domenica 30 marzo 2014

Costituzione, Renzi fucina di tutti i mali

http://www.ilfattoquotidiano.it
di  | 29 marzo 2014

Ennesimo appello di costituzionalisti nati con la costituzione in culla al fine di denunciare la gravissima ‘deriva autoritaria’ in atto nel nostro paese. Il Senato, pochissimi se ne erano accorti, diventa nelle grida dei professori, un ramo del parlamento che ci ha salvato in non poche occasioni dalla catastrofe politica e costituzionale. 
Parrebbe, quindi, che il bicameralismo perfetto, che sappiamo essere una eccezione sul globo terraqueo, rappresenti, in realtà, la ragione per cui l’Italia è quel bel  paese che è,  mentre il resto del mondo che non presenta nulla di simile, è un water democratico a certezza autoritaria.
 
Lasciamo perdere il non residuale fatto che gli stessi costituzionalisti ad ogni solstizio ed equinozio firmano un qualsiasi appello contro una qualsiasi deriva autoritaria. Lasciamo anche perdere il semplice fatto che la locuzione “deriva autoritaria“ ormai da noi è usata con la stessa facilità con cui ordiniamo un caffè: quello che mi sembra pretestuoso e troppo cattedratico nella sua arroganza, riguarda il fatto che questo paese dovrebbe immobilizzarsi ancora per un centinaio di anni, ad ascoltare i professori, perché se il presupposto è che abbiamo la costituzione più bella del mondo ogni vagito teso a metterla in discussione comporterà, ancora una volta, una deriva autoritaria o un peggioramento.
 
Se è vero che il Senato ha permesso di migliorare alcune pessime  leggi è anche vero che ne ha bloccate di buone. Ed è altresì vero che ne ha peggiorato altrettante. Basterebbe cambiare i regolamenti per rendere più spedito il lavoro parlamentare, ci dicono, come se i regolamenti non fossero cambiati in questi ultimi venti anni e sopratutto come se, un ulteriore cambiamento, non fosse in discussione  alla camera anche in questi mesi. Ma, al netto di diventare oggetto di severe reprimende per il solito rischio autoritario quando viene applicata, ad esempio, la ghigliottina, anche questi cambiamenti non servirebbero a rispondere ad una semplice domanda: perché due Camere dovrebbero assicurare un migliore lavoro di una sola?
 
La risposta, purtroppo, risiede nella storia di questo paese. Ed è estremamente negativa in merito alla capacità di ben legiferare dei nostri rappresentanti indipendentemente dal numero delle Camere e dal numero degli eletti. Onestamente gli appelli di semplici braccianti mi farebbero un certo effetto: da parte di chi, in questi anni ha avuto accesso a tutti i i media italiani potendo esprimersi liberamente, e partecipando alla vita democratica nonostante i ripetuti appelli di rischio autoritario, mi fa un poco sorridere. E mi convince del fatto che Renzi debba andare avanti e cercare di cambiarlo questo paese. A partire dai suoi guru.

Nessun commento:

Posta un commento