politico, i grandi perdenti di questa dinamica sono stati i partiti di centro-sinistra, la cui acquiescenza in fase di rigorosa austerità — e il conseguente abbandono di quei valori per i quali avrebbero presumibilmente dovuto battersi — produce danni ben più gravi di quelli che politiche analoghe mietono nel centro-destra.

Crisi greca, il comportamento della troika ha condotto al referendum deciso da Tsipras.

Le istituzioni europee, il governo tedesco e i suoi alleati (Italia inclusa) hanno tirato la corda, avanzando una proposta ancor più stringente e sbilanciata a favore dei ceti ricchi. Se il 5 luglio i greci respingeranno 'la bozza', la colpa sarà da imputare soprattutto alla Ue.

L'Espresso di Emiliano Brancaccio e Mauro Gallegati*

Crisi greca, il comportamento della troika ha condotto al referendum deciso da Tsipras 
Il fallimento della trattativa sul debito greco è stato causato soprattutto dal comportamento dei cosiddetti “creditori”, vale a dire le istituzioni europee, il Fondo monetario internazionale, il governo tedesco e i suoi principali alleati.

Tra il 2010 e il 2014 i governi greci hanno applicato le ricette della Troika. La pressione fiscale è cresciuta di 5 punti percentuali rispetto al Pil, la spesa pubblica è diminuita di un quarto e i salari monetari sono caduti di 20 punti percentuali. Le conseguenze di questa politica sono state disastrose: la domanda, la produzione, l’occupazione e i redditi dei greci hanno fatto registrare un crollo senza precedenti in tempi di pace, il miglioramento del saldo estero è dipeso quasi esclusivamente dalla caduta delle importazioni e il rapporto tra debito pubblico e reddito nazionale è aumentato di 30 punti. L’applicazione della dottrina dell’austerity, dunque, ha affossato l’economia greca molto più di quanto le tolemaiche istituzioni europee e il FMI avessero previsto e non ha affatto contribuito a risanare i conti, come anni di evidenza empirica avevano dimostrato.

Nord di Roma. MAGLIANO ROMANO, DISCARICA: SVERSAMENTI ABUSIVI NEI TERRITORI LIMITROFI.

Cittadini sul piede di guerra, i conti non tornano.
immagine 
osservatorelaziale.it di Alberto De Marchis
Magliano Romano - La situazione della opinabile trasparenza sulla questione rifiuti a Magliano Romano continua a mettere in allarme residenti e opposizione in consiglio regionale. I conti non tornano e adesso ci sono segnalazioni che parlano di sversamenti abusivi. Ma vediamo nel particolare cosa segnala  il Consigliere Regionale Fabrizio Santori, Membro della Commissione ambiente, che annuncia di aver depositato un’interrogazione urgente agli assessori Civita e Refrigeri per richiedere chiarimenti urgenti in merito al percolato prodotto ed alle volumetrie dei rifiuti smaltiti all’interno della discarica sita in località Monti della Grandine nel territorio del Comune di Magliano Romano.

Stop Ttip: in Italia c'è già una causa Isds.


Il 29 giugno prossimo la Commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo (INTA) sarà chiamata a riesaminare l’ammissibilità degli emendamenti alla Risoluzione parlamentare europea sul trattato. Il presidente del Parlamento, il socialdemocratico Martin Shultz infatti, temendo che anche la sua maggioranza avrebbe impallinato in plenaria un documento troppo favorevole al TTIP come quello sostenuto, almeno sulla carta, dal suo schieramento, dai popolari e dai liberal, ha messo la scusa che la plenaria non poteva esaminare tutto il centinaio di emendamenti che lo corredava e lo ha rinviato alla Commissione INTA perché li scremasse.

Classe Dirigente/Decidente. Ncd, richiesta di arresto per corruzione elettorale per il senatore Piero Aiello. Altra grana per la maggioranza.

ansaTre anni di reclusione. Questa la richiesta di condanna in abbreviato che il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Elio Romano ha formulato nei confronti del senatore Pietro Aiello, accusato di corruzione elettorale.

Lo stesso pm ha poi chiesto il rinvio a giudizio per Giovanni Scaramuzzino, avvocato di Lamezia Terme accusato anch'egli di corruzione elettorale, ma con l'aggravante del metodo mafioso. L'episodio contestato ai due imputati nasce nell'ambito dell'indagine "Perseo" dalle testimonianze dei collaboratori di giustizia Giuseppe Giampà, reggente dell'omonima cosca, e Saverio Cappello. Il senatore, con l'aiuto del legale, avrebbe chiesto appoggio elettorale per le regionali del 2010, inquinando così il voto, in cui ottenne 10mila preferenze. In cambio del sostegno elettorale dei Giampà l'ex consigliere regionale si sarebbe dovuto mettere "a disposizione" della cosca favorendola nell'affidamento degli appalti e la fornitura di materiale. La decisione del gup è prevista per il 26 ottobre. Già nel 2014 i giudici del tribunale del riesame di Catanzaro hanno confermato il no all’arresto del senatore.