venerdì 28 marzo 2014

F35, il ministro Pinotti rassicura i militari: «State sereni, non ci saranno passi indietro».

«Io dico ai militari di stare sereni perché, lo ha detto ieri il premier Renzi, quando parliamo di forze armate e della necessità che l'Italia continui a svolgere il suo ruolo per la sicurezza del mondo, significa che non possiamo fare passi indietro». Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a proposito degli F35.
 
ilmessaggero.it
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti con il generale Pasquale Preziosa (Foto di Mino Ippoliti) «Quando parliamo di efficientamento - ha detto Pinotti, parlando alla cerimonia per il 91/o anniversario della fondazione dell'Aeronautica militare - non significa togliere quello che è essenziale ma evitare che ci siano sprechi. Bisogna rendere la spesa pubblica più efficiente e le forze armate hanno già intrapreso questo percorso, ma non si può venire meno agli obiettivi strategici che abbiamo». Per questo, ha aggiunto, «faremo un Libro Bianco della difesa: abbiamo bisogno di capire le minacce, i rischi e le risposte da dare».

Il ministro ha poi sottolineato che «La sfida maggiore è quella di adeguare i mezzi, le forze e l'approccio culturale per affrontare gli scenari futuri. Era il 1921 quando Giulio Douhet affermava: "La vittoria sorride a coloro che anticipano i cambiamenti, non a coloro che attendono di adattarsi ai cambiamenti avvenuti". Ci rendiamo conto dell'attualità di quell'affermazione, se guardiamo ai recenti eventi conflittuali e alle situazioni di crisi nel mondo, dal Mediterraneo alla Crimea. Questo quadro geostrategico conferma l'importanza del ruolo che le forze armate sono chiamate a svolgere, in termini di difesa e sicurezza, per la tutela degli interessi del Paese nel contesto dell'Unione europea e della comunità internazionale».


D'altro canto, ha continuato Pinotti, «le ineludibili esigenze di contenimento della spesa pubblica, impongono di esaminare ogni spesa con l'occhio più critico, preservando di certo ciò che è fondamentale per l'operatività e l'efficacia dello strumento militare, ma avendo anche il coraggio di incidere su ciò che vitale non è». A questo scopo «sarà importante arrivare presto e bene alla redazione del libro bianco della difesa, un documento fondamentale che avrà lo scopo di ridefinire il quadro strategico di riferimento per lo strumento militare, gli obiettivi di efficacia e di efficienza che esso dovrà conseguire. Non quindi un elencazione di cose da fare ma un documento teso alla riorganizzazione delle forze armate per renderle più efficaci nei confronti delle reali minacce che oggi e in prospettiva incombono sull'Italia e sull'Europa, al fine di garantire al Paese la sicurezza».

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