sabato 29 marzo 2014

Crisi ucraina, Mosca promette: «Non varcheremo le frontiere».

Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov (Epa)

corriere.it di Redazione Online

Mosca non ha intenzione di attraversare la frontiera con l’Ucraina. Parola del ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. Dopo la telefonata di Putin a Obama, sembra prendere piede la via della distensione e della diplomazia. «Non abbiamo assolutamente intenzione e interesse a varcare i confini ucraini - ha detto Lavrov alla tv Rossia 24 -. La sola cosa che vogliamo davvero è che il lavoro dovrebbe essere collettivo e che l’illegalità che alcuni Paesi occidentali stanno tentando di spazzare sotto il tappeto dipingendo la situazione a colori vivaci dovrebbe essere fermata».

«Iniziativa comune»
I punti di vista della Russia e degli Occidentali «si avvicinano», ha detto ancora Lavrov. E i recenti contatti con Stati Uniti (l’incontro tra Lavrov e il segretario di Stato Usa John Kerry all’Aia), Germania, Francia e altri Paesi - ha aggiunto - «mostrano che si delinea la possibilità di una iniziativa comune che potrebbe essere proposta all’Ucraina». Sabato il ministro russo ha avuto un colloquio telefonico con Kerry e un nuovo incontro tra i due potrebbe essere messo in agenda martedì o mercoledì, quando il segretario Usa sarà a Bruxelles per un incontro dei ministri degli Esteri della Nato.
La proposta americana
La volontà di distensione è stata ribadita anche dal presidente russo al segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Putin ha detto di non avere «alcuna intenzione di condurre operazioni militari» in Ucraina meridionale o orientale, ha reso noto lo stesso Ban. Con Obama, Putin ha discusso la proposta Usa di risoluzione della crisi. Il presidente americano ha chiarito che la via diplomatica rimane possibile solo se la Russia ritira le sue truppe dal confine e non prende alcuna iniziativa per violare ulteriormente l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina.
Klitschko ritira la candidatura
Intanto le presidenziali del 25 maggio a Kiev perdono uno dei protagonisti più ammirati della rivolta contro Mosca e l’ex presidente filo-russo Viktor Yanukovich. L’ex campione del mondo di pugilato Vitali Klitschko, uno dei leader dell’opposizione filoeuropea, ha annunciato che non si candiderà e che sosterrà nella corsa il miliardario Petro Porochenko. «Le forze democratiche - ha detto Klitschko, facendo sapere che si candiderà piuttosto a sindaco di Kiev - devono presentare un candidato unico e deve essere un candidato che disponga del sostegno più ampio». Alle elezioni presidenziali parteciperà invece la controversa ex premier Yulia Tymoshenko, liberata il 22 febbraio dalla prigione in cui stava scontando una condanna a 7 anni di reclusione per abuso di potere nel commercio di gas quando era premier.

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